Andiamo nella nostra aula, ci sediamo una accanto all'altra ma noto che c'è qualcosa che non va in lei. Ha come lo sguardo assente. Quando è così preferisco lasciarla in pace, non si sa mai che potrebbe accadere.
Finita l'ultima lezione che avevo con lei, mi dirigo verso la mensa dove ci sono i tavoli semivuoti con i vari gruppi delle classi assieme. Io e Amelie ci siamo sempre sedute vicine con delle nostre (più sue che mie ma non cambia nulla) amiche del quarto anno che avevano anche dei loro amici, tra cui c'era anche Kevin che ovviamente era in fondo al tavolo e io essendo all'inizio non lo vedevo. O almeno io lo vedevo lui no. Mi siedo dopo aver preso il mio pranzo e quello di Amelie perché lei arrivava sempre in ritardo con la scusa che il suo armadietto era distante dalla mensa, ma io penso anche per fare qualcosa con Harry...ma cazzi suoi. Arriva mi saluta, si siede e da lì parte la sua parlantina e comincia a raccontare e non finisce fino a quando io prendo in mano la mela e le do un morso. Ma quel giorno era diverso. Non appena si era seduta, vidi alzarsi qualcuno con la coda dell'occhio e non mi girai apposta per non vedere cho era ma dopo mi fu impossibile. Era lui, Kevin che poco dopo aveva la mano appoggiata alla mia spalla e si era accomodato senza chiedere nulla affianco a me.
"Ehy bellezza, ciao Amelie" salutó la mia amica quasi con un tono di disgusto oserei dire. Lo salutai con un cenno della mano perchè avevo in bocca un pezzo di pizza che a dir la verità faceva più che cagare.
"Ciao Kevin,hai già mangiato?"
Chiese Amelie, non guardandolo in faccia ma guardando me
"Si e ora devo aspettare la tua amica qui " E mi sorrise. Cazzo il suo sorriso mi innamoravo sempre di più, ma sentivo che era sbagliato. Per una volta dovevo smettere di ascoltare i miei presentimenti e ascoltare il mio cuore. Merda ha anche i riflessi negli occhi. I suoi occhi sono così belli, azzurri con i riflessi grigi. Da stupro direi. Il suo ciuffo era marrone scuro e aveva i capelli rasati ai lati, era di moda quel periodo e tutti avevano quel taglio ma solo a lui stava da dio.
"Ti porto a casa io" mi disse sottovoce " quindi svelta a finire tesoro" lo guardai. MI AVEVA CHIAMATA TESORO. okay è la mia fine. Salutai di fretta Amelie e andai via con lui che aveva un braccio attorno alla mia vita. Sul cancello della scuola si fermò alcuni secondi con i suoi amici a parlare e dopo salii in macchina sua. Ovviamente era un macchinone tenuto a lustro. D'altronde da uno come lui cosa mi aspettavo?
"Allora dimmi dove abiti che così dopo questo pomeriggio arrivo più facilmente."
" devi andare dritto per di qui e poi.."
Avevo la voce tremante e lui se ne accorse. Tossii e ricominciai a parlare " e poi gira a destra. La seconda casa. " l'auto si fermò.
"Bella casetta. Niente male. Un giorno di questi ti farò vedere la mia. A dopo Vic" e scesi dall'auto e entrai in casa."Mamma sono tornata!" Dissi però ero sicura che non ci fosse.
" non occorre urlare" merda.