Capitolo 26

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Los Angeles, 6 novembre 2010

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Jared

Sento il cellulare vibrare accanto al mio viso e apro stancamente gli occhi. Non ho dormito abbastanza, è assurdo detto da me, ma non ho davvero dormito a sufficienza.

Shannon.

Deve essere arrivato!

Alexis ancora dorme e non ho intenzione di svegliarla, non la sfioro nemmeno. Voglio solo che possa tornare a stare bene, non importa quanto ci vorrà. Si era sforzata tanto per lasciarsi tutto alle spalle...se ci penso. Sospiro. Meglio non pensarci!

Mi alzo e socchiudo la porta della stanza, non voglio che Shannon citofoni, per cui scendo ad aprirgli il portone. Quando lo vedo, la prima cosa che faccio è abbracciarlo. Ho davvero bisogno di mio fratello maggiore!

«Ehi. Andrà tutto bene vedrai, ci inventiamo una strategia e andrà tutto bene. Ho spostato gli impegni e annullato le interviste»

«Grazie» mormoro socchiudendo gli occhi e sospirando pesantemente.

Mi scosto e gli faccio cenno di salire.

É mio fratello, sa benissimo quanto sono sconvolto, stanco ed esaurito.

Rientriamo in casa e istintivamente raggiungo la camera da letto per controllare che lei stia ancora dormendo. Quando ne ho la conferma torno a socchiudere la porta e insieme a mio fratello mi abbandono sul divano.

«Allora, hai riposato un po'? »

«Mah, sì, dormire ho dormito, ma non è stato un sonno molto ristoratore»

«Posso immaginare, quali sono le tue intenzioni? Restiamo a LA fino la partenza? E poi...? Lo sai che non puoi rimanerle sempre accanto»

«Lo so, pensavo di portarla con noi in Sud Africa. Poi la riaccompagno a casa prima di ripartire per l'Europa»

«Credi che venire in Sud Africa cinque giorni le possa servire? »

«Penso che, non prendermi per matto, ma credo che con quello che è successo qui dentro, lei non ci possa più stare»

«È successo qui? »

«Credo di sì, sì...»

«A cosa hai pensato? »

«Mettere in vendita la casa e per il momento farla stare da me. Tanto noi saremo in tour e se succedesse qualcosa, saprei dove trovarla e come raggiungerla. Senza contare che, credo le serva un posto dove quel...tizio, non possa trovarla»

«E poi...? »

«E poi quando starà meglio, la convincerò a denunciarlo»

«Servono prove per una denuncia Jay...»

«Lo so, ecco perché sono fiero del fatto che sia andata in ospedale, anche se da sola»

«Davvero? Quindi perché credi che non abbia fatto la denuncia? »

«Perché ...? Non lo so. Credo che quell'uomo l'abbia distrutta così profondamente che la sua mente si discosta dalla realtà» Sospiro appena e mi infosso nel divano «questo è tutto quello che posso fare. Spero che questi dieci giorni insieme aiutino a farla sentire meglio, che venire in Sud Africa l'aiuti a stare meglio. Quanto meno per stare tranquillo fino a Dicembre»

We were torn from our life of isolation   [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora