Sorrido a Liam e lo invito ad avvicinarsi. Mi volto e vedo la ragazza con un braccio avvolto intorno alla vita di Harry. Sanguisuga. Lei mi guarda e mi dice:
"Ehy io sono Emma! Tu chi sei?" mi chiede guardandomi.
"Piacere, io sono..."
"Gail! Ciao!" mi dice Liam abbracciandomi. Harry ci guarda in modo strano mentre la bionda sembra soddisfatta.
"Liam, loro sono Harry e Emma. Ragazzi lui è Liam, il mio..."dico io.
"Ragazzo! Che bello! Una sera di queste dovremmo fare un'uscita a 4 allora!" esplode Emma. Ma perché diamine in questa conversazione la gente non mi fa finire di parlare?
Sorrido imbarazzata e penso a come siamo finiti in questa situazione.
"Noi andiamo allora, ci si becca in giro ragazzi! Ciao ciao!" conclude Emma e prima che avessimo tempo di rispondere erano già fuori dalla stanza. Ora, non per dire, ma chi è questa sconosciuta che è piombata così nella stanza? E che rapporto ha lei con Harry?
Liam mi schiocca un paio di dita davanti alla faccia e io esco dalla mia trans.
"Mamma mia come sei delicato." Sbuffo innervosita.
"Chi era quella gente Gail?" mi chiede disinteressato mentre saliamo nel mio ufficio per raccogliere le mie cose.
"Nessuno, proprio nessuno." Dico congedando il discorso.
Raccolgo la mia borsa e poso il mio fascicolo sulla scrivania del sig. Williams. La mia settimana è finita e soddisfatta me ne vado con Liam.
Chiacchieriamo un po' su come vada la sua storia con Sophia e ci prendiamo un gelato. Lui poi ritorna a casa dei suoi che è dall'altra parte della città e io me ne ritorno al mio appartamento. Appena entro ordino la cena e accendo la tv aspettando che arrivi il fattorino. Dopo 30 minuti circa suonano alla porta. Apro e mi ritrovo davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere oggi: Harry.
"Come hai avuto il mio indirizzo? E soprattutto che ci fai qui?" dico sbuffando mentre mi avvio verso la cucina sentendo che mi segue.
"Beh quando sono andato via ho visto questo per terra sotto la tua scrivania e ho pensato che ti sarebbe servito." Mi dice mentre si gira il mio portafoglio in mano. L'etichetta che c'è dentro recita: Abigail Sarah Smith, Lincoln Street 16, Londra. Le solite cose da maniaca del controllo.
"Oh, non mi ero accorta di averlo perso. Beh grazie." Prendo il portafogli dalle sue mani e lo guardo ma lui non accenna ad andarsene. Lo fisso di rimando cercando di capire cosa gli passa in mente poi lui spezza il silenzio:
"Ti andrebbe di cenare fuori?" dice imbarazzato. Che novità è mai questa? Harry imbarazzato? Che mi venga un colpo. Avrei dovuto fargli una foto così avrei potuto ricattarlo più avanti.
"Io in realtà ho già ordinato la cena, me la stanno portando, anzi sono piuttosto in ritardo." Dico controllando l'orologio.
Proprio mentre penso a questo il campanello squilla facendomi saltare, subito mi affretto alla porta. Pago il fattorino e porto le buste sul bancone della cucina. Apro le scatole e subito vedo che mi hanno dato una quantità di cibo enorme.
"uhm...guarda se ti va di rimanere possiamo dividere, tanto io tutta questa roba non la finirò mai." Dico.
Annuisce e mi aiuta a portare le scatole sul tavolino davanti al televisore, mentre ci dividiamo la roba lui sceglie un film e silenziosamente iniziamo a mangiare. Donut è accoccolato ai miei piedi e Harry seduto vicino a me sul divano.
"Carino il tuo ragazzo." Dice portandosi alla bocca una crocchetta di pollo.
"eggià, dice la stessa cosa la sua ragazza."
Mi lancia un'occhiata confusa e attende spiegazioni.
"Beh ecco...Liam è il mio migliore amico."
"Che cazzata. Si sa che un ragazzo e una ragazza non possono essere amici, uno dei due finisce per provare qualcosa per l'altro. Nel 90% dei casi è sempre lei, ma a volte il ragazzo si innamora di lei, come nel tuo caso. Si vede lontano un kilometro che Liam è cotto di te."
Io quasi mi strozzo con gli involtini. Spalanco gli occhi mentre prendo un sorso d'acqua. Se fosse così Liam me lo avrebbe detto. Ne sono sicura, ci fidiamo abbastanza l'uno dell'altra da dirci le cose con sincerità.
"Mi sa che devi comprarti un paio di occhiali Styles, Liam non prova niente per me. Se no non starebbe con Sophia." Dico piuttosto convinta.
"E' proprio questo il punto Gail, lui probabilmente sta cercando un'altra te per compensare il fatto di non poterti avere." Conclude lui come se fosse semplice.
"Non credo sia così, Liam è mio amico dalle elementari, siamo andati anche al Ballo scolastico insieme!" dico cercando di far valere la mia tesi. "Ma poi perché diavolo ne sto parlando proprio con te?" mi domando ad alta voce.
Sorride e riportiamo la nostra attenzione verso la televisione. Dopo aver finito la cena ci risistemiamo sul divano ma tutto d'un tratto il film mi sembra noioso e con la coda dell'occhio mi trovo a osservare le braccia di Harry. Dei tatuaggi gli decorano il bicipite, le vene ben visibili quando i muscoli si tendono e le grandi mani annodate una nell'altra. Il suo odore, un odore delicato ma intenso arriva fino a me e mi avvolge. Inizio a sentirmi agitata e non riesco a stare ferma.
Lui sembra non accorgersene e guarda il film. Dentro di me c'è una confusione incredibile che urla, ma fuori il silenzio più totale. Lui si gira un po' e mi guarda.
"Tutto bene?" mi chiede. Entro in iperventilazione respirando rumorosamente.
"Si io...ehm sto solo respirando. Sai respiro molto." Dico evidentemente accaldata. Devo uscire da questa stanza prima di fare qualcosa di stupido.
Mi alzo e vado in bagno, apro la finestra e prendo una bella boccata d'aria fresca. Cos'era quella cosa? Panico? Strano.
Ritorno in salotto trovandolo vuoto e senza tracce della presenza di Harry a parte le scatole di cibo che raccolgo e getto via mentre quello stupido film continua senza che nessuno lo guardi. Spengo la tv e mi sdraio sul letto. Prendo il pc e controllo le mie mail. Niente. Fantastico.
Mi addormento pensando a cosa aspettarmi dalla festa del sig. James.
***
Ecco qui, un bell'aggiornamentino fresco fresco :) Nonostante non ci siano molte visualizzazioni spero che comunque la storia vi stia piacendo almeno un pochino, beh il protagonista è un ricciolino dagli occhi verdi, voglio proprio vedere a quanti non piace lol
buona giornata con tutto l'amore del mondo, N.
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Talking stones (h.s.)
Hayran Kurgu"In antichità le pietre venivano usate per trasmettere dei messaggi, mio padre le chiamava le pietre parlanti...più è grande e più indica che chi te l'ha donata ti vuole molto bene. Quelle lisce trasmettono simpatia, cordialità e affetto mentre quel...