Io ed Harry siamo davanti al Coffee Bar mentre aspettiamo che Liam ci raggiunga e ci informi della novità. Quando arriva vedo il suo sguardo entusiasta spegnersi nell'esatto momento in cui il suo sguardo incrocia quello di Harry. Noto subito che accanto a lui c'è Sophia la ragazza con cui sta da un po'.
"Ciao ragazzi!" dico non appena entrano nel mio raggio uditivo.
Sophia sorride guardandoci mentre Liam mi fissa dritta negli occhi impassibile.
Dopo esserci seduti in un tavolo vicino a una grande finestra che dava sulle strade trafficate e aver ordinato Sophia interrompe il silenzio.
"Gail pensavamo venissi da sola all'appuntamento" sorride gentilmente. Il momento della verità, eccolo.
"Ehm in realtà anche noi abbiamo una novità." Lo fisso negli occhi prima di parlare. "Io e Harry stiamo insieme" dico tutto d'un fiato. Suona così strano.
Liam diventa paonazzo. "Cosa? Tu con Harry? E' uno stupido scherzo vero?" dice sgranando gli occhi.
"Perché dovrebbe esserlo?" risponde retorico Harry.
"Perché Gail tu non puoi stare con uno come Harry. Cioè guardati e poi guarda lui" dice con un tono disgustato.
"Si lo sto facendo Liam, ed è proprio per questo che mi sono innamorata di lui. Non perché fosse perfetto ma perché nonostante tutti gli errori che ha fatto e il suo passato ha ancora la forza di amare!" gli dico severa.
Lui si zittisce mentre Harry lascia che le nostre mani si intreccino sotto il tavolo. Arrivano i nostri caffè e Harry chiede a Sophia il motivo per cui ci avevano fatti incontrare con loro.
"Liam mi ha chiesto di sposarlo!" dice entusiasta mostrandoci subito il diamante sull'anulare sinistro. Tutti sorridiamo mentre io non faccio altro che pensare a quello che Loren mi aveva detto riguardo a Joe. Lei non si sposava per amore, e pure io non potevo credere che lei potesse accontentarsi così. Tutti meritano di essere realmente felici.
Il resto del nostro pomeriggio trascorre tranquillo. Ormai mancavano solo un paio di settimane a Natale e io ed Harry stavamo programmando di fare una cena ed invitare i nostri amici.
"Allora, addobbiamo l'albero di Natale?" mi dice entusiasta con una scatola di decorazioni in mano.
"Okay, però la stella in alto voglio metterla io!" esclamo cercando di trovare la forza di volontà per lasciare il divano su cui ero comodamente sistemata.
Iniziamo a sistemare gli addobbi: io sistemo le palle di vetro sui rami più bassi mentre lui decora con una bomboletta di neve spray quelli più alti.
"Harry secondo te Loren fa bene ad accontentarsi di sposare Joe anche se non sono innamorati?" chiedo curiosa.
"Hmm non saprei. Non per tutti matrimonio è sinonimo di amore. A volte nella realtà bisogna fare compromessi poco piacevoli. Se vuoi vivere una storia d'amore come quelle dei film romantici sappi che quella è solo finzione"
"Ok ma questo non vuol dire che nella realtà una persona non possa essere felice con un'altra o magari addirittura, chessò, amarla?" dico retorica.
"Alcune persone come magari credo Loren non puntano all'amore o al matrimonio dei sogni perché hanno poca fiducia in loro stessi e convinti di valere poco credono di non potersi aspettare tanto da coloro che si interesseranno a loro. Un po' come la Charlotte di Orgoglio e Pregiudizio" conclude il suo discorso.
"Ecco dove avevo già sentito quel discorso!" esclamo riportando alla mente le parole di Loren.
"Gail tu non puoi farci niente. Se lei ha già deciso così, razionalmente e non trasportata da passioni che probabilmente finiranno un giorno, se lei crede che potrà essere, non dico felice, ma serena nella convivenza con Joe allora cerca di appoggiarla e starle vicino! Tutto qui!"
"Si ma Harry il punto è che non siamo all'epoca di Jane Austen, oggi le persone hanno infinite possibilità" replico non soddisfatta.
"Invita anche loro alla cena di Natale" propone. Annuisco e finisco di sistemare anche l'ultimo pupazzo di neve di plastica su un ramo in basso. Dopo aver cenato Harry torna a casa sua dicendomi che aveva qualche lavoro arretrato da recuperare.
Mi sistemo comoda sul divano e decido di rispondere alla lettera del sig. Levinson.
Prendo carta e penna e inizio:
"Caro Sig. Thomas,
Mi ha fatto così piacere ricevere la sua lettera! Spero che questa mia lettera di risposta la trovi bene. Io non ho mai conosciuto mio nonno, ma posso dire con sicurezza che se lo avessi avuto lo avrei voluto esattamente come lei. La sua lettera mi ha toccato e sono così felice che lei si sia ricordato di me. Mi dispiace molto per la sua Ella, dev'essere stata una donna molto speciale per lei! Anche io di recente ho perso qualcuno di molto importante per me, una specie di fratello. Se a lei non dispiace io vorrei farle visita, mi piacerebbe fare quattro chiacchiere di persona, grazie mille per i consigli, ne farò tesoro (soprattutto quelli sull'amore)!
Con sincero affetto,
Abigail"
Dopo aver scritto la lettera la rileggo un paio di volte per assicurarmi che non ci siano errori e la inserisco nella busta. Trascrivo l'indirizzo del sig. Levinson sul retro e metto la busta sul muretto con sopra un post-it che mi ricordasse di inviarla.
Il mio cellulare inizia a squillare: Liam mi stava chiamando. Sblocco il telefono e schiaccio il tasto verde.
"Pronto?" inizio.
"Ciao Gail...sono Liam"
"Si lo so Liam, so leggere il tuo nome sullo schermo. Dimmi"
"Io...beh volevo solo sapere come hai preso la storia del matrimonio...sembravi felice ma non ne ero del tutto sicuro" conclude.
"Liam ascolta, nonostante quello che è successo qualche mese fa..."
"La mia dichiarazione" mi interrompe.
"Si, nonostante la tua dichiarazione noi siamo ancora amici e gli amici sono felici quando i loro amici si sposano" dico sincera.
"E invece tu? Styles uh?"
***
HAPPY FRIDAY TO U ALL :D sperovi stia piacendo la storia! Lasciatemi un piccolo like per farmelo sapere :) N.
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Talking stones (h.s.)
Fanfiction"In antichità le pietre venivano usate per trasmettere dei messaggi, mio padre le chiamava le pietre parlanti...più è grande e più indica che chi te l'ha donata ti vuole molto bene. Quelle lisce trasmettono simpatia, cordialità e affetto mentre quel...