capitolo 17

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POV. Amy

''mi sono t-trasferita qui con mio p-padre, perchè lui s-si era cacciato in q-qualche stupido g-guaio. non mi avrebbe mai l-lasciata lì quindi m-mo portò qui con l-lui. beve sempre, torna a c-casa u-ubriaco e non si fa pregiudizi ad alzarmi le m-mani addosso'' dissi con la voce rotta dallo pianto e lo vidi che spalancò gli occhi ''giuro che uccido quel figlio di puttana'' urla lui e subito mi avvolge in un abbraccio ''è tutto apposto'' mi sussurra lui, io ormai sto piange come non mai. fa troppo male riordare tutto questo '' non devi dire più niente. ora calmati e dormiamo'' mi calma lui. mi stacca da lui, mi asciuga le lacrime e ci mettiamo stesi sul letto. io appoggio la testa sul suo petto e lui, e circonda la vita con un braccio e l'altro mi accarezza i capelli. nelle sue braccia riesco a sentirmi protetta.

mi sveglio a causa dei raggi del sole, che entrano dalla finestra. apro pian piano gli occhi e mi alzo per andare in bagno, ma qualcosa me lo impedisce. Josh mi tiene stretta nelle sue braccia, cerco di liberarmi ma è impossibile, allora decido di stendermi ancora vicino a lui. non ho mai visto un ragazzo più bello di lui, i capelli neri sono scompigliati e i suoi bellissimi occhi sono chiusi, dei leggeri sbuffi escono dalla sua bocca. solo ora mi accorgo che è senza maglietta ed arrossisco subito. e tolgo la mia mano dal suo petto.

questo ragazzo adesso sa una parte della mia vita, sa cosa mi succede. e questo mi spaventa e non poco. e se lui scappa come tutti gli altri? penso. ma se lui ci tiene veramente a me non scapperà, ma resterà accanta a me. ''a cosa pensi?'' vengo riportata sulla terra dalla voce roca di Josh ''niente'' sussurro arrossendo ''vieni con me'' si alza e mi prende per mano e mi porta in bagno ''che c'è?'' gli chiedo non capendo ''togliti la felpa'' mi dice ed io spalanco gli occhi ''cosa?'' chiesi, ma è impazzito per caso? non mi metterò a fare uno spogliarello per lui. non mi toglierò la felpa ''hai capito bene. ho detto togliti la felpa'' disse ancora ''se non lo fai tu lo faccio io'' disse ma io non feci niente. indietrggiai e appena raggiunsi la porta, portai la mia mano alla maniglia ed era bloccata. mi giro verso di lui e lo vedo sventolare la chaive nella sua mano ''Josh per favore'' dico pregandolo ''no Amy. prima ti togli la felpa, e poi hai il reggiseno sotto, quindi puoi tranquillamente toglierti la felpa'' disse lui ''non lo farò Josh'' dissi decisa. lui velocemente si avvicinò a me e mi prese i lembi della felpa e cercò di togliermela e lo bloccai ''no'' dissi, ma lui si avvicinò ancora e questa volta me la tolse. appena mi vide spalancò gli occhi ed io cercai di riprendergli la felpa ma lui la buttò in un angolino. si avvicinò a me ''è per questo che non volevi vero?'' mi chiese ed io scoppiai a piangere ''s-sono un disastro. guardami. h-ho lividi da per t-tutto. sono u-un m-mostro'' dissi singhiozzanzo ''c-chi mai mi vorrebbe?'' dissi ancora ''Carol, io ti voglio'' disse lui asciugandomi le lacrime ''tu sei... la mia vita'' disse ed io lo guardai sorpresa. davvero l'ha detto? mi vuole davvero? ''ed è la verità'' disse leggendomi nella mente. io alzai in punta di piedi e lo baciai, all'inizio fu sorpreso ma poi ricambiò il bacio. si staccò da me, mi guardò negli occhi e poi si allontanò. prese la mia felpa e me la fece indossare e poi uscimmo dal bagno. ''oggi non andiamo a scuola'' mi disse sorridente ''perchè?'' gli chiesi confusa ''abbiamo di meglio da fare'' dice sorridendomi maliziosamente ed io divento rossa all'istante, e lui ridacchia. gli do due pugni sul braccio ''smettila'' gli dico mettendo il broncio ''va bene. andiamo a fare colazione'' dice e si incammina fuori dalla stanza. lo fermo per un braccio prima che possa uscire, lui si gira e mi guarda confuso ''possiamo andare a fare colazione fuori?'' gli chiedo facendo il labbruccio ''ok.. allora andiamo a magiare fuori. ma il posto lo scelgo io'' dice ed io annuisco felice ''vedo a farmi la doccia'' dico e mi avvio verso il bagno. mi spoglio ed entro nella doccia. non so voi ma quando io sono sotto la doccia, mi dimentico di tutto, e mi rilasso completamente. ma i miei momenti di pace finiscono, sento la porta del bagno aprirsi e vedo che è Josh ''esci subito da qui'' gli urlo prima che faccia qualche altro passo. per fortuna non può vedermi. ''Carol, lo sai ci mettiamo meno tempo se la facciamo insieme la doccia'' sorride malizioso ''fuori'' urlo ancora. lui alza le braccia in aria e se ne va ridendo.

ormai la mia doccia rilassante è terminata, esco e mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo. esco dal bagno ma prima controllo che non ci sia Josh camera, non c'è, via libera. vado verso il guardaroba e tiro fuori l'intimo, dei jeans neri e una felpa di Josh. mi sistemo i capelli in una coda ede esco dalla stanza. vado in salotto e lo trovo già pronto ''già pronto?'' gli chiedo, lui si gira verso di me ''si ho fatto la doccia nell'altro bagno'' disse ed io annuii ''allora andiamo'' disse e si incamminò fuori casa e io lo suguii ''la macchina?'' gli chiesi non vedendola da nessuna parte ''serviva a Jacob quindi ce l'ha lui'' disse sorridendomi ''quindi andremo a piedi?'' gli chiesi e lui annuii. non mi dispaiceva camminare ma mi faceva male tutto da ieri. ma sto zitta e lo seguo.

stiamo camminando da mezz'ora e non me la sento di continuare ''Josh'' lo chiamo ''non ce la faccio più'' dico e lui comincia a ridacchiare, ma non appena si gira e vede la mia espressione dolorante, mi guarda preoccupato ''stai bene?'' mi viene incontro ''non mi sento più le gambe'' dico ed era vero non ce l'avrei fatta per un altro minuto. in un minuto mi prende in braccio e continua a camminare ''Josh mettimi giù'' gli dico arrossendo, tutta la gente intorno ci stava guardando ''adesso non ti faranno più male le gambe'' disse lui sorridendo ''e poi tra poco arriviamo'' finì.

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