Chapter 10

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"un amico? Sai la gente a volte può averne uno o anche più...non fare il geloso." Dico.

"Geloso? Gail ma ti sei vista? Sono qui con te solo perchè dentro mi annoiavo. Io non sono geloso di nessuno. Nessuno. Sia chiaro." Risponde bruscamente.

"Styles non ti ho chiesto io di seguirmi sta sera. E poi sto così solo per colpa tua, quindi non urlarmi contro perché qui l'unico che dovrebbe sentirsi in colpa sei tu." Gli urlo.

"Ma...diamine. Lo sapevo, lo sapevo io che tu sei proprio identica a tutte le altre, stronza e senza cuore. Perché uno dovrebbe voler essere tuo amico Abigail? Per lasciarsi insultare tutte le volte in cui tu hai la luna storta? Io non ci sto a farmi trattare così di merda da una che non è nessuno." Mi dice duramente.

"Sei un idiota Harry. Dì ti piace usare la gente? Tu cosa ci guadagni? Anzi non voglio saperlo, non voglio sapere niente, non mi serve nessuno, sto bene così da sola con me stessa." Piangendo inizio ad avviarmi verso la mia macchina. Inciampo e cado. Patetica. Harry mi segue con lo sguardo mentre cerco di aprire la mia macchina. Entro e mi ci chiudo dentro.

Salto quando qualcuno bussa al finestrino.

Mr. Williams. Gli apro e lo fisso.

"Gail sei troppo ubriaca per guidare, rimani in casa mia solo per sta notte, ho tante stanze e mio figlio non ti darà fastidio." Mi dice.

Probabilmente avrà visto la mia scena patetica con Harry. Annuisco e lo seguo. Quando entriamo in casa la metà degli ospiti sono andati via, di lui neanche l'ombra, probabilmente se n'è andato anche lui.

Sollevata seguo James che mi conduce a una stanza in fondo al corridoio e mi dice che posso rimanere fin quando non mi sarò ripresa completamente.

Quando mi saluta invece di entrare nella mia camera mi dirigo verso la biblioteca.

"Edward sei qui?" chiedo entrando di soppiatto e chiudendo la porta dietro di me. So che è stupido pensare che possa essere già ritornato, ma tentar non nuoce. Nessuno risponde, quindi io rimango sola con i miei pensieri sedendomi, anzi sdraiandomi su una delle poltroncine.

Dovrebbero ingaggiarmi in tv a condurre un nuovo show televisivo: Tutorial su come distruggersi la reputazione in una serata. Ah e Liam saprebbe sicuro mio ospite, a lui farei presentare la rubrica che ti insegna a spezzare il cuore della tua migliore amica in un discorso.

Persa nei miei pensieri le palpebre iniziano a farsi più pesanti e proprio mentre mi sto per addormentare un rumore mi fa sobbalzare.

Mi guardo intorno e cerco di non lasciarmi suggestionare dal fatto che è tardi, sono ubriaca e sono sola in una villa immensa e non ricordo neanche la strada per ritornare alla mia stanza.

"Edward?!" chiedo in un sussurro.

Nessuno risponde. Ci riprovo. Ancora niente.

Mi alzo in piedi ignorando il giramento di testa che mi coglie di sorpresa ed esco dalla stanza nel buio del corridoio. I miei occhi non si abituano subito, quindi per un po' brancolo nel buio più totale. Sento un rumore sempre più vicino. Qualcosa mi afferra da dietro e io inizio ad urlare.

"Shhhhhh!" dice lui mettendomi una mano davanti alla bocca. "Vuoi svegliare mio padre?"

"Eddie!" dico gettandogli le braccia al collo. Non riesco a vedere ancora nulla, questo corridoio è dannatamente buio. Rimaniamo abbracciati per un po' finche lui non mi blocca contro il muro e mi afferra i fianchi. Sento il suo respiro sulle mie labbra.

"Al diavolo." Sussurra prima di far combaciare le nostre labbra.

All'inizio il bacio è delicato, paziente e caldo ma poi, tutto d'un tratto, la passione emerge prepotente e tutto quello che riesco a pensare è che ne voglio ancora, voglio Ed in ogni momento, voglio rivivere questo momento ancora.

La mia mente si svuota e mi concentro solo sul momento che stiamo vivendo. Sento le sue labbra muoversi esperte sulle mie e la sua lingua chiedermi il permesso di incontrare la mia, permesso che gli nego. È il nostro primo bacio, voglio andarci piano. Sento che sta cercando di superare il muro che mi sono costruita intorno al cuore dopo quello che è successo anni fa con Seth. Gli metto una mano sul petto e mi stacco da lui.

"Gail..." dice interrompendosi dopo il mio nome.

"Ed io non...mi sento molto..." dico prima di perdere del tutto i sensi.

Probabilmente alla festa ho esagerato con quegli alcolici, non ho mangiato quasi niente e non sono riuscita a vomitare, tutto questo unito a emozioni forti tutte in un momento uguale un bel cocktail che ti manda all'ospedale. E infatti quando rinvengo sento qualcosa di ruvido sotto di me. Lenzuola fresche di lavanderia e un forte odore di disinfettante. Apro un occhio e capisco di essere in ospedale.

Perfetto. L'ultimo posto in cui volevo rimettere piede era questo e ora sono qui, ancora. Non c'è nessuno vicino a me o nella stanza. Il più brutto risveglio della mia vita, chissà dov'è Ed. Lo avrò spaventato e probabilmente starà pensando che ragazzina patetica sono: svengo subito dopo il nostro primo bacio. Molto patetico.

Cerco di riaddormentarmi per evadere mentalmente da questa stanza anonima e fredda e magari immaginarmi vicino a Harry mentre leggo un libro sdraiata sul divano appoggiata a lui e lui che...

"Mhmh." Qualcuno si schiarisce la voce.

Apro un occhio senza farmi vedere e vedo la schiena di un ragazzo che all'inizio non riconosco. Poi osservo meglio e riconosco Liam. Il mio cuore perde un colpo e per un attimo decido di fingermi morta così prima o poi se ne va, nel regno animale funziona alla perfezione questa tattica. Capisco che devo affrontare le conseguenze di quello che è successo, così con il filo di voce che mi rimane apro la bocca e dico:

"Ehy".

Lui si gira di scatto come se fosse stato colto di sorpresa e mi rivolge un sorriso imbarazzato.

"Ciao bell'addormentata! Non sapevo che avessi cambiato appartamento...questo è un po'...freddino. Cioè sapevo che non avevi grandi gusti in fatto di arredamento ma mi sa che sta volta ti sei superata." Dice girandosi intorno a guardare la stanza.

Scoppio a ridere e desidero ritornare al momento in cui lui si è dichiarato a me per reagire diversamente.

"Come stai?" gli chiedo triste.

"Ehy qui le domande le faccio io! Quindi...ho parlato col dottore e ha detto che il tuo organismo non ha retto tutto quell'alcool, ma ora stai bene. Ti fanno uscire tra un po' e quando torni a casa devi prendere queste pillole per una settimana." Mi dice scuotendo la bottiglietta di pillole che ha in mano.

Annuisco e aggiungo un piccolo grazie.

Quando esce dalla stanza mi metto a sedere e cerco i miei vestiti. Mi vesto con una lentezza disumana e afferrando le poche cose che ho con me esco dalla stanza. Vedo Harry seduto su una sedia mentre sonnecchia stretto nella sua giacca. Liam mi raggiunge:

"Pronta per andare?" mi dice.

***

Siccome questa sera parto per le vacanze vi lascio una sorpresa: doppio aggiornamento! dal momento che non so quando potrò aggiornare di nuovo vi auguro buone vacanze con quest'altro capitoletto :) vostra, N.

Talking stones (h.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora