Capitolo 25 - Il capitano Hutch.

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«Bahamas,stiamo arrivando!» Urlò Harry a squarciagola chiudendosi alle spalle la porta di casa. Trascinò la propria valigia fino all'auto di Gemma e poi fece lo stesso con quella del marito. Wow, pensò, era davvero suo marito. Ancora non poteva capacitarsene.

Louis era già in auto seduto al suo posto, mentre Gemma e Dan erano seduti anteriormente, con lei alla guida. Harry salì in auto e sorrise al ragazzo, prendendogli la mano.

«Non era necessario, potevo caricare da solo la mia valigia.» Insistette il più grande.

«Voglio viziarti un po'.» Sorrise in risposta il riccio.

«Ragazzi,se avete preso tutto, io direi di partire», osservò lo schermo del suo smartphone per controllare l'orario. «Male. Siamo già in ritardo di dieci minuti. Tenetevi forte, si parte!»


***

Arrivati all'aeroporto di Heathrow, i due novelli sposi presero le loro cose dall'auto di Gem e si addentrarono nell'enorme struttura. I ragazzi si guardarono e sorrisero. Sembrava essere tutto un fantastico sogno.Non avrebbero mai sperato in un finale tanto meraviglioso per la loro storia così travagliata agli inizi. Ma forse era tutto vero e, per una volta, le cose avrebbero girato nel verso giusto.

I quattro ragazzi si fermarono al La Salle per fare colazione, ma Louis sembrava non avere appetito.

«Tutto bene?» Chiese Harry addentando poco dopo la sua brioche.

«Sì,sì. Sono solo agitato per il volo.»

Harry annuì, deglutì e poi lo attirò a sé per abbracciarlo.

«Anche io sono teso, ma sono soltanto nove ore.» Sogghignò, sottolineando il numero di ore.

«Non mettere il dito nella piaga, per favore.»

Notandola serietà di Louis, l'altro smise di scherzarci su e lo abbracciò con più trasporto. Alcune persone si voltarono a guardarli quando si scambiarono un tenero bacio sulle labbra, ma nessuno di loro sembrò farci caso.

«Ragazzi,stanno chiamando il vostro volo.» Li avvertì Dan.

«Andiamo»,disse Harry sorridendo al suo compagno.

«Fatevi sentire! Non sparite, mi raccomando. So che lì sarà bellissimo,quindi gradirei delle foto. Ah, e non dimenticate di stare attenti agli squali e alle meduse! Rimanete sempre in luoghi sicuri, non vi avventurate...» Dan le posò le mani sulle spalle ed iniziò a camminare nel verso opposto ai ragazzi, sperando di riuscire a fermare quel fiume incessante di parole.

«Fammi salutare i miei ragazzi, almeno!» Stizzita, Gemma si liberò dalla presa del fidanzato e corse fra gli sposi. Si lanciò fra loro e li abbracciò contemporaneamente.

«Tornate presto, voglio conoscere la mia nipotina.» Disse loro sottovoce.

Louis ed Harry annuirono, salutarono Dan con un veloce abbraccio e si incamminarono verso il gate.

«Sai»,disse Harry sorreggendosi alla maniglia del suo trolley, «aveva ragione Gemma. Anche io non vedo l'ora di poter incontrare la bambina.»

Louis sorrise con dolcezza. Nella sua mente ormai da giorni vagavano immagini di una vita familiare perfetta. Harry avrebbe portato la piccola a scuola al mattino, e lui le avrebbe preparato la merenda.Col suo zainetto colorato, la piccola sarebbe tornata poi per l'ora di pranzo, accompagnata da papà Harry. Papà Louis avrebbe fatto trovare ai due una tavola piena di cibo e sempre qualcosa di dolce per la sua bimba. Durante il pomeriggio, tutti e tre sarebbero andati al parco. Forse avrebbero dovuto adottare un cane o un gatto, o entrambe. L'immagine di Harry che portava a spasso un grosso cane e con l'altra mano spingeva il passeggino, lo fece sorridere ancora. La sera, Louis sarebbe andato a lavoro ed Harry avrebbe preparato la cena per lui e la figlia, le avrebbe fatto il bagnetto e insieme avrebbero visto i cartoni animati, abbracciati sul divano. Al ritorno di Louis, i due papà avrebbero messo la piccola a letto,rimboccandole le coperte e le avrebbero raccontato una fiaba. Poi,stanchi ma felici, sarebbero andati nella loro stanza, dove si sarebbero addormentati l'uno accanto all'altro.

Missing. -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora