Mi rialzai ancora in preda al panico e tentai di fuggire da quella stanza…ormai ero convinta che Hugh e Lionel fossero complici in qualcosa di grosso, e che quindi ero condannata a morte…ero come una mosca che volando era rimasta impigliata nella tela di un ragno…
Con uno scatto fulmineo guadagnai il salotto.. ma Lui fu più veloce di me (del resto non avevo dubbi, visto il suo mestiere..) e mi bloccò prendendomi alle spalle e allacciando le sua braccia attorno a me, in una morsa dalla quale non riuscivo a slegarmi. Urlavo e mi divincolavo, mentre lui continuava a tenermi stretta e mi diceva di aspettare, di tacere, che mi doveva parlare…
Ad un certo punto mi calmai, rassegnata: non avevo scampo, quindi era inutile sprecare ulteriori energie. Sempre stringendomi, mi chiese se poteva spiegarmi.. sentivo il suo calore pervadere anche il mio corpo…non eravamo mai stati così vicini…il contatto con lui mi provocava una specie di vertigine…sarebbe stato un modo dolce di morire: per mano di un affascinante aguzzino.
° Ti prego ascoltami…non trarre conclusioni affrettate…è vero: quello è Lionel, mio fratello. Il mio vero nome è Dexter Johnson… da piccoli eravamo molto uniti… ma dopo la morte dei nostri genitori, lui reagì malissimo e iniziò a frequentare dei brutti giri. Io mi arruolai in Polizia, per salvare lui e gli altri ragazzi come lui, divenuti un pericolo per se stessi e per gli altri… Lionel divenne ben presto un assassino e fuggì da casa…dai rapporti della Polizia scoprivo mese dopo mese qualche sua nuova malefatta…il dolore e la vergogna per me erano troppo forti tanto che mi ritirai in Giappone per un anno, per ritrovare la pace interiore e apprendere le arti marziali…promisi a me stesso di non usare mai le armi…e di perdonarmi per non essere stato in grado di salvarlo da quelle brutte compagnie…prima che diventasse un feroce delinquente…tornato dal Giappone, appena ventiseienne mi affidarono questi incarichi di protezione….ogni persona salvata per me era come un tassello della mia anima che tornava al suo posto…Però quando il Commissario mi ha affidato questo caso ero perplesso…per prima cosa affrontare Lionel in prima persona è doloroso…ma necessario…per me è come essere giunto alla "resa dei conti"…e in secondo luogo ho visto la tua foto…e…."
* Oh mio Dio........ Ma…ma come posso crederti? E se fossero tutte fandonie?
° …non essere stupida…ti avrei potuta uccidere già mille volte se fossi stato d’accordo con mio fratello, non credi?
Sciolse lentamente la presa ed io mi girai, per fissarlo negli occhi: erano sinceri, me lo sentivo…ed umidi…che stesse piangendo? Quei ricordi dovevano essere dolorosissimi…il profumo della sua pelle mi inebriava…era così bello stare tra le sue braccia…sfioravo con la punta delle dita i suoi muscoli tonici, senza rendermene conto…restammo per alcuni attimi così, semi-abbracciati… poi lui si allontanò, riprendendo il controllo di sé…e mi disse che potevo chiamarlo Dexter, ma soltanto quando eravamo soli…la copertura non doveva assolutamente saltare. Mi disse inoltre che dovevo affrettarmi…a Venice Beach ci aspettavano verso mezzogiorno, per il check-in all’albergo dove la Polizia aveva pensato di collocarci.
Pochi minuti dopo eravamo in macchina e Dexter sembrava aver perso di nuovo la voglia di parlare. Era concentrato sulla guida e non distoglieva mai lo sguardo dalla strada. Io, dal canto mio, lo spiavo con la coda dell’occhio…avevo così voglia di prendergli la mano, fargli capire che la sua storia mi stava a cuore…lo conoscevo soltanto da un giorno e mezzo…eppure tenevo già a lui…
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LA TESTIMONE
RomanceLa vita di una ragazza di provincia viene stravolta completamente dopo che lei assiste ad una rapina a mano armata. Dopo aver ripreso lentamente a vivere, la notizia dell'evasione del malvivente che lei stessa contribui' tre anni prima a far arrest...