Chapter 83

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Ritorniamo a malincuore verso la festa mano nella mano, sorridendo come se fosse il giorno del nostro matrimonio; inizia il pranzo nuziale e tutti prendono posto in corrispondenza del loro segnaposto con sopra il loro nome stampato a caratteri cubitali di un grazioso azzurrino.

Al mio tavolo ci sono Harry, Anne, Gemma e Ashton, Joe e Loren e Zack ed Emma; ci accomodiamo attorno al tavolo circolare e mentre chiacchieriamo del più e del meno Liam ci zittisce tutti battendo il cucchiaino contro il suo calice di vino.

"Ehm ehm....scusatemi! Vorrei proporre un brindisi alla mia bellissima sposa: mia amata Soph, io ti auguro che nella vita tu non debba mai rubare, provare gelosia o tradire, ma se devi rubare allora continua a rubarmi il cuore come hai fatto il primo giorno che ti ho conosciuto; se devi essere gelosa allora sii gelosa dei nostri giorni insieme, qualcosa che sarà solo nostro e non condivideremo con nessuno ma soprattutto se devi tradire, tradisci tutti gli altri con me, per tutti i giorni della tua vita. Ti amo tanto, alla salute!" dice sollevando il calice in aria dopo che tutti abbiamo imitato il suo gesto.

"Che bel brindisi" dice Emma emozionata mentre fissa il suo Zack. La parte femminile del tavolo annuisce mentre quella maschile ha un'espressione sul viso a metà tra l'annoiato e il nauseato.

"Vuoi ballare?" mi chiede Harry.

"Lo sai che non sono capace" gli dico seria.

"Lo sai che non ti lascerei mai cadere" mi risponde lui. Annuisco e mi alzo.

Ashton e Gemma seguono il nostro esempio e quando raggiungiamo la pista ci sono già delle coppie che ballano un lento. Ci posizioniamo al centro e iniziamo a dondolare piano sul posto, le sue mani sui miei fianchi, le mie braccia attorno al suo collo.

"Harry tu...un giorno lo vorrai tutto questo? Magari....con me?" provo a chiedergli.

"Per tutto questo...intendi dire: il matrimonio?" chiede un po' colto di sorpresa.

"Si beh insomma...una vita insieme, il matrimonio, qualche bambino...magari un cane?" chiedo curiosa.

"Non lo so Gail...lo sai che questo non è il mio genere di cose...sto ancora facendo molta fatica con questa roba della relazione e gestirla non è uno scherzo...insomma mi piace ma ho bisogno del mio tempo per elaborare sai...per me vuol dire crescere e infondo infondo mi sento ancora quello stupido ragazzino di qualche anno fa che ne combinava di tutti i colori ma a cui si perdonava tutto. Ogni volta che aggiungo un tassello alla mia vita mi accorgo che sto diventando un uomo e sto costruendo la mia vita e questo mi porta ad un periodo di 'elaborazione' di questa nuova fase...quando ho trovato lavoro è stato davvero strano per me alzarmi dal letto ogni mattina e andare a lavoro, timbrare un cartellino eccetera...ho avuto come una crisi esistenziale che non sapevo come gestire...e poi invece un bel giorno mi sono svegliato, ho come accettato questa nuova realtà nella mia vita e sono andato a 'lavoro', una volta arrivato lì ho incontrato te, seduta alla scrivania della segretaria di mio padre; mi hai incuriosito fin dall'inizio e ho subito desiderato renderti mia, solo per me. Quando sono venuto sotto casa tua confessandoti che ti amavo, dopo aver fatto l'amore con te non sono riuscito a chiudere occhio tutta la notte perché il mio cervello non voleva saperne di lasciarmi in pace. Ora tu mi chiedi questo e so che ci penserò su per giorni interi e mi combatterò da solo in cerca di una risposta...ti amo tanto Gail e tu sei l'unica ragione per cui ci sto provando davvero in questa cosa. Sono rotto lo so, ma magicamente tu sei il mio rimedio e non ti lascerò andare tanto presto."

Conclude il suo discorso che mi lascia senza fiato mentre ho la testa appoggiata alla sua spalla e continuiamo a ballare; mi lascia piccoli baci sulla mascella accanto all'orecchio che riesce a raggiungere benissimo nonostante l'altezza e io chiudo gli occhi lasciandomi andare.

Il pranzo scorre abbastanza tranquillo, i piatti sono deliziosi e tra una portata e l'altra gli amici di Liam hanno organizzato piccoli giochi per intrattenere gli ospiti.

Il momento della torta arriva inesorabile e sono piuttosto nervosa dal momento che spero che il frigo che mi ha dato Liam abbia fatto il suo lavoro.

I camerieri portano la torta su un grande vassoio con le rotelle e io mi perdo a studiarla in cerca di qualche segno di cedimento: nulla. Perfetto, il frigo di Liam ha fatto il suo lavoro.

Ci accomodiamo mentre ci servono la torta, che per inciso è una squisitezza senza paragoni e chiacchieriamo amabilmente l'uno con l'altro.

"Allora Emma, sai già il sesso del bambino?" chiedo sorridente. Tutti si zittiscono al tavolo voltandosi verso di lei in attesa di una risposta.

"Sono andata la settimana scorsa per l'ecografia e mi hanno detto che è una bellissima bambina!" annuncia estasiata.

"Auguri amico, due donne in casa" dice Ashton dando una pacca sulla spalla a Zack.

"Si beh, non mi dispiace poi più di tanto...una delle due non parlerà fino a quando non avrà un anno quindi...mi va bene così" dice sorridendo timidamente.

Dopo la torta ci trasferiamo tutti nel giardino sul retro, siccome il cielo inizia ad imbrunire e le nuvole si tingono di rosa e poi viola sono sparse tante lucine su tutto il prato e sugli alberi, insieme con delle lanternine e delle candele azzurre.

"Scusatemi" dico al microfono ad un certo punto. Stare lì sulla pedana con un bicchiere di champagne in mano mentre tutti ti fissano è una cosa che mette parecchio ansia...ma ho come un déjà-vu che mi porta indietro nel tempo.

Tutti si voltano a guardare la fonte da cui proviene quella voce e pian piano la folla si zittisce.

***

Questa è la parte dove tiriamo tutti fuori i fazzoletti e iniziamo a piangere come disperati! Amo i matrimoni! (Forse l'ho già detto ahahah) :) N. xx

Talking stones (h.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora