Chapter 78

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 Le sorrido e la invito a tagliare un peperone. "Allora Gail, parlami di te! Mio figlio non mi ha detto praticamente nulla su di te se non che ti ama tantissimo!" esclama lei dissimulando la sua emozione.

"Si beh non c'è in realtà molto da sapere su di me...sono di origini Irlandesi, ho 21 anni compiuti e lavoro alla Clayton's" le sorrido asciugandomi le lacrime.

"Oh molto bene! Beh vedo che la Clayton's offre lavoro a molti giovani...sotto questo punto di vista tuo padre è sempre stato un filantropo" dice ad Harry nello stesso momento in cui entra Gemma nella stanza.

"E dimmi ancora Gail...come vi siete conosciuti tu ed Harry?" continua lei.

"Quando ho iniziato a lavorare alla Clayton's lo vedevo spesso ma non ci avevo mai veramente parlato e poi un bel giorno non so come me lo ritrovo in casa! E da lì è iniziato tutto...non saprei dire precisamente il momento in cui mi sono innamorata di lui, ma è successo e ringrazio il cielo" esclamo sorridendo verso Harry che mi fissa a sua volta.

"Tutto molto bello ma...io sto morendo di fame!" esclama Gemma ridendo.

"Si, ho quasi finito, spero che sia di vostro gradimento" dico appoggiando una pirofila calda al centro del tavolo mentre Harry mi segue con i piatti in mano.

Ci sediamo in silenzio e con l'aiuto di Gemma inizio ad impiattare il pollo con le verdure.

"Woe Gail questo pollo è fantastico! Poi mi devi dare la ricetta" dice lei estasiata mentre divora praticamente il suo cibo. Harry mi guarda e poi lascia che le nostre mani si uniscano sotto il tavolo.

"Harry non so se la mamma ti ha già detto qualcosa ma io e lei domani vorremmo andare a fare un po' di shopping prematrimoniale e ci serve la macchina...ci presti la tua?" chiede lei puntandolo con la forchetta.

"Mai e poi mai. Lo sai quanto ci tengo a Rover" dice irremovibile.

"E come facciamo ad andare in giro? Sai quanto odi i mezzi pubblici" dice lei con un'espressione di disgusto.

"Certo che lo so, per questo mi sono preso il resto della settimana libero, per cui domani vi accompagno io" dice come se già sapesse che questo sarebbe accaduto.

"Tu vuoi venire con noi?" mi chiede lui portando l'attenzione su di me.

"Non posso, devo finire tutte quelle pratiche per la fine della settimana...e poi se non vado a lavoro chi tiene d'occhio Loren?" gli ricordo del nostro piano.

"Hai ragione...però domani torna prima a casa perché abbiamo una sorpresa per te" dice lui sornione.

"Una sorpresa?" chiedo rianimandomi.

"Si e la riceverai solo domani" dice Gemma sorridendo.

"Harry sveglia...sono in ritardo per il lavoro...hai spento tu la sveglia?" dico mentre cerco di rianimarmi dal coma che alcuni chiamano sonno.

"Hmmm ti accompagno io, rilassati" dice con la voce rauca.

"Ok, tra 10 minuti fatti trovare pronto" gli dico afferrando i miei vestiti e correndo in bagno. Mi vesto di corsa, mi lavo i denti, passo un leggero strato di fard sulle guance, un filo di mascara e lego i capelli in una coda alta. Torno nella camera che divido con Harry e lo trovo ancora sotto le coperte che dorme.

"Harry se non ti vesti entro 5 minuti prendo la tua macchina" gli dico sicura di svegliarlo all'istante.

"SI ci sono" dice mentre si mette a sedere. Raccatta un paio di pantaloni dalla sedia vicino al letto, infila una felpa nera e si avvolge una fascia intorno alla fronte per raccogliere i ricci, esce dalla stanza, e si dirige in bagno. Credo che la cosa più bella della convivenza sia lo svegliarsi al mattino insieme e andare a dormire la sera nello stesso letto.

Afferro la borsa e mi dirigo in macchina dove Harry mi aspetta col riscaldamento acceso e un cd di musica classica nello stereo.

"Sei pronto per questa giornata tra sole donne?" dico aggiustandomi il trucco.

"Non proprio...ho bisogno di almeno tre caffè" dice sorpassando un taxi.

"Sappi che se hai bisogno di me io ci sono" gli dico toccandogli il braccio.

"Mi mancherai e sarà una tortura starti lontano oggi" dice posando la mano sulla mia coscia.

"Ti amo tanto" gli dico appoggiando le mie labbra sulle sue quando si ferma di fronte all'edificio.

"Ti amo" mi conferma mentre mi guarda andare via.

Entro nell'edificio, afferro la solita ciambella e il caffè e lascio che la giornata scorra più in fretta possibile.

***


CAPITOLO DI PASSAGGIO, SOOOOLO DI PASSAGGIO!  N.

Talking stones (h.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora