Mi appoggio alla porta e incrocio le braccia fissando Harry appena uscito dalla doccia mentre strofina i suoi ricci bagnati con un asciugamano. Lo guardo desiderando infilare le dita tra i suoi capelli bagnati mentre lui mi attira in un abbraccio e poi inizia a baciarmi lentamente il collo...
"Stai bene?" mi chiede lui risvegliandomi dal mio sogno ad occhi aperti.
Annuisco. "Ti piace il mare?" dico.
"Non ne vado pazzo ma si..." dice.
"Hai fame?" gli chiedo quando sento il mio stomaco brontolare.
"Si un po'" si apre in un sorriso.
"Ok, allora vado a preparare qualcosa" dico girandomi.
"Gail?" dice.
"si?" mi giro si scatto.
"Da quando sono arrivato non mi hai neanche salutato come si deve" dice e io arrossisco pensando al bacio di qualche giorno prima nel mio appartamento. Gli spunta un sorrisetto e capisco che ha capito che ho viaggiato troppo con l'immaginazione. Mi copro il viso con le mani.
"Vieni qui" mi sussurra prima di chiudermi in un abbraccio. Respiro il suo profumo che mi rilassa e tolgo le mani dal mio viso circondandolo in un abbraccio di risposta.
Sento i suoi riccioli bagnati sulla mia pelle provocandomi un brivido.
Mi stacca in modo che i suoi occhi verdi possano incontrare i miei, passo la mia mano sulle sue braccia sentendo i suoi muscoli tendersi sotto il mio tocco, le sue grandi mani si allargano sui miei fianchi, chiudo gli occhi e mi concentro solo sul tatto. Porto una mano al centro del suo petto, dove la camicia è aperta e lascia spuntare le ali delle due rondini; sento il suo cuore accelerare, il mio si sincronizza al suo quando mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sento il suo respiro sul mio collo, e poi lui che si sposta sempre più fino a raggiungere le mie labbra e li mi rendo conto che non posso più fare a meno delle labbra di Harry sulle mie, del suo profumo che resta su di me quando mi abbraccia e delle sue grandi spalle che mi fanno sentire al sicuro.
Vedo con la coda dell'occhio che allunga un braccio e chiude la porta della stanza. Il bacio si fa più frenetico, più bisognoso; come la volta precedente mi solleva dal pavimento e mi appiattisce contro il muro. Le mie mani viaggiano lungo la sua schiena spingendolo più vicino a me, le sue labbra non lasciano mai le mie mentre sento un familiare desiderio che si fa spazio in me e parte proprio dal punto più nascosto di me. Harry sa perfettamente come accendere un fuoco in me e farlo divampare.
"Harry..." riesco a sospirare.
"Shh" dice prima di attaccarsi di nuovo alle mie labbra ormai gonfie.
Gli tolgo la maglietta e la getto per terra, le sue mani salgono lungo le mie gambe sempre più su, mi lascio sfuggire un gemito che lui interpreta come un invito a continuare la sua tortura; non che non voglia farlo, ma quando sono con lui non riesco più ad avere padronanza delle mie azioni e a non ragionare lucidamente.
Mi fa stendere sul letto e si posiziona sopra di me, la sua collana con la croce dondola su di me, io l'afferro con un dito costringendolo ad abbassarsi e far combaciare le nostre labbra, lui spinge il suo bacino contro di me e sento l'effetto che gli faccio, gemo ancora e affondo le mie unghie nella sua schiena serrando le mie gambe intorno ai suoi fianchi.
"Se non la finiamo ora probabilmente verrò nei pantaloni" riesce a dire e chissà perché la trovo una cosa eccitante invece che un invito a fermarmi.
"Tesoro siamo tornate!" urla mia madre al piano di sotto.
Mi blocco seguita da Harry che si sposta affianco a me sul letto.
"Merda" gli sento borbottare.
Non posso che concordare. Harry scappa nel bagno della sua camera, io esco e vado verso il mio bagno. Appena mi specchio scoppio a ridere; sembro truccata per un film dell'orrore: ho i capelli arruffati, le labbra leggermente gonfie e arrossate e le guance di un colorito roseo. Prendo una spazzola e inizio a sistemarmi i capelli continuando a fissare allo specchio le mie labbra; queste labbra sono state leccate da Harry...si può essere invidiosi di una parte del proprio corpo?
Esco dal bagno e busso alla porta di Harry. Lui apre con un sorriso e mi segue al piano di sotto.
"Mamma, nonna, lui è Harry" dico guardandole mentre esaminano Harry.
"E' un piacere Harry, finalmente ti conosciamo! Gail ci ha parlato molto di te. Sappi che stiamo facendo un'eccezione per te: in questa casa vige una regola precisa: niente ragazzi o uomini. Ritieniti fortunato." dice mia madre. Dovevo ricordarmi di dirle di non dire cose imbarazzanti.
"Tu sei il suo fidanzato vero?" dice mia nonna entusiasta abbracciando Harry.
Cerco di non ridere quando Harry si abbassa tirato da mia nonna che lo abbraccia.
"Ehm nonna in realtà..." inizio a dire.
"In realtà si signora" dice Harry interrompendomi. E quando aveva intenzione di dirmelo?
Mia nonna si apre in un sorriso e trascina Harry con lei iniziando a blaterare cose come 'trattami bene Gail o ti verrò a cercare e ti ucciderò'. Lui si gira verso di me supplicandomi di aiutarlo con lo sguardo, ma io faccio spallucce e lo saluto agitando una mano.
"E così era solo un amico eh?" mi dice mia madre.
"Mamma per favore, non iniziare. Cerchiamo di goderci questo weekend in pace e non roviniamo il matrimonio di Jeff. Harry sarà solo il mio accompagnatore" le dico.
"Tesoro devo davvero ricordarti com'è finita l'ultima volta?" mi guarda con lo sguardo di chi la sa lunga.
"No non devi perché mi ricordo tutto benissimo anche se sto cercando di dimenticare" le dico severa.
Afferro una mela e l'addento mentre esco a sedermi sulla sedia a dondolo del portico. Mia nonna sta parlando con Harry mentre camminano sulla spiaggia.
"Ma mi stai ascoltando Harry?" dice lei dandogli un piccolo schiaffetto dietro al collo. Lui si massaggia il retro del collo con una mano mentre la guarda imbarazzato. Rido mentre finisco la mia mela.
Si dirigono nella direzione della casa, mia nonna entra in casa, Harry si siede accanto a me.
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Talking stones (h.s.)
Fanfiction"In antichità le pietre venivano usate per trasmettere dei messaggi, mio padre le chiamava le pietre parlanti...più è grande e più indica che chi te l'ha donata ti vuole molto bene. Quelle lisce trasmettono simpatia, cordialità e affetto mentre quel...