POV. Amy
mi trovo nella mia stanza, con questo pezzo di carta in mano, è il suo numero
no guarda, cos'è allora?
non mi abbandonerai mai vero?
sono la tua coscienza, idiota, ti lascerò solo quando morirai!!
sisi va bene, ora vattene, ho di meglio da fare
si certo, guardare quel stupido pezzo di carta è molto interessante!!
sento squillare il telefono,è Maya ''brutta stronza che fine hai fatto? lo sai quanto ti ho cerc-'' comincia lei urlando, ma la interrompo ''sto bene Maya, ero solo stanca e sono ritornata a casa'' mentii, non volevo farla preoccupare ''potevi almeno avvisarmi, non sai quanto ero preoccupata'' disse ancora urlando ''ehi sto bene adesso e poi avevo il telefono scarico'' dissi ''va bene, ma la prossima volta avvertimi'' disse calmandosi ''va bene, scusa ma adesso devo andare'' dissi ''ciao, stammi bene'' disse e riataccai. papà è tornato, per questo ho chiuso questa conversazione con Maya. vado verso la porta e lachiudo a chiave. lo sento salire le scale e comincia a battere forti pugni sulla porta, mi rannicchio in un angolino e comincio a piangere silenziosamente ''apri subito'' urla dall'altra parte, ma io non mi muovo e dopo un pò non lo sento più dare pugni alla porta, allora mi alzo e mi metto sul letto e mi addormento, ancora piangendo.
POMERIGGIO 16:3o
sono uscita a fare due passi, ma lo so che sono tutte scuse per uscire da quella casa, e poi devo anche cercarmi un lavoro per pagare le bollette di casa, visto che papà non fa altro che ubriacarsi.
continuando a camminare in lontanza vedo un vecchio signore che cerca di sistemare la sua macchina, sembra in difficoltà così decido di avvicinarmi ''mi scusi le serve aiuto?'' dico attirando la sua attenzione, lui si gira e mi sorride gentilmente ''un aiuto mi servirebbe, ma non credo che lei mi possa aiutare signorina'' disse lui ancora con quel sorriso, mi avvicino e noto che il motore è nuovo di zecca, sembra modificato, guardo più attentamente e riesco a vedere il danno, mi avvicino di più e lo sistemo ''provi ad accendere la macchina'' dico all'anziano signore, che mi guarda stranito, ma va ad accendere la macchina, e subito sento il rombo del motore. il signore continua a guardarmi sorpreso ed io mi sento soddisfatta del mio lavoro ''wow ragazzina, sei brava, grazie mille'' disse ed io arrossì ''d-di niente'' dissi ''posso chiederle una cosa?'' chiesi io ''dimmi'' disse lui curioso ''la macchina è modificata vero?'' chiedo davvero molto curiosa ''si l'ho modificata io stesso, ho un garage qui vicino e diversa gente viene lì per farsi sistemare o modificare le macchine'' disse lui '' e mi sarebbe anche un aiuto, vorrei offrirti un posto di lavoro, se tu sei interessata ovviamente'' mi propose lui, rimasi davvero sorpresa ''d-davvero?'' chiesi io ancora sorpresa ''si davvero, quindi è un sì?'' mi chiese lui ''certo è un si'' dissi piena di entusiasmo ''benissimo, allora...'' ''Amy, mi chiamo Amy'' lo informai '' benissimo, allora Amy ti do l'indirizzo e domani alle 15:30 inizia il tuo turno'' mi informò lui ''va bene signor....'' ''mi chiamo Mark William, ma chiamami pure Mark'' disse ''