Chapter 70

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"Cosa dovevi dirmi di tanto importante da aver saltato la cena e venire qui con ancora questo abito super-sexy addosso?" inizio realizzando che è l'alcool che parla al posto mio.

"Mia madre mi ha chiamato poco dopo che tu te ne sei andata dalla festa e mi ha detto che mia sorella ha avuto un incidente, sta bene ma è in ospedale per degli accertamenti per cui io andrò da lei, parto domani ma sto via solo un paio di giorni" dice tranquillizzandomi subito.

"Posso venire con te?" gli chiedo subito. Non so perché ma il fatto di aver conosciuto Gemma di persona mi fa sentire più coinvolta.

"No tu non puoi" dice togliendosi la giacca e sistemandosi sul divano. L'Harry di adesso è completamente diverso da quello di un'oretta fa.

"Allora perché me lo hai detto?" chiedo infastidita dal fatto che non arrivo da sola ad una conclusione.

"Perché tu devi rimanere qui ed essere i miei occhi e le mie orecchie nell'azienda." conclude risoluto.

"Per favore Gail, io mi fido di te" dice.

"Non potevi dirmi queste cose al telefono? Non c'era bisogno che lasciassi la festa.." ribatto.

"In realtà dopo che abbiamo discusso non sono più rientrato alla festa...Sasha mi ha chiamato per sapere dove fossi e le ho detto di chiedere scusa a tutti da parte mia per essere andato via così ma di aggiungere che mi sono sentito male. Lei poi mi ha chiesto di te" dice invitandomi a sedermi accanto a lui sul divano.

"E tu cosa le hai detto?" dico rimanendo immobile in piedi accanto alla porta.

"Le ho detto che avevo un conto in sospeso nei confronti della donna che amo e che non potevo rimandare un secondo di più" dice lui alzandosi dal divano e raggiungendomi.

"Harry è il nostro tempo di pausa" dico mettendogli una mano sul petto quando lui si avvicina troppo al mio viso.

"Giusto, giusto: pausa" dice ritirandosi indietro.

"Hai sentito tuo padre in questi giorni?" chiedo per conversare.

"Si, mi chiama più o meno ogni giorno per darmi direttive su quello che devo fare...mai una volta che mi dicesse: 'Bravo figliolo, stai facendo un ottimo lavoro!' e questo mi fa sentire frustrato e non all'altezza delle sue aspettative. Anche se mi ha rovinato la vita è pur sempre mio padre Gail" dice sedendosi nuovamente sul divano e passandosi le mani tra i capelli.

Mi siedo accanto a lui e gli accarezzo la schiena in segno di conforto, lui chiude gli occhi al mio tocco senza dire una parola.

"Io sono fiera di te Harry, sono fiera di come ti impegni nelle cose e lo fai fino alla fine, sono fiera di te perché so che hai un cuore grande e anche se cerchi di nasconderlo: a te importa quello che gli altri pensano di te" concludo sorridendogli.

"Grazie Gail, questo è molto importante per me. Mio padre tornerà tra un paio di settimane e io voglio che trovi tutto perfetto...certo andare via questa sera dalla festa così presto quando avrei potuto creare contatti con clienti nuovi non è stata proprio una grandissima idea ma va bene così, sono qui con te ed è questo che conta per me" dice. Senza pensarci due volte mi avvicino e lo bacio. Io non resisto, quando qualcuno (in particolare Harry) mi dice qualcosa di dolce io devo ricambiare, con un abbraccio o con un bacio. La pausa può essere anche interrotta ogni tanto. Quando il sig. James ritornerà dall'America e le cose tra lui ed Harry si risolveranno io sarò disposta a tornare con lui.

"Sai che sta sera era proprio bellissima?" dice lui sorridendomi.

"E come fai a saperlo? Avevi gli occhi incollati al tuo blackberry!" replico sincera.

"Gail tu non sai che fatica ho fatto per staccarti gli occhi di dosso questa sera, dovevo fingere di lavorare sul mio cellulare per non sbavare ogni volta che i miei occhi finivano su di te" ride.

"C'è della pizza avanzata, ne vuoi un po'?" chiedo ridendo a mia volta. Lui annuisce e infilo la pizza nel forno per riscaldarla aspettando.

"Ti volevo chiedere scusa per come ti ho trattata ultimamente...non è stato bello da parte mia. Mi sentivo un'idiota ogni volta che parlavo con te" dice addentando la prima fetta di pizza.

"Idiota? Sei stato un vero e proprio stronzo! Sono arrivata addirittura a pensare di licenziarmi per colpa tua."

"Ok me lo merito ma vacci piano comunque" dice con la bocca piena.

"Vuoi rimanere a dormire?" chiedo.

"No, devo tornare a casa, sta notte lavoro, ho già perso un sacco di tempo" mastica tra una parola e l'altra.

"Perdita di tempo, eh? È così che consideri il nostro tempo insieme?" chiedo un po' delusa.

"Certo che no, intendevo dire che a furia di pensare a te in questi giorni non ho combinato molto".

Sorrido e sparecchio i suoi avanzi.

"Beh se vuoi posso darti una mano...in fondo sono la tua assistente, no?" dico convinta.

"Hmm certo perché no. Stavo pensando...questa è la conversazione più civile che io e te abbiamo avuto da...beh da sempre!" dice soddisfatto.

"Torno a casa mia, raggiungimi quando sei pronta. Grazie" dice baciandomi su una guancia prima di lasciare il mio appartamento. Dopo circa un'oretta lascio il mio appartamento, faccio una sosta da Starbucks per prendere due caffè e arrivo a casa di Harry.

***

Oggi quadruplo aggiornamento!! Contenti? UN grande abbraccio da me, Harry e Gail :) N.

Talking stones (h.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora