Victoria's Pov
È cominciata da un po' la scuola e essendo una a cui piace studiare, in terza liceo, sto sempre sui libri e alcuni pomeriggi ma molto raramente li passo con Amelie, la mia migliore amica che ho conosciuto qui al liceo.
È stata sempre con me e la adoro per questo. Lei ha un ragazzo, quello per cui ha sempre avuto le farfalle nello stomaco, insomma quello giusto per lei, come diceva. Si chiama Harry, e devo ammetterlo non é male ma non sembra il mio tipo.
A me piace Kevin, un ragazzo del quarto anno, diciamo che io non lo vedo più grande di me, ho calcolato che ha solo sei mesi di differenza con me. Quindi più che perfetto direi.
Fatto sta che non sa nemmeno della mia esistenza. Meraviglioso direi. In poche parole io lo amo, lui no. E questo mi fa molto male. Questa mattina mi sento diversa, come se tra pochissimo accada qualcosa che non é solito accadere.
Mangio, mi lavo, mi vesto con la divisa della scuola che a parer mio è orrenda ma dettagli, esco di casa e mi incammino verso scuola. Il tragitto é corto e quando arrivo, c'é già Amelie che mi aspetta con il suo ragazzo come per ricordarmi che io non ce l'ho uno come lui. Arrivo e come sempre mi saluta solo lei, lui mi fa un cenno con la testa. Mi da fastidio ma non ho il coraggio di dirglielo.
"Ehy Vic, allora andiamo? Ciao amore" e gli lascia un bacio sulle labbra come da copione. Ogni santa mattina così. Vorrei avere un ragazzo anche io.
Ci avviamo e mi siedo in banco con lei. Prima ora: matematica. La odio ma il professore é un figo che..."VIC MI ASCOLTI?!" ovviamente ero persa nei miei pensieri come sempre infondo.
"Scusa stavo pensando...oh lascia stare dimmi tutto" non volevo dirle dei miei pensieri avrebbe preso sonno.
"Oggi esco con Harry e porta anche dei suoi amici, ti va di venire?" Mi chiese...
"Ehm c'é verifica domani e io...mi dispiace devo studiare, scusa" non volevo andarci anche perchè non volevo avere quei tizi nei piedi.
Gli amici di Harry intendo. Tutti che vogliono scopare...ma gli regalo io una scopa per pulire per terra al loro compleanno.
"Suvvia non disperarti vieni ti prego sarei l'unica femmina sennó... perfavore Vic!" E eccola che con i suoi occhioni mi destabilisce. Riesce a convincermi ogni sacrosanta volta.
"Uff e va bene. Ora lasciami seguire la lezione" e annuì, girando la testa verso l'insegnate che stava parlando. La lezione prosegue fino al suono della campanella e il mio telefono vibra sulla mia tasca *numero sconosciuto*
« vieni in bagno» dice il messaggio...chi diamine é?