Capitolo - 5 (parte II)

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Mi ritrovo seduta su una panchina a prendere un pò d'aria, la sangria inizia a far effetto. Colgo l'occasione per mandare la foto a mio fratello prendendolo in giro. Una volta inviata mi soffermo a guardarla meglio, è davvero bella. I sorrisi sono genuini, veri e trasmettono calore. Ma è quello di una persona in particolare ad attirare la mia attenzione. I suoi occhi si incatenano ai miei e mi perdo un tra i pensieri. E' una voce a riportarmi alla realtà " Tutto ok Emma?!" " Eh? Oh ... sisi tutto bene, avevo solo bisogno di un pò d'aria , sai com'è , la sangria!". Paulo sorride e di riflesso lo faccio anche io. Cerco i suoi occhi che sono così perfetti. Lo posso immaginare tranquillamente sulla copertina di qualsiasi rivista, sarebbe perfetto. Non c'è niente da fare, la luce delle lampadine appese all'albero lo illuminano perfettamente ... Prendo così la reflex e senza farmi notare immortalo per sempre quel momento, quella luce, lui. Solo dopo tre/quattro scatti esce dai suoi pensieri e si accorge che ho la macchina fotografica in mano. " Che stai facendo?" " Chi io ?! Niente.... controllavo .... le foto.... della cena" mento, ma si sa che non ne sono capace. " Ah si? Dai voglio vedere". Mi arrendo subito e in preda all'imbarazzo gli passo la macchina. Si siede sulla panchina dove poco prima stavo io e mi chiede di sedermi vicino a lui per vedere insieme " le foto della cena". " Bhe, cena interessante ..." dice non appena vede la sua prima foto. Scorre velocemente le altre e le mie guance vanno a fuoco. Vai con la seconda figura di merda della serata Emma, quasi che puoi conquistare il record mondiale se continui così. " Ok, devo prenderti per maniaca?" un attimo ci rimango di sasso ma noto subito gli angoli della sua bocca rivolti all'insù. " Ohhh !! Ridammi la macchinetta !". " Okok ! Tieni maniaca !" Bastaaaa! Non sono una maniaca! E' la luceee ! Quando la luce è perfetta io non resisto e devo scattare una foto, cento se necessario!". Riprendo la camera e un pò mi sale il broncio da bambina. " Scherzavo Emma, sta calma " cerca di tranquillizzarmi sbattendo quei grandi occhi verdi. " Eh comunque le ho fatte davvero le foto alla cena, Mr occhioni verdi.... ok cancella l'ultima parte degli occhi, non so più cosa sto dicendo." Datemi una vanga al tre, due, uno. " Allora voglio vederle, Miss maniaca della luce" mi prende in giro l'argentino. Per fortuna come al solito non mi fa notare la figura di merda. Ci mettiamo così a guardare tutte le foto della serata tra una risata e l'altra. Chiacchieriamo un pò sulla fotografia, di come sia nata questa grande passione e Paulo mi chiede ancora " della luce perfetta". " L'hai mai trovata? Intendo la luce perfetta?!" non so come rispondere, è difficile da spiegare a parole ad un profano della fotografia. " No, ma ho una vita davanti per trovarla". Mi trovo a guardare le stelle e ad immaginare quando e se troverò la MIA luce perfetta. C'è chi dice di non averla mi trovata, nemmeno dopo un'intera carriera da fotografo; c'è chi dice che la luce perfetta è quella dello scatto a cui si è più legati, lo scatto che ci toglie il respiro; c'è chi invece non ci crede affatto. E in quel momento il mio subconscio avverte in sottofondo un click. Mi volto e Paulo ha la mia macchinetta in mano, ancora appoggiata al viso. Un altro click e mi risveglio completamente dai miei pensieri. " Ma che fai? Cancellale subito!" sbraito. Una risata fragorosa riempe il silenzio di poco prima e come un bambino comincia a squotere la testa. " Nah ! E' bella! Sei fotogenica !" dice tra un riso e l'altro mentro io cerco di riprendere la macchinetta che lui bastardo tiene in alto. Dopo essermi allungata il più possibile riesco a prenderla ma lui mi blocca le mani. " Non cancellarla, è bella, davvero. Poi quella gonna ti sta bene". Che cazzo ha detto? Eh ?! Lo vedo arrossire un pò e capisco che al mondo le figure di merda non le faccio solo io grazie al cielo. " Ah si! Devo chiamarti Dolce o preferisci Gabbana?" lo prendo un pò in giro ma senza farglielo pesare più di tanto, lui con me è stato clemente, abbastanza clemente. Mi da una leggera spintarella che però mi prende alla sprovvista facendomi cadare sull'erba umida della notte. " Ma guardati non ti reggi più in piedi!" " Aiutami Gabbana, o la tua preziosa gonna si macchierà tutta di verde." " Se vuoi il mio aiuto devi chiamarmi Dolce" ironizza. Mi tende la mano ma appena l'afferro riecco quella scossa elettrica che ci attraversa. Ritiro la mano nel panico. " Scusa" dico con gli occhi bassi e le guance rosse. Lui non risponde stavolta e continua a guardarmi pensieroso. Cala il silenzio. A romperlo è Paul che corre verso di me chiamandomi a gran voce. " Emma, Chiara è completamente andata. Forse è meglio riportarla a casa " " Arrivo!" dico allontanandomi dall'argentino che ancora non ha aperto bocca. Quando raggiungo gli altri Chiara è sdraiata su una panchina con gli occhi chiusi. Blatera qualcosa ma ancora l'elfico o meglio l'ubriachese non l'ho imparato del tutto. Come diavolo faccio adesso a portarla in macchina. Alvaro sembra leggermi nel pensiero " Ti aiuto a portarla in auto, eh ... la sangria ha sempre la meglio". Rispondo con un sorriso mentro cerco nella sua borsetta le chiavi dell'Audi. Alvaro si carica in spalla la ragazza che al momento sembra più un cadavere che grugnisce. Arriviamo alla macchina e delicatamente lo spagnolo poggia Chiara sui sedili posteriori. " Te la senti di guidare? Hai bevuto abbastanza anche tu...." mi chiede preoccupato. Ancora la testa un pò gira in effetti ma non vorrei disturbarlo. Sto per rispondere che va tutto bene ma il ragazzo alza un dito e mi zittisce prima ancora che io possa aprire bocca. " Ok, vi porto io fino a casa e mi faccio seguire da uno dei ragazzi così poi posso tornare qui , de acuerdo? ". Annuisco semplicemente vedendo poi Alvaro tornare verso la festa per chiedere a qualcuno di seguirlo con la macchina.

Chiara dorme profondamente nella stanza degli ospiti. Perchè? Perchè quando siamo arrivati a casa nella sua borsa delle chiavi della villetta non ce n'era neppure l'ombra. Come un perfetto cavaliere allora Alvaro ha portato la mezza morta in casa mia depositandola sul letto della camera degli ospiti. Prima di andare via ha dato un bacio prima sulla fronte di Chiara che ha risposto con un rantolo, poi sulla mia guancia. " Buenas noches poco de plagas" e così è sparito salendo sull'auto del suo ignoto accomagnatore.

Odio dovermi struccare perchè sono pigra ma l'effetto panda al mattino non mi piace affatto. Mentre guardo il mio riflesso sullo specchio del bagno penso alla serata appena trascorsa. Wow. D'ora in poi la mia vita sarà così. Infilo il pigiama e prima di mettermi nel letto decido di scaricare le foto sul pc. Una volta che il download è completato do anche una rapida occhiata agli scatti. Ovvio non sono perfetti agli occhi di un fotografo professionista e maniacale , ma a modo loro per me , lo sono. Le ultime due foto mi ritraggono, sono quelle che ha scattato Paulo. Se devo essere sincera, non sono male, cioè la luce è abbastanza buona e non sembro davvero io. Mi soffermo secondi, forse minuti su quella foto... Non so ha qualcosa che mi attira. Sento il telefono vibrare nella borsa incessantemente e mi affretto ad andarlo a recuperare. Le notifiche esplodono e non capisco perchè. Apro Facebook e il motivo di così tanto casino è subito lampante. Devo aver pubblicato la foto che abbiamo fatto tutti insieme per sbaglio e adesso i miei amici mi stanno tempestando di commenti. Tra i like alla foto vedo anche quello di Paul e di Simone e tra i commenti compare il nome di Alvaro. Non so esattamente quale mostruosa parte del mio subconscio abbia preso questa decisione ma mi ritrovo a caricare come nuova immagine del profilo proprio quella che mi ha scattato l'argentino. Chiudo momentaneamente il telefono per legarmi i capelli in una crocchia orripilante e mi lancio sul letto. Sono quasi le quattro e comincio a sentire un pò di stanchezza, quasi mi si chiudono gli occhi. Non ho nemmeno le forze di andare a spegnere la luce che ho lasciato accesa ma un'ultimo trillo del telefono mi da l'ultima spinta. Spero sia mio fratello, ancora non mi ha risposto e sono un pò preoccupata. L'illusione si allontana subito e per poco non mi cade il telefono quando leggo sullo schermo << Paulo Dybala ha commentato la tua immagine del profilo >>.



[ Ciao a tutti ! Innanzitutto grazie mille a chi ha commentato e chi ha inserito la storia tra le reading list, mi fa molto piacere :) A causa degli esami universitari sono un pò rallentata con la scrittura e la pubblicazione per cui chiedo umilmente venia. Ho già in mente un sacco di cose per questa storia e spero di renderle al meglio. Grazie ancora a tutti, se trovate interessante la storia o avete suggerimenti commentate la storia, mi sarebbe d'aiuto :) Vorrei scrivere anche un spin off più avanti ma non spoilero niente ;) Detto ciò al prossimo capitolo ]

We keep this love in a photograph - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora