POV. Amy
dopo che Alexa è andata via la ragazza mora mi si avvicina ''non ti preoccupare di quella zoccola non ti farà niente, comunque piacere io sono Maya stewart'' disse ''non ti mai vista qui, sei nuova?'' continuò '' si, s-sono nuova, e grazie m-mille per prima, ma o-ora d-devo andare'' dico io un pò timida e scappo via senza dirle il mio nome e sotto il suo curioso.
appena uscita dalla mensa mi dirigo verso il bagno che stranamente è vuoto ed entro dentro ad una cabina e chiudo la porta a chiave e mi siedo per terra, dopo un pò sento entrare qualcuno che sta parlando e mi sembra di riconoscere un pò la voce di Alexa, credo che stia parlando con una sua amica
'' steffie,hai visto quella ragazzina cosa ha fatto? mi ha rovinato la nuova maglietta, giuro che gliela faccio pagare cara'' disse Alexa, credo che si stesse riferendo a me ''e poi hai visto non mi neanche chiesto scusa'' continuò lei ''hai ragione Alexa, è una stronzetta e poi hai visto come si era vestita ì? sembrava ridicola'' disse l'altra ragazza '' già, io non mi vestirei così neanche morta'' e cominciarono a ridere e poco dopo se ne andarono.
non le conosco ma non credo abbiano il diritto di giudicarmi. cominciano a bruciari gli occhi e sento alcune lacrime scendere cadere sulle guance, sono sempre stata molto sensibile e ogni tanto comincio a piangere silenziosamente senza emettere nessun suono, nessun singhiozzo.questa era una di quelle situazioni i cui mi sentivo insignificante, come se non valessi niente.
continuo a piangere e dopo un pò di tempo esco da quella cabina e mi guardo allo specchio, gli occhi verdi sono rossi e gonfi, le labbra gonfie e i capelli rossi un po arruffati, mi lavo la faccia e poi mi sistemo i capelli come meglio posso.
alla fine decisi di finire l'ultima ora della giornata, visto che avevo già saltato un'ora non volevo saltarne altre. così mi incamminai verso la palestra visto che l'ultima ora avevo motoria, ma appena arrivata nello spogliatoio femminile mi accorgo di aver dimenticato il cambio a casa, stavo pensando a cosa fare quando una voce mi riportò alla realtà ''ehi, ciao sei la ragazza di prima vedo'' disse Maya tutta sorridente, mi chiedo come faccia a sorridere sempre. ''comunque se non ti ricordassi mi chiamo Maya'' disse ''mi r-ricordo il tuo n-nome, io s-sono Amy'' dissi balbettando, sono sempre stata molto timida con le persone che non conosco.''piacere di conoscerti Amy, allora visto che sei qui credo che anche tu abbia motoria, allora cambiati perche il professore non sopporta i ritardi'' disse Maya ''è c-che ho d-dimenticato il m-mio cambio a c-casa'' dissi io ''allora se vuoi ti presto il mio ne ho sempre due'' disse lei ''non tip-preoccupare oggi f-faccio senza'' dissi ''no no il professore non accetta giustificazioni, o fai motoria o ti manda dal preside, quindi ti consiglio vivamente di accettare la mia offerta'' disse ''allora g-grazie mille, credo c-che a-accetterò'' dissi ''va bene, ecco tieni questi e vai a cambiarti, ti aspetto qui fuori se vuoi'' disse e diede in mano dei panloncini, una maglietta bianca e delle scarpe da ginnastica ''grazie m-mille'' dissi e lei uscì e io mi cambiai, mi sentivo molto a disagio con questi vestiti ma decisi di nascondere il disagio e di farmi coraggio. mi incamminai verso la porta dello spogliatoio e come aveva detto Maya era lì che mi aspettava ''eccoti, wow ragazza sei una bomba'' disse sorpresa facendomi arrossire maggiormente, non le risposi e ci incamminammo verso la palestra.
appena entrata vidi gli altri che erano in fila e il professore stava spiegando qualcosa e quando ci vide ci rimproverò per il ritardo e poi guardò me, aspettando che dicessi qualcosa, ma io non riuscì ad aprire bocca, allora Maya parlò per me ''lei è nuova, non sapeva dove si trovasse la palestra allora l'ho aiutata'' disse Maya '' va bene ora mettetevi in fila anche voi'' disse il professore.
appena mi misi in fila mi sentì molto osservata allora guardai ingiro e vidi un ragazzo guardarmi intensamente, dire che era bellissimo era poco, aveva degli occhi grigi nei quali potresti perderti, i capelli di un nero pece, e indossava una canottiera che metteva in mostra i muscoli ben scolpiti ''lui è Josh johnson, il capitano della squadra di football della scuola e il playboy piùdesiderato dalle ragazze in questa scuola'' disse Maya riportandomi alla realtà e io subito mi voltai e abbassai la testa per l'imbarazzo ''ragazzi cominciamo'' disse il professore. cominciammo a giocare a basket e due ragazzi, scelti dal professore, cominciano a fare le squadre e uno dei due è quel ragazzo che Maya aveva dettoche si chiamava Josh. cominciano a fare le squadre e dopo un pò vengo scelta dal ragazzo di cui non so il nome e credo neanche lui visto che mi chiamò ''rossa'' e andai dalla sua parte.
finito di fare le squadre, cominciamo a giocare e io faccio già schifo in partenza. dopo un pò che continuiamo a giocare mi sento stanca e faccio dei passetini indietro e mi metto contro il muro, per pendere un poò di respiro. dopo la mia pausa entro di nuovo in campo e sento qualcuno urlare ''spostati'' ,che comincio a sentire la testa farsi pesante e cado a terra, poi il buio.
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Together.
RomansaCOMPLETATA. Una ragazza tormentata dal passato. Cerca di sopravvivere ogni giorno da un padre violento. È una ragazza molto timida, chiusa in se stessa. È come una bambola, sta dove la lasci, non si muove, non parla. Se la tocchi, anche leggermente...