Mi alzo alle 7:00, piuttosto di buon umore e mi faccio una doccia veloce. Amo la scuola anche se certi miei coetanei riderebbero all'idea di loro stessi che amano la scuola, ma io sono diversa da loro. I primi giorni sopratutto, sono sempre elettrizzata, ma questo dev'essere comune a tutti. Dopo la doccia mi vesto, faccio colazione e saluto tutti prima di avviarmi verso la scuola.
Nel tragitto incontro Arianna, così proseguiamo insieme. Ci conosciamo ogni volta un po' meglio, non sembra, ma nel tempo in cui parliamo ci raccontiamo un sacco di cose dell'altra. "Allora? Come va?" "Bene. Anche se ieri un ragazzo mi ha quasi investito..." "Chi? Com'era?" Sembra più interessata a chi è il ragazzo, che alla dinamica dell'accaduto. In questo siamo diverse, si. "Non so chi sia, non l'ho nemmeno visto bene..." Poi cambia argomento, diciamo. "Hai notato qualche ragazzo carino della scuola?" Ma siamo al secondo giorno di scuola! "Tu Sì?" Chiedo curiosa. Non sono il tipo di ragazza che fa l'identikit di ogni ragazzo della scuola oppure che fa classifiche sulla bellezza o cretinate simili...
però non posso non ammettere di essere una curiosa cronica. Non pettegola, curiosa, è diverso! "Beh, il ragazzo piu popolare della scuola è proprio un gran figo..."
Ridiamo per l'aria sognante con cui l'ha detto. "Sul serio...è interessante! Ma non ha relazioni serie, è un caso perso" "Perché allora un caso simile dovrebbe essere interessante. Poi tutti almeno una volta siamo stati innamorati, no?" "Stai scherzando? Non sai di cosa parli..." infatti, proprio per questo. "Si dice sia un gran stronzo! E poi ha tante di quelle tipe che gli girano intorno... Lui le ragazze le porta a letto e poi arrivederci e grazie" Non è un tipo apposto, poco ma sicuro. Suona la campanella: ci dirigiamo verso l'Entrata della scuola. Abbiamo matematica alla prima ora, così, visto che la prof è intenta a perder tempo con il registro elettronico io e Ari chiacchieriamo ancora un po'. Ari inizia a raccontarmi alcuni aneddoti riguardanti quel ragazzo di cui mi parlava stamattina. Ad un certo punto la interrompo...
"Non mi hai detto il suo nome"
"Benjamin..." Mi viene subito in mente il film di Benjamin Button, adoro quel film! "Descrivimelo, ma penso di non averlo mai visto" Inizia a descrivermelo. Poi fantastica su di lui senza accorgersene e mi metto a ridere."Ehi, Ehi...sognatrice!" La canzono. "Ahahah scusa!" "Comunque non lo conosco."
"Potrei fartelo conoscere!" "Se deve succedere, succeder..." non faccio in tempo a dirlo che inizia a chiamarlo, che vergogna! "Benjamin!" Quindi viene al nostro stesso corso di matematica "Zitta!" Mi affretto a fermarla. Si gira il ragazzo davanti a me, non pensavo fosse lui... "Cosa cazzo vuoi adesso Ramirez?" Ringhia. "Che modi! Volevo farti conoscere la nuova arrivata..." Sai quanto gli interessa... "Un'altra mocciosa immagino..."
Afferma con tono di superiorità. Ma che maleducato! "Lei..." Risponde indicandomi e io mi chiedo se c'era bisogno di continuare a parlare con un soggetto simile oltre. Ci guardiamo per un'attimo in silenzio: entrambi ci siamo accorti chi è l'altro. Mi ritorna in mente quando l'ho visto la prima volta, quando mi stava per investire. "Che ne dici, inizi anche tu a sbavare per me?" Ride con i suoi amici: usa quel tono di superiorità e quell'espressione compiaciuta che gli farei togliere con piacere dalla faccia, anche se non ne sarei realmente capace di farlo.
"Piacere di conoscerti Benjamin"
Rispondo con sorprendente diplomazia, facendo finta di non aver sentito le sue sgradevoli battute. "Sbaglio o noi due ci siamo già incontrati?" Ah, se ne ricorda adesso. "No, non ti sbagli..." Ammetto sbuffando, spero questa conversazione finisca presto, Mi da fastidio lui e il suo tono, e poi cosa vuole, infastidirmi? Perché non la smette di fare l'antipatico?
"Aiaiai! Adesso si riscalda..."
Mi sta facendo innervosire, ma mi ripeto di stare calma e non ascoltarlo, devo ignorarlo, è la cosa migliore. "No non mi sto riscaldando!" Come sono patetica! Non mi viene bene la parte da dura."Ma guardatela come si permette questa mocciosa! Non fa ridere anche voi ragazzi?" Si mette a ridere insieme al suo patetico gruppetto di figli di papà simili al bel fidanzato di Barbie. Lo ammetto, mi infastidisce essere sempre presa in giro così, ma non vale la pena arrabbiarsi. Le altre ore, passano tra una presentazione e l'altra con i prof d'informatica, latino e fotografia. Quando arrivo a casa penso di essere stata ridicola ad aver solo considerato quel Benjamin, potevo ignorarlo come avevo pensato di fare, così mi sarei fatta valere. Ma non fa per me questo carattere che vorrei tanto avere, non è il mio, ma devo fortificarmi. Salendo le scale ancora pensierosa riguardo all'argomento, Sbaglio camera e vado da Simon ma lui mi trattiene lì per farmi sfogare. Non capisco da dove mi venga tutta questa rabbia per una cosa così banale, ormai ci sono abituata quasi ad essere presa in giro quindi non ha senso continuare a scervellarmi oltre.
Decido di calmarmi: mi preoccupo troppo di certe cose che a me non interessano, io ho ragione e lui è solo un maleducato. Esco un'attimo a prendere un po' d'aria prima di mangiare, sento una voce vicina che mi chiama: Federico.
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La Perfezione Del Caos 1 | B&F
Fanfiction[COMPLETA, IN REVISIONE] || Highest Rank: #5 in FF e #10 in Storie d'Amore || Iniziano a scendergli le lacrime e mi sento uno schifo a pensare che sia proprio per colpa mia. "Avvolte ho paura che il mio orribile passato un po' alla volta, ti porti...