Apro gli occhi ma non vorrei farlo. Che stupida. Stupida, stupida Mema. La testa mi esplode, non ho mai bevuto così tanto. Ho vaghi ricordi della scorsa serata e questa consapevolezza mi fa stare ancora peggio. Allungo la mano alla ricerca del cuscino accanto a me per metterlo sopra il viso ma al tatto non sento stoffa, bensì carta. Acciuffo il pezzetto portandolo davanti agli occhi che ancora fanno fatica a mettere bene a fuoco.
- Scusa. P. -
Paulo. Istintivamente porto la mano all'angolo della bocca e lentamente lascio scorrere le dita fino al mento. Che è successo? Mi guardo attorno e i vestiti che avevo indosso ieri sera sono piegati sulla sedia accanto al comò. Indosso solo una maglia, la sua maglia, la mia maglia, la nostra maglia. Sento ancora il suo profumo. Ma dov'è? Perchè quel biglietto? Scusa? Sono io che dovrei chiedere scusa, mi sono comportata come una bambina, una stupida. Eppure ieri sera sembrava così giusto. Ero arrabbiata e forse sotto sotto lo sono ancora, ma il senso di colpa mi attanaglia la mente. E' il suo modo di proteggermi, lo so.Mi vuole bene, lo so. Non farebbe mai nulla per farmi stare male, lo so. Ma ieri c'era qualcosa di diverso, qualcosa nei suoi occhi. Era arrabbiato, era amareggiato, sembrava geloso. Devo parlargli, devo chiarire tutta questa situazione.Prendo il telefono e lo accendo. Sul display compare una notifica, un messaggio. Mattia. Ci mancava solo lui. Ignoro il messaggio e dopo aver cercato il suo nome chiamo Paulo.Scatta immediatamente la segreteria telefonica, telefono spento. Riprovo. Niente. Staccato, morto. " Cosa?!" sussurro. Dove si è cacciato, non stacca mai il telefono, MAI. Presa dal panico chiamo Chiara ma anche lei non risponde, deve essere dallo spagnolo. Scorro veloce tra la rubrica e clicco sul nome di Alvaro. Dopo un paio di squilli finalmente risponde. " Dio, finalmente qualcuno che risponde!!" sbotto agitata. " No ma buongiorno anche te regina del bagno!" ride. " Cosa? Regina del bagno?!" " Non ti ricordi? Ieri sera ti sei chiusa nel bagno di servizio della discoteca per poi svenire. Paulo ha dovuto buttare giù la porta e portati fuori in braccio....". Porca troia. " Ottimo no..." ironizzo. " A proposito di Paulo, è li con voi? Lo sto chiamando da un pò ma ha il telefono spento...." chiedo poi titubante. Fa che sia li, fa che sia li mi ripeto nella mente. " Oh.... Non ti ha detto nulla? E' partito stamattina sul primo volo per l'Argentina. Sentiva la mancanza di Anto. Strano che non te lo abbia detto, magari te lo sei dimentica dopo aver bevuto tutto il bar ieri sera" scherza. Crolla, crolla tutto. Crolla come un castello di carte colpito dal vento. " Oh.... Ma certo che stupida, devo essermene scordata. Grazie Alvaro ci vediamo tra qualche giorno ad allenamento. Saluta Chiara!" e chiudo la chiamata. Si sarà accorto che stavo mentendo? Non può essere partito senza dirmi nulla. Non può averlo programmato. Comincio a tremare e non credo che sia per il freddo. " Sentiva la mancanza di Anto...." ma certo. Fisso il telefono sperando di vedere il nome di Paulo e non so perchè. Sono ferita credo. Sospiro profondamente decidendo di andare a fare una lunga doccia calda.
PAULO POV
Guardo fuori dal finestrino. Il cielo è limpido e sotto di me solo l'oceano blu. Sono partito, così, all'ultimo. Ho avvertito solo Alvaro che sicuramente lo avrà già detto ad Emma. Emma. Non riesco a levarmi dalla testa l'immagine di lei sdraiata sul pavimento del bagno, non riesco a non pensare al suo viso, al fatto che l'avrei baciata se non fosse stato per.... per Antonella. Ecco perchè sono salito sul primo aereo. Devo far assolutamente chiarezza nella mia testa. Ho troppi dubbi, troppi pensieri che non dovrei avere. Stiamo insieme da anni e mai, mai una volta il pensiero di un'altra ragazza ha sfiorato minimamente la mia mente. L'ho sempre amata con tutto me stesso, perchè ora mi capita questo? Do la colpa alla distanza, do la colpa al fatto che mi manca, forse. Devo vederla e li capirò. Devo solo rivederla ecco. Ne sono certo? Non lo so affatto, ma cerco di auto-convincermi.
Esco dalla porta degli arrivi. Tutti vanno incontro a parenti che chissà da quanto tempo non vedono. Scorgo tra folla dei lunghi capelli castani, è lei. Mi guarda sorridendo, un sorriso caldo, che sa di casa. Mi avvicino e appena la raggiunto mi abbraccia forte e io la seguo. Stiamo così per secondi, forse minuti. Mi stacco un pò guardandola negli occhi che sono così familiari. La guardo e poi la bacio.
EMMA POV
Ormai da qualche ora messaggio con Mattia. Già, ho risposto al suo sms e da li non ho più smesso. Mi aiuta a non pensare al fatto che Paulo sia partito senza dirmi nulla, al fatto che ci sto male anche se non ne ho il diritto. Il camino è accesso così come la tv che trasmette vecchie puntate di Grey's Anatomy. La teiera mi avvisa che l'acqua ormai è calda, pronta per essere trasformata in tè, quando il campanello suona. Mi fermo e sento solo il cuore che pulsa contro il mio petto. Sistemo i capelli, o almeno ci provo, e vado ad aprire. " Oh..." dico un pò affranta. " Ciao anche a te!" squilla Chiara che in un secondo lancia il cappotto sul divano e si siede all'isola della cucina. Mi dirigo verso di lei porgendole una tazza di tè. " Urca, stai guardando Grey's Anatomy. Deve essere successo qualcosa di grosso..." comincia mentre si porta la tazza alla bocca. Non rispondo mi limito a guardarla negli occhi sperando che riesca a capire quello che io non so spiegare. " Come stai?" chiede in fine con tono calmo e confortevole. " La testa meglio grazie...." ma non se la beve guardandomi con occhi sinceri. " Non lo so....". Comincio a dirle tutto, dal fatto che odi profondamente quanto lui si comporta da iperprotettivo al fatto che la sua partenza così improvvisa mi abbia destabilizzato come mai avrei pensato. " Capisci, a parte te ed Alvaro, è la persona che fino ad ora mi è stata più accanto. E' diventato una parte della mia vita e non potergli parlare e sapere che è a chilometri da me, mi fa strano.... mi fa male. Ma non dovrebbe essere così, lui ha la sua vita, lui ha Antonella e so che la ama." Mentre parlo il telefono vibra per due volte sopra il tavolo. Scorro sullo schermo le due notifiche, estremamente contrastanti tra loro.
<< Paulo è di nuovo raggiungibile>>
<< Ti va se andiamo a prenderci un caffè insieme questo venerdì? M. >>
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We keep this love in a photograph - Paulo Dybala
FanfictionMai avrei pensato che le mie due più grandi passioni sarebbero potute diventare il mio lavoro. E quella sera di due mesi fa, quando inviai quella mail, non ci avrei scommesso nemmeno un centesimo. Emma dovrà lasciare la sua famiglia, ma ne troverà...