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Mi scappo’ una risata. Non mi aspettavo una bestemmia da una persona pacata e per bene come il Commissario.! Il sorriso, tuttavia, lascio’presto spazio a un’espressione triste… scambiammo qualche chiacchiera di circostanza, finche’ non decisi di passare al sodo.

* Commissario….ha avuto notizie di… Hugh..?

- Pam lo sai che non ti posso dire nulla…

* La prego, per me e’ importante…

- Lo so tesoro…so che per te lui e’stato importante…

* E’stato??? Lo e’ancora…lo sara’sempre… mi dica solo se sta bene…

 Il Commissario scosse la testa e mi prese da una parte…sembrava invecchiato di dieci anni e una nube scura passò sul suo viso bonario…

 - Pam.. Hugh…come saprai…e’ partito cinque mesi fa per una missione…si tratta di una missione un po’ pericolosa…coinvolge nostre vecchie conoscenze e la possibilita’che lui fosse scoperto erano…sono altissime… Due mesi fa abbiamo perso ogni contatto con lui… Il silenzio radio e’ calato all’improvviso…sembra come sparito nel nulla…

Soffocai un urlo. Non poteva essere morto… sentivo che non lo era… Mi accasciai a terra ma il poliziotto mi sostenne dicendomi di non dare spettacolo.

Capii che mi aveva detto fin troppo. Ma non osai confidargli che sapevo ogni dettaglio di quella missione. Ci congedammo in fretta. Non c’era più molto da dire. La mia mente, però, lavorava a tutto spiano.

Dovevo fare qualcosa…ora che sapevo che era in pericolo. Ma cosa??? Cosa potevo fare io, in situazioni così pericolose??? Passai la serata a tormentarmi.

Volevo andare in quella città a cercarlo ma sapevo che sarebbe stata una follia. All’improvviso ricordai che la sera successiva sarei dovuta andare con Rafael in una famosa discoteca proprio in quella città. Crudele il destino.

Ma almeno se lui si trovava ancora là, avremmo guardato, per un attimo, lo stesso cielo…

Quel sabato sera mi preparai con più cura del solito. Sembrava che dovessi andare chissà dove, invece era una delle solite serate in discoteca con Rafael. Dopo il mio incontro con il Commissario non riuscivo a fare altro che pensare e ripensare a Dexter…

Verso mezzanotte facemmo il nostro ingresso al  Pashà, noto luogo di ritrovo per i rampolli e i figli di ereditieri della zona. Lagoon era una citta’ mediamente grande a circa 300 km di distanza da casa nostra ma Rafael quando si trattava di divertirsi non badava certo alle distanze…

La serata scorreva come al solito colorata, movimentata, pazza. Il ritmo delle casse rimbombava allo stesso ritmo del mio cuore… Ad un certo punto decisi di prendermi un attimo di tregua e guadagnai il bagno.

Mi passai sul viso una velina per assorbire le sbavature del trucco e mi rimisi il rossetto. Accanto a me una ragazza magrissima con il caschetto biondo faceva lo stesso. Le sue labbra carnose erano tinte di un rosso ciliegia acceso, dello stesso colore del suo vestitino di pailettes. Una donna stupenda, pensai. E chissà dove l’avevo gia’ vista. Era un volto che non mi era per niente nuovo.

Cercai di aprire i famosi cassetti della memoria e una morsa mi strinse lo stomaco quando realizzai che si trattava della ex di Dexter… sì non avevo dubbi…era proprio lei….

Il mio cuore batteva ora all’impazzata e temetti che lei potesse accorgersene. Mi chiusi in una toilette libera e feci dell’iperventilazione. Era ovvio…una discoteca piena di gente ricca era il posto più adatto per lo spaccio di cocaina…

La serata continuò normalmente e non vidi più la ragazza in rosso. Che fosse stata una visione? Non credo. Faticai tantissimo a fingere che tutto andasse bene… quando Rafael si avvicinava per baciarmi, la mia mente, il mio cuore erano a migliaia di km di distanza.

Erano su una spiaggia assolata, erano in un appartamento del centro, erano in una macchina che sfrecciava veloce… cercai quella ragazza in ogni angolo, la volevo pedinare…. che idiota.  La serata finì come tante altre serate. A letto con Rafael, di nuovo a casa mia.

Passò un’altra settimana ma il mio stato di inquietudine non accennava a dissolversi. Temetti di diventare pazza… e decisi che dovevo fare qualcosa.

Quel qualcosa era, ovviamente, una pazzia. Appena uscita dal lavoro presi la macchina e mi recai lì… dove per mesi mi ero ripromessa di non andare. Non da sola. Non per cercare lui. Parcheggiai nella via parallela a dove si trovava il Pashà e, a piedi, raggiunsi un bar proprio di fronte alla discoteca. Il personale di servizio stava gia’arrivando al locale e speravo di vedere anche un altro tipo di “viavai”, magari quella ragazza…

Rimasi due ore immobile al bar…fingendo di leggere un giornale. Mi sentivo ridicola e patetica e nel frattempo erano le 21 passate. Decisi di aspettare un’altra mezz’ora e poi rincasare… mi stavo gia’ rendendo abbastanza ridicola. Per passare il tempo avevo bevuto tre, forse quattro birre ed ero un po’ brilla. Arrivarono le 22 e mi alzai…decisa ad andarmene. Fu proprio in quel momento che vidi una macchina con i finiestrini oscurati avvicinarsi all’ingresso del Pashà, che non era ancora aperto al pubblico… dal lato guida scese lei…la bionda.

Il mio cuore ebbe un sobbalzo.

Anche la portiera del passeggerò si aprì lentamente. Non vedevo bene e temevo di essere vista a mia volta così, uscita dal bar, mi nascosi dietro ad un albero. Molto originale come nascondiglio, pensai tra me e me..

Non vidi il passeggero in viso, non subito. Era di schiena quando scese. I suoi movimenti erano lenti e scoordinati come quelli di una persona imbottita di droga. Quelle spalle larghe, però, le avrei riconosciute tra migliaia.

Il mio cuore si fermò.

Il respiro mi si mozzò in gola.

L’uomo girò il viso verso la mia direzione… quegli occhi grigi… Dexter. Era lui. Com’era cambiato… mi sentivo svenire. Temevo veramente di sentirmi male ma dovevo resistere. Mi avrebbero uccisa vedendomi li’? Oppure nessuno sapeva della mia esistenza? Avevano indagato nella vita privata di Dexter? Non potevo saperlo. Restai nascosta, in attesa. Lo vedevo muoversi a fatica, sembrava un automa con lo sguardo spento. I suoi muscoli si erano un po’ sgonfiati e il viso era sofferente.

Amore mio cosa ti avevano fatto???????????

Crystal lo prese per mano e lui docilmente la assecondò. Lo vidi altri dieci secondi, dopodiche’ entrarono nel locale e sparirono dalla mia vista.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 04, 2013 ⏰

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