La lezione prosegue fino al suono della campanella e il mio telefono vibra sulla mia tasca *numero sconosciuto*
« vieni in bagno» dice il messaggio...chi diamine é?«chi sei?» rispondo
«non ha importanza. Tu vieni e basta mi vedrai lì»
Non rispondo nemmeno, mi alzo e mi dirigo verso il bagno. Cammino molto lentamente, anche per vedere se in giro c'è Kevin. Oggi non l'ho neancora visto. Mi perdo nei miei pensieri un'altra volta e mi ritrovo in bagno delle ragazze che é difronte a quello dei ragazzi.
Prendo il cellulare e trovo un altro messaggio.
«dove cazzo sei finita?» acido il tipetto
«sono in bagno» rispondo secca
« uh...okay bene» non capisco che vuol dire...
"Che significa ciò?" Dico a bassa voce
"Bene bene eccoti qui" una voce mi fa sussultare. Mi giro e vedo...no non può essere... "Victoria Mendes...piacere io sono..."
Lo interrompo "Kevin Stuart...so già tutto su di te..emh so che ti chiami così" oh merda sto andando nel pallone, mi sto agitando troppo non devo assolutamente fare cazzate.
"Hahaha bene. Ora che hai il mio numero potremo parlare nei pomeriggi se ti va e magari anche potrei venire a casa tua per studiare magari potresti darmi ripetizioni di matematica e scienze. Sai non sono capace e le odio. Che ne dici? Magari dopo scuola mandami un messaggio e fammi sapere okay piccola? A dopo allora " e mi manda un bacio con la mano prima di andarsene.
Non puó essere fottutamente vero. Io non ci posso credere. Sarà un altro dei miei sogni. Esco anche io dal bagno e mi ritrovo per fortuna Amelie davanti e la blocco subito.
"Ho troppe cose da dirti" dico entusiasmata
"Su su racconta. Ti vedo entusiasmata."
Le raccontai tutto e la sua espressione non era poi così convincente
"Vic per me é un po'impossibile che dopo tre anni che gli vai dietro così all'improvviso accada una cosa simile, che assolutamente non é da tutti i giorni...ti dico, sono felicissima per te ma mi sembra leggermente una messa in scena...ti prego fa attenzione."
"Per me non è così. Comunque ho intenzione di farlo venire da me oggi pomeriggio. Mia mamma non c'è e nemmeno mio fratello. Quindi più che perfetto direi. Ora andiamo, c'è spagnolo. "
Andiamo nella nostra aula, ci sediamo una accanto all'altra ma noto che c'è qualcosa che non va in lei. Ha come lo sguardo assente. Quando è così preferisco lasciarla in pace, non si sa mai che potrebbe accadere.mjOFgA/q/Q