Capitolo - 11 (parte I)

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" E tu me lo dici solo ora? Dopo due settimane?" urla Chiara sbattendo il blush sul lavandino, il quale non reggendo l'urto va a sbriciolarsi in mille pezzi. " Guarda! Mi hai fatto rompere anche il blush!!" " Chiara ti vuoi dare una calmata?! It's not a big deal!!" " It's not a big deal? Ma certo! Infatti tutti i giorni un giocatore corre verso la panchina andando ad abbracciare la sua presunta amica dedicandogli la vittoria, cosa normale , NORMALISSIMA!" " Non capisco il punto..." rispondo perplessa. " Mema...dai ... 2+2 fa 4!" il mio sguardo è ancora più confuso di prima. " Oh Gesù, allora sei dura di comprendonio! State sempre insieme, ogni sacro santissimo giorno, praticamente convivete insieme senza saperlo. In più lui corre verso di te, ti dedica il gol accipigna! Non lo ha fatto nemmeno per la sua tipa li ...". Alle sue parole spalanco gli occhi " Nonono! Chiara, non è come sembra. Abbiamo già fatto questo discorso. IO e LUI NON siamo amici con benefici, come qualcun'altro..." alludo. Colpita e affondata: Chiara sbianca. " Eh?!" " Lo hanno capito anche le piante di casa mia ragazza. Da quanto va avanti?" chiedo alzando le sopracciglia. " Ah? E' così palese?" sospira. " Da fine Luglio più o meno... mi ha chiesto di andare una settimana da lui a Madrid e dopo un anno di gioco di sguardi è successo" ammette. " Eh adesso?!" " Adesso cosa?" " Com'è la situazione?" " Lo hai detto tu: amici con benefici. Niente di serio, non siamo esclusivi: non abbiamo la testa per cominciare una storia, tanto meno ora." " E non ti da fastidio? Che vada con altre intendo..." " Nah, perchè dovrebbe interessarmi. Niente sentimenti, troppo complicato altrimenti." Rimango leggermente attonita ma se sta bene a tutti e due allora non posso dire niente. Lo schermo del mio cellulare si illumina << Stiamo arrivando. 5 minuti e siamo li >>.

Chiara allaccia la zip sulla schiena del mio costume e dopo 45 minuti da quel messaggio finalmente siamo pronte.Infilo i tacchi, forse un pò troppo alti per i miei standard, ma contro Chiara in fatto di out-fit non si può replicare: lei sceglie, tu metti. " Vamos" urla lei pronta dopo aver ripassato il rossetto per la quarantesima volta. " Alloraaaa?! Scendeteeee o no!!!??" sbraita Alvaro dal piano di sotto. Con calma scendiamo le scale, nessuna delle due ha intenzione di rompersi una caviglia prima del dovuto. " Alllloo...." comincia di nuovo lo spagnolo ma quando ci vede si blocca con la bocca spalancata. Paulo si gira e dopo quindici secondi di shock iniziale si avvicina all'amico andandogli a chiudere la bocca. " Ti si vede la bava, amico! scherza Paulo. " Dios mio, stasera vi servono delle guardie del corpo a voi due" dice ancora sconvolto Alvaro. " E voi a che servite se no? " ribatte la bionda facendo l'occhiolino e sistemandosi i lunghi capelli. Trattengo una risata vedendo la faccia che fanno i due ragazzi mentre Chiara va verso il frigo. Ne tira fuora una bottiglia il cui contenuto sicuramente non è acqua. " E questa?" chiedo io. " Un regalino da parte mia per cominciare bene la serata" ride lei. Dalla credenza prende quattro biecchieri da shot di cui non conoscevo l'esistenza e, dopo averli sistemati sul bancone, li riempe fino all'orlo. " Fa molto liceali questa cosa" dico scherzando " Poche storie e butta giù. Ad un Halloween da urlo!" ribatte lei alzando in alto il bicchiere. Guardo Paulo che mi sorride e insieme alziamo i bicchieri. " Ad un Halloween da urlo !!" seguono le nostre voci. A quel primo shot ne segue un'altro, o forse altri due. Come mio solito prima di uscire prendo l'istantanea e scatto una foto. " Una strega super sexy, una gattina super sexy e due calciatori allocchi, non male!" scherza Chiara guardando la foto appena appesa vicino alle altre. " Vamos ragazzi , manchiamo solo noi alla festa. Paul non smette di chiamarmi!" si lamenta lo spagnolo. Lui e la bionda salgano in macchina mentre io chiudo la parta di casa aspettata come sempre da Pualo. " Vediamo di fare le brave stasera gatita" dice l'argentino aiutandomi a salire sul sedile posteriore. " Chi io? Sempre brava!"

