POV. Josh
sono seduto sul divanetto e sto bevendo una birra, ripenso al quella ragazza rossa, è davvero bellissima, l'ho vista davvero poche volte, ma ogni volta che la guardo negli occhi, riesco a vedere una certa malinconia in quei bellissimi occhi verdi. prima quando l'ho vista in quel corridoio con quel tizio mi sono buttato su quel figlio di puttana senza pensarci due volte, appena la sua mano è venuta a contatto con la mia spalla mi sono un pò tranquillizzato, mi sono girato verso di lei e il mio sguardo cadde sul suo abbigliamento, devo dire che è una ragazza davvero molto bella, alzai lo sguardo verso i suoi occhi, quei bellissimi occhi erano rossi e pieni di lacrime.
''ehi amico a cosa pensi?'' mi riportò alla realtà il mio migliore amico ''niente, questa festa è davvero noiosa'' dissi per cambiare discorso ''beh a me piace qui'' disse Jacob ''allora tu resta qui e io me ne vado'' dissi alzandomi ''va bene amico ci vediamo domani'' disse lui ed io mi avviai verso l'uscita. appena sono fuori vedo un gruppo di ragazzi accerchiati intorno a qualcosa, così mi avvicino ma non troppo e appena riesco a vedere il soggetto, sgrano gli occhi, è la rossa, è svenuta e questi ragazzi la stanno prendendo in braccio, mi avvicino a loro ''che cazzo fate? allontanatevi dalla ragazza'' dico io davvero molto arrabbiato ''non preoccuparti amico la condivideremo anche con te'' disse uno di loro, sembrano dei pazzi drogati, non ci sento più e mi avvento sul tizio ma gli altri mi fermano, riesco a liberarmi e li metto tutti a tappeto, è stato anche abbastanza facile, viste le loro condizioni.
POV. Amy
mi sveglio urlando, è sempre lo stesso incubo, non riesco più a liberarmene. la porta si apre si scatto e io cado giù dal letto e mi metto in un angolo e comincio a piangere ''no ti prego, non farmi del male'' dico ormai in lacrime, sento delle mani appoggiarsi sulle mie braccia, comincio a dimenarmi, al solo pensiero di papà che mi farà ancora del male la paura mi invade il corpo. continuo a dimenarmi, ma quelle mani non si allontanano ''ehi calma, non ti farò niente'' dopo aver sentito questa frase alzai gli occhi ed incrociai quelli di Josh, senza pensarci mi tuffai nelle sue braccia e continuai a piangere, lui ricambiò l'abbraccio e cercò di tranqullizzarmi, mi riportò sul letto e mi addormentai nelle avvolta da quelle braccia nelle quali mi sentivo protetta.
mi svegliai e per colpa della forte luce proveniente dalle finestre, mi alzo e mi misi a gambe incrociate sul letto, mi guardai in giro e mi accormi che non mi trovavo in camera mia, avevo ancora il vestito della sera prima, ad un tratto mi ricordai delle cose avvenute poche ore prima, io che piangevo in un angolino e Josh che cercava di calmarmi. ero molto confusa, cosa ci faccio qui? continuavo a chiedermi.
la porta si aprì ed entrò il ragazzo dagli occhi grigi, a torso nudo e con dei semplici pantaloni, io arrossì di colpo ed abbassai lo sguardo ''vedo che ti sei svegliata'' disse lui avvicinandosi al letto per poi sedersi ''sei molto carina quando arrossisci'' disse lui sorridendo ed io mi sentì il volto andare in fiamme. ''io mi chiamo Josh e tu?''chiese ''A-Amy'' risposi . ''p-posso sapere c-cosa c-ci faccio qui'' chiedo io molto timidamente ''ti ho trovata svenuta fuori dalla discoteca con dei tizi che cercavano di portarti via, così sono intervenuto e ti ho portata via da lì, ma siccome non sapevo dove abitassi ti ho portato a casa mia'' disse lui ''oh grazie m-mille, ma i t-tuoi g-genitori non si sono arabbiati?'' gli chiesi io ''niente affatto, abito in questa casa da solo con il mio migliore amico, i miei genitori abitano poco più lontano da qui'' mi rispose lui '' oh.......i-io ora d-dovvrei andare'' dissi alzandomi ma ricaddi sul letto dopo un forte dolore alla schiena ''ehi tutto apposto?'' mi chiese '' sisi solo fa male un pò la schiena, niente di che'' dissi mentendo, il dolore alla schiena era tanto, credo che si sia riaperta qualche cicatrice ''ok, se vuoi puoi farti una doccia e ti porto dei vestiti di mia sorella'' propose lui ''grazie mille'' dissi io alzandomi con fatica ''allora vado a prendere dei vestiti, torno subito'' disse lui ed andò via, dopo un pò ricomparve e mi diede dei vestiti ''grazie mille'' dissi prendendo i vestiti e dirigendomi verso il bagno. finito di farmi la doccia mi metto l'intimo e poi sucessivamente anche i vestiti.
uscì dal bagno, la camera vuota, allora mi diressi verso la porta per poi uscire, scesi le scale e lo vidi seduto sul divano che guarda la tele, appena mi vide, si alzò e spense la TV e venne verso di me ''vuoi qualcosa da mangiare?'' mi chiese ''oh no niente, devo andare a casa'' dissi ''va bene vieni ti accompagno'' disse lui ''non ti preoccupare, ritorno a piedi'' dissi io ''niente scuse e vieni'' disse e uscì di casa ed io lo seguì, arrivammo davanti ad una bellissima moto, era una triumph bonneville T140, era bellissima, si siede prima lui e poi io dietro di lui, mimpassò un casco e lo indossai, ero elettrizzata, non ero mai salita su una moto, ma era il mio sogno da una vita. finito di mettermi il casco, parte alla velocità della luce.
''quella è casa mia'' dissi indicando e lui fermò la moto, io scesi e lui mi seguì ''grazie mille per tutto'' dissi sincera ''non è niente'' disse lui ''allora ciao'' dissi io '' ciao e tieni questo'' mi salutò e mi mise in mano un biglietto con su scritto un numero, lo guardai confusa ''potrebbe servire'' disse al mio orecchio e mi lasciò un bacio sulla guancia e poi se ne andò.
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Together.
RomanceCOMPLETATA. Una ragazza tormentata dal passato. Cerca di sopravvivere ogni giorno da un padre violento. È una ragazza molto timida, chiusa in se stessa. È come una bambola, sta dove la lasci, non si muove, non parla. Se la tocchi, anche leggermente...