Paulo non mi ha lasciato aggiungere altro, è sfrecciato via dopo 30 secondi "abbandonandomi" li come una tonta. Sono le nove e non mi meraviglio che ancora non sia arrivato, in realtà non so nemmeno se sappia dove io abiti visto che non gli ho detto nulla e lui non ha chiesto nulla. Il telefono comincia a squillare ed è mio fratello. " Bella bro!" esclamo a tutto volume " Qualcuno è felice eh?! Come è andato lo shooting di oggi?" " Benone, mi sono divertita un sacco , i ragazzi sono molto simpatici. Penso di aver fatto un buon lavoro, domani ho l'editing e presto vedrai le foto su tutti i social possibili." " Sono felice Emma, finalmente stai realizzando il tuo sogno. Che combini questa sera ?" "Ehmmm..... " rispondo un pò titubante " Che hai il ragazzetto li e non mi dici niente?" scherza " Non diciamo cazzate Dado, no niente di che, viene Paulo a cena per una pizza in teoria ma ancora non si è fatto vivo..." " Ma chi Dybala?! Approvo, approvo per tutta la vita! Posso chiamarlo cognato vero? " urla. Intanto sento il campanello suonare e a meno che Babbo Natale non abbia anticipato la sua visita , può essere solo l'argentino. " Che idiota che sei Dado" rispondo avviandomi verso la porta che apro poco dopo chiedendo uno << scusa>> silenzioso a Paulo mostrando il telefono. " Si va bene Dado, ora devo andare .... Si va bene , ci sentiamo domani... Si, ti amo anche io, buona notte" scherzo e chiudo la conversazione il più velocemente possibile. " Ehi ciao, scusa ma stavo al telefono" dico subito a Paulo mentre lo vedo appoggiare due cartoni della pizza sul bancone della cucina. " Ciao ! Nono tranquilla, scusami tu per il ritardo ... non ricordavo precisamente la via così ho chiesto a Chiara" dice grattandosi nervosamente la testa. " Ah .... E non sapevo nemmeno che pizza ti piace così ho preso una semplice margherita... va bene ?" " Sisi, vai tranquillo... E' da quando ho 10 anni che non mangio una margherita ma va bene, sei perdonato" sorrido. " Apparecchio, tu fa come se fossi a casa tua" e mi avvio dietro l'isola per prendere le tovagliette, posate e bicchieri da mettere sul bancone. Lui appoggia il giubbino di jeans sul divano e inizia a guardarsi intorno. " Bella casa, l'hai arredata tu?" " In realtà era già tutto qui, ma vorrei fare qualche modifica...." " Si anche io, la casa che mi hanno dato è stupenda ma ci sono alcune cose che non mi vanno " " Bhè andremo a fare shopping insieme allora!" la butto li scherzando, lui annuisce e io gli sorrido di risposta. " Posso aiutare?" chiede timidamente. " Si, in frigo ci sono le bibite e la birra prendi quello che vuoi". Quando arriva al frigorifero si ferma a guardare le istantanee che sono ancora li appese con le calamite. " Wow ..." sussurra soffermandosi sul tramonto di qualche giorno fa. " Sono davvero belle, sei bravissima Emma" arrossisco un pò, mi capita ogni volta che qualcuno fa un apprezzamento sulle mie foto. Mi viene in mente un'idea e subito do voce ai miei pensieri. " Ti andrebbe di farci una foto insieme? Una pizza a casa con la Joya va documentata" scherzo. " Ah ecco la tua parte maniacale! " dice cominciando a ridere " Ma poi tu non eri quella odia fotografarsi?!" " Oh sta zitto! Se non te la senti di apparire nel mio << The wall of fame>> ti capisco eh, non è per tutti !" " Vai a prendere quella macchina fotografica maniaca". Corro su per le scale felice come un bimba e quando ritorno lui è seduto sullo sgabello. Mi metto vicino a lui, allungo il braccio e mi preparo a scattare. " Pronto ?! Fai una faccia decente, non come oggi !" lo prendo in giro. Lui ride e dopo pochi secondi la carta fotografica esce dalla macchina. Sventolo il pezzo di carta sul quale piano piano si delineano i nostri volti. " Non ci credo! Hai fatto la linguaccia!?!" e lo guardo come si guarda un bimbo colto in fragrante mentre mangia cioccolato dal barattolo. " Claro" risponde aprendo il cartone della pizza. Mi siedo anche io e replico i suoi movimenti svelando la semplice margherita. Al contrario il signorino si è preso una pizza come si deve. " Oh ma dai non è giusto!" mi lamento mentre lui addenta la sua prima fetta. Mentre mangiamo i discorsi scorrono tranquillamente da un argomento all'altro e finiamo per parlare di film. " Ma come non hai mai visto Harry Potter!?" esclamo con la bocca aperta in segno di shock totale. " No, mai. Non è il genere di Anto e quindi non sono mai andato al cinema a vederlo..." " Anto?!" chiedo un pò confusa. " Si, la mia ragazza..." " Ah.... e tu fai tutto quello che vuole lei?" " Lei per me ha fatto tanto, si è trasferita qui in Italia con me per starmi vicino insieme a mia mamma fino a quest'anno. Quando riesco cerco di accontentarla, glielo devo" risponde tranquillamente. Vorrei tanto rispondergli a tono ma in fondo non lo conosco così bene e non conosco il loro rapporto per potermi intromettere. Se ami davvero una persona ci sono dei compromessi da fare e ciò non significa reprimere totalmente le proprie passioni o le proprie voglie solo perchè all'altro non vanno bene,e questo posso dirlo per esperienza. Esco dai ricordi passati sbattendo un paio di volte gli occhi mentre lui mi passa la mano davanti. " Scusa, mi ero incantata. Bhe allora meno male che ci sono qui io: ti trascinerò nel mondo della magia facendoti odiare i babbani e facendoti desiderare ardentemente quella maledetta lettera di ammissione ad Hogwards" rispondo con fermento. " Mi fai un pò paura così" dice ma il sorriso è lampante agli angoli della sua bocca. Quando sorride i suoi occhi sono più verdi e il suo naso si arriccia in modo buffo. L'ho già detto dei suoi occhi?
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We keep this love in a photograph - Paulo Dybala
FanfictionMai avrei pensato che le mie due più grandi passioni sarebbero potute diventare il mio lavoro. E quella sera di due mesi fa, quando inviai quella mail, non ci avrei scommesso nemmeno un centesimo. Emma dovrà lasciare la sua famiglia, ma ne troverà...