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Dexter riposava tranquillamente accanto a me. La luce soffusa della luna entrava dalle finestre aperte della nostra suite. L’amore sulla spiaggia era stato travolgente…dopodichè ci eravamo diretti in albergo in silenzio, tenendoci per mano… Mi voltai a guardarlo. Il suo torace era scolpito…si notava una "tartaruga" molto pronunciata, accentuata anche da un tatuaggio simile ad un tribale, che seguiva alcuni degli scacchetti muscolari che tanto mi infiammavano. Era la quintessenza della sensualità.

Provai a dormire ma non ci riuscivo…cosa avrei fatto finita quella avventura dolceamara? Come avrei potuto dire addio ad un uomo così fantastico? Eppure cercare di non attaccarmi a lui mi era impossibile. Ci attiravamo come due calamite…

Il giorno seguente fu molto soleggiato. Aprii gli occhi che l’astro dorato era già alto nel cielo e di Dexter non c’era traccia… Scesi nella hall indossando un costume minimal e un pareo arancione…volevo provocarlo…per legarlo ancora di più a me…

Lo cercavo insistentemente con lo sguardo e finalmente lo localizzai…chiacchierava animatamente con la ragazza della reception…sembrava quasi litigassero e la cosa mi stupì non poco perchè lui di solito non dava confidenza a nessuno…che quella donna fosse una sua vecchia fiamma? Appena mi avvicinai si voltarono entrambi verso di me, smettendo di parlare… Dexter mi diede il buongiorno con un leggero bacio sulla fronte e poi si allontanò raggiungendo un patio isolato, dove iniziò i suoi esercizi di karate e yoga mattutini. La giovane, dal canto suo, non se ne andò. Anzi si rivolse a me con un tono compassionevole..

* Bell’uomo, vero?

- Sì. Il mio uomo è davvero bello. – risposi in maniera acida-

* Il tuo uomo? Scusa ma mi viene da ridere,,,conosco Hugh da anni,,, da quando la Polizia siglò una convenzione con il nostro albergo. Allora avevo 18 anni…e avevo appena iniziato a lavorare qui. Hugh ci ammaliò un po’tutte…

- E con questo? Ora sta con me…

* Non serve mentire…sono a conoscenza del programma di protezione… Non sei la prima che è costretto a portare qui e nemmeno la prima che l’ispettore gli ordina di sedurre…per far sembrare la situazione più realistica…per fugare i sospetti dei delinquenti di turno…e perchè no? Per motivare maggiormente Hugh..dandogli dei piacevoli diversivi…notturni…

- Cosa stai dicendo? Ti sbagli di grosso…il mio rapporto con lui è diverso…hai il dente avvelenato soltanto perchè magari lui ti piace da tempo…e non ti hai mai calcolata!!!!

* Sei certa di quello che dici? MMM…fammi pensare…ricordo ancora quel tatuaggio…e anche quanto il nostro Hugh sia …ecco…molto dotato…ehhehe….

- Smettila…non sai niente!!!

* E tu smettila di credere nelle favole!!! Cresci…e pensa piuttosto a portare a casa la pelle…

- Lui mi ama!!!

* Te l’ha forse detto?

- No, ma…

* Te lo ripeto…fa parte del programma…quindi goditela…finchè dura…

Me ne andai dalla hall, troppo sconvolta anche per ragionare. Mi sentivo ridicola, con il costume addosso, un assassino alle calcagna, che oltretutto era il fratello dell’uomo che amavo. Dexter avrebbe veramente scelto di uccidere suo fratello per salvarmi? Potevo credere alle parole di quella donna? Alla fine avevano una loro logica. Stava dunque recitando una parte….Ero confusa.

Meditavo, seduta a bordo piscina, quando vidi Dexter arrivare sorridendo. Si avvicinò cingendomi la vita e si immerse accanto a me. Sentii immediatamente il suo profumo avvolgermi ed annebbiarmi la vista…scrutai i suoi occhi…alla ricerca di un’ombra di menzogna…ma non la percepii. Doveva essere molto esperto nel suo mestiere. Mi mordicchiò il labbro inferiore, chiedendomi come stavo, se avevo dormito bene, se avevo fatto colazione…

Gli risposi distrattamente,,,,troppi pensieri ormai mi opprimevano. Si accorse subito che c’era qualcosa di strano in me…diedi colpa alla stanchezza e lui finse di crederci… C’era un velo di tensione tra noi…e lui sembrava molto dispiaciuto di notare in me un cambiamento. Il viso della receptionist mi continuava a tornare in mente come monito…come se mi ripetesse allo sfinimento che Dexter stava solo facendo il suo lavoro…niente di piu’. Chissà se veniva pagato anche per questo piccolo ruolo di Gigolò, pensai.

Una cosa era certa, io non stavo affatto recitando e lo volevo accanto a me…avevo bisogno di lui come l’aria che respiravo…gli presi la mano e gli sorrisi, leggermente più serena… anche se stava recitando avrei sempre potuto farlo innamorare veramente di me… Parlammo del piu’e del meno passeggiando nell’ampia piscina di acqua salata, per poi trasferirci in spiaggia e continuare la conversazione sulla battigia. Erano circa le undici e la zona iniziava a popolarsi di bagnanti…situazione che diveniva pericolosa per il fatto che l’assassino si sarebbe potuto mimetizzare meglio…

Dexter mi propose di raggiungere a nuoto un atollo deserto, per controllare meglio la zona e per essere più isolati e quindi in un certo senso al sicuro…acconsentii con entusiasmo: restare sola con lui era del resto uno dei miei più grandi desideri. Ed iniziai a non pentirmi più di aver indossato quel costume….

LA TESTIMONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora