«Voglio sapere dove mi stai portando!» Sbuffò Louis poggiando la testa al finestrino dell'auto elegante in cui lui e il suo ragazzo erano seduti.
«Boo, stai diventando stressante. Per favore.» Harry lo guardò per un istante, ma l'altro non si mosse. Sul suo volto apparve solamente una lieve espressione contrariata.
«Stavo pensando...» Iniziò Louis cambiando posizione, assumendone una che presagiva già ciò che avrebbe detto. «Ho sentito dire che praticare l'astinenza aiuta a far durare i rapporti nel tempo. Secondo me è un'ottima idea. Sai come si dice: “Anno nuovo, vita nuova”. Non credi sia una buona idea?» Le parole gli scivolarono di bocca, seguite da un sorrisetto compiaciuto, mentre Harry tentava di non incrociare il suo sguardo.
«Smettila», bisbigliò.
«Di fare cosa?» Louis si sporse verso l'altro e gli accarezzò una coscia con la punta delle dita.
«Per favore, smettila», insistette Harry.
«Non capisco di cosa parli. Ti sto solo toccando, non ti piace?» Domandò Louis sporgendosi per stampargli un bacio sulle labbra, ma un'improvvisa frenata del loro autista fece perdere l'equilibrio a Louis e lo catapultò in avanti.
«Siamo arrivati!» Asserì entusiasta l'autista, battendo le mani.
«Grazie a Dio!» Sbottò Louis scendendo dall'auto senza aspettare il suo ragazzo.
«Per questa notte dormiremo qui», sorrise Harry indicando un'hotel abbastanza vecchio, con muri e finestre rovinati dal tempo.
«Dimmi che scherzi», borbottò Louis guardandolo con aria truce. Harry non si fece scrupoli e lo sorpassò sorridente, stringendo dei fogli fra le mani. «Andiamo!» Disse ad alta voce una volta vicino all'entrata e Louis, svogliatamente, lo seguì mentre il loro autista sfrecciava con le valige fra le mani dentro e fuori dall'hotel.
31 Dicembre
Uno squillo breve svegliò Harry dal suo sonno profondo. Aprì leggermente gli occhi e si voltò verso il suo ragazzo, che gli stava seduto a fianco, con lo smartphone fra le mani.
«Buongiorno», biascicò lui con voce rauca. Louis non rispose, sorridendo e restando concentrato sul cellulare. Scrisse qualcosa di abbastanza lungo, poi posò lo smartphone sul comodino e si voltò per baciare il naso di Harry. Il riccio chiuse gli occhi, gustandosi il contatto delle sue labbra con la sua pelle, ma pochi attimi dopo, Louis si staccò inspiegabilmente al suono del suo cellulare.
«Chi è?» Domandò Harry curioso, mentre si sporgeva per vedere lo schermo.
«Nessuno», sputò Louis bloccando il cellulare e riponendolo di nuovo al suo posto.
«Scrivi a “nessuno”?» Si tirò su a sedere anche Harry, curioso di capire cosa stesse accadendo.
«Nulla di importante, davvero. Solo Mrs. Coleman», sorrise Louis allungando una mano verso di lui e spingendolo contro la testiera in legno del letto.
«Devo ammettere che dall'esterno questo posto sembrava peggiore.» Mormorò baciandogli il collo e mettendosi cavalcioni sopra di lui. Harry allungò le braccia e gli afferrò la base della schiena, cercando di avvicinarlo a sé.
«Non eri tu quello che predicava l'astinenza ieri sera?» Domandò Harry mordendo scherzosamente il lobo dell'altro sopra di lui. Louis scoppiò in una sonora risata e si sedette comodo sul suo ventre. «Pensi sia possibile anche solo pensare all'astinenza avendo sotto mano te?»
Harry socchiuse gli occhi e lo guardò di traverso, lusingato da quelle parole. Louis si spostò di nuovo in avanti, strofinando il naso sul suo petto, per poi salire fino alle labbra, passando per il collo. Una canzone, improvvisamente, ruppe il silenzio beato della loro stanza e li distolse dal momento che stavano vivendo.