Dentro la discoteca si muore di caldo. Il privè è stato riservato alla squadra e infatti quando entriamo sono tutti li. I tavoli sono pieni di bicchieri e bottiglie per lo più già vuote. Le ragnatele pendono dal soffitto e le luci che le colpiscono le rendono ancora più inquietanti: l'atmosfera è bellissima. Veniamo accolti da abbracci e baci, sono tutti già euforici. " Mamma mia Emma!! Stasera sei una bomba!" esclama Simone sventolandosi il volto accaldato per l'alcol. " Prevedo cuori infranti stanotte!" continua riempendosi il bicchiere. Lo seguo anche io mischiando le prime cose che vedo sul tavolo e brindiamo a questa fantastica serata. In lontananza vedo anche Chiara e gli altri con il bicchiere in mano e ne approfitto per un brindisi tutti insieme visto che sicuro non ce ne saranno altri, o almeno non da sobri. Poco dopo siamo in pista a ballare insieme come dei matti. Paul e Alvaro sfoggiano le mosse migliori mentre le risate di tutti vengono coperte dalla musica alta. " Quello la ti fissa da quando sei entrata" mi urla nell'orecchio Chiara indicando poi con lo sguardo il barista al bancone. " Avanti! Vai, buttati!" e con una fiancata mi spinge verso il bar. Saranno gli shots, il drink successivo, non lo so, ma sorprendentemente non mi tiro indietro mi avvicino al bancone. " Un japanese ice tea" ordino. " Se mi dici come ti chiami, offro io " risponde il barista sicuro. " Emma" " Un japanese in arrivo Emma!" Lo vedo muoversi tra le bottiglie mentre comincia a preparare il cocktail." Chi sei la nuova velina? Che calciatore hai arpionato?" dice ridendo. " Nessuna velina qui, solo la fotografa ufficiale della squadra. E mi tocca deluderti un'altra volta, sono lesbica." Lui spalanca gli occhi e io scoppio in una fragorosa risata. " Scherzo,scherzo. Sono solo amici" rispondo seriamente questa volta. " Non so se te lo offro più questo drink, gatto dispettoso" e fa per riprenderselo. " Ormai è mio!" ribatto prendendo in mano il bicchiere e sorseggiando il cocktail. Dopo una bevuta e mezzo ho sicuramente le guance più rosse di Heidi e i muscoli del viso mi fanno male per le risate. " Non credo di piacere al tuo amico laggiù " mi sussurra all'orecchio Mattia puntando lo sguardo poi verso Paulo. " Tranquillo, è solo un pò protettivo" cerco di rassicurarlo io. Mattia è simpatico, mi fa ridere un sacco, ma forse sono anche i cocktail che continua a prepararmi. Studia scienze politiche, ha due anni più di me e per mantenersi gli studi fa il barista. " Bhè, il calciatore protettivo sta venendo qui". Tempo un minuto e l'argentino mi picchietta sulla spalla destra. " Emma, vieni un pò con noi?" intima con lo sguardo severo. Vorrei restare qui sinceramente ma dai suoi occhi scuri capisco che sicuramente non mi lascerà qui ancora per molto. " Ti raggiungo tra due minuti" lo liquido per voltarmi poi verso Mattia. Sento uno sbuffo da parte sua ma poco dopo si allontana. Mattia mi guarda e capisce che sto per alzarmi. " Senti, che ne dici se ti lascio il mio numero? Se hai voglia possiamo rivederci..." Acconsento prendendo il cellulare per poi passarglielo. Lui salva il numero e dopo avermelo restituito mi da un bacio sulla guancia, forse un pò troppo vicino alle labbra.


[ Salve popolo bianconero! Mi scuso per il capitolo stra-corto ma come avete intuito ce ne sarà una seconda parte. Le idee non mancano ma scrivere e preparare esami per la sessione estiva non sono due cose che vanno molto d'accordo. Sono un pò indietro con la scrittura causa appunto esame del cactus ma prometto di cercare di aggiornare il prima possibile. Voglio l'estateeeeee ! Spero che comunque la storia vi stia piacendo e se vi va scrivetemi, voglio conoscere un pò chi legge i miei viaggi mentali ahahahaha ! Un bacio a tutte e a presto xx ] 

We keep this love in a photograph - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora