Dodici

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L'intero campo era avvolto dal silenzio.
Un fresco venticello soffiava tra le fronde degli alberi, dando sollievo alle driadi che soffrivano il caldo afoso dell'estate.
I caldi raggi del sole, trainato da Elio e il suo carro di fuoco, illuminarono il cielo, dando ad Artemide e alla Luna un po' di riposo.
Stavano tutti dormendo.

La casa di Apollo era silenziosa, tutti i suoi componenti stavano felicemente riposando dopo la faticosa giornata al mare.
Austin, per esempio, era disteso sul suo letto a castello mentre rissava sonoramente, con un braccio a penzoloni e la bocca aperta dalla quale usciva un filetto di bava che minacciava di cadere pericolosamente sulla faccia di Sun, che dormiva nella parte bassa del letto stringendo tra le braccia il suo se di peluche.
Mancavano, però, due persone. Apollo e Will.
I due, infatti, stavano discutendo (vicino ai confini della foresta) sulla figuraccia appena fatta dal padre davanti al "quasi" fidanzato di Will.

"Will..."
Il dio del sole era in piedi a capo chino, davanti al suo figlio prediletto, pronto a sorbirsi una sfuriata da parte di Will.
"Non ci posso credere!" Disse Will rosso in viso, a pugni serrati.
Apollo aveva le sembianze di un sedicenne, forse per provare a far pietà al figlio e salvarsi la divina vita.
Aveva, insieme ai sette,Reyna e la sorella di Percy, appena beccato Will e Nico intenti ad amoreggiare nel bosco.
Gli spioni, per colpa della figlia di Bellona, erano stati beccati dai due piccioncini.
Nico si era riscosso per promo, iniziando a rincorrere Jackson e Grace minacciandoli di una morte lenta e precoce.
Will, invece, si era limitato ad arrossire.
Ma, accortosi della presenza del padre, era scoppiato.
Adesso, mentre Il figlio di Ade correva per tutto il campo in cerca dei suoi cugini idioti e ficcanaso, il figlio di Apollo era con quest'ultimo nella stessa radura in cui si trovava poco prima con Nico.
"Davvero, papà, come hai potuto?"
Il dio voleva rispondere, dicendogli che non li aveva spiati di proposito, ma che si era ritrovato in mezzo al cespuglio usato dai semidei per spiare Will e Nico senza volerlo.
Lui stava cercando la figlia di Poseidone, ma trovare il suo piccolo Will intento ad amoreggiare con un altro ragazzo lo aveva spinto a fermarsi a guardare con gli altri.

"Adesso sarai deluso..."
Apollo stava per aprire bocca, volendo spiegare al figlio che non era affatto deluso della sua cotta per il figlio di Ade, anzi.
Ne era felice. Felice che il figlio avesse trovato qualcuno con cui si trovava bene.
"E poi, proprio tu mi vorresti fare la predica?" Chiese ancora Will.
"Ma veramente..."
"Insomma, anche a te era piaciuto un ragazzo, Giacinto, come puoi essere contrario alla mia relazione?"
"Ma non sei arrabbiato perché ti ho spiato?" Chiese Apollo.
"Non sei arrabbiato perché sono gay?" Chiese di rimando Will.
"Ehm... No." Disse Apollo.
"Ok... Allora va bene..." Poi, come se si fosse ricordato di una cosa importante Will divenne rosso in viso "Sono comunque arrabbiato! Perché ci avete interrotti?
"Will... Non l'abbiamo fatto apposta." Piagnucolò
"Papà come hai potuto?" Strillava.
"Will..."
"Ci stavamo per baciare, dei! Perché ci avete interrotto proprio in quel momento?"
Apollo stava per rispondere, ma Will continuava a parlare.
"Mi sono trovato Nico da solo, l'ho avvicinato da solo, ho stretto amicizia con lui da solo, ho scoperto di provare qualcosa per lui da solo... E, ora che ero riuscito a rimediare una specie di appuntamento con lui sempre da solo, tu mi interrompi!"
"Tecnicamente è stata la figlia di Bellona..." Puntualizzò il dio.
"Ma c'eri anche tu! E ci stavamo per baciare, papà! B-A-C-I-A-R-E!"
"Figliolo, mi dispiace..." Si scusò il padre.
Lui era veramente dispiaciuto, il suo bambino, il suo Will si era trovato il ragazzo, per gli dei! E che ragazzo!
Apollo non si faceva problemi ad ammetterlo, il figlio di Ade aveva il suo fascino. Ed era figlio di uno dei Tre Pezzi Grossi, diamine!
"... Ma vedila così: avrai una scusa per andare di nuovo da lui! Magari questa volta potrete fare qualcosa in più di un semplice bacio!" Disse ammiccandogli. "Anche se prima dovrò fare un discorsetto a te e a Di Angelo sulla funzione delle protezioni..."
Will diventò rosso come un pomodoro "Papà!"

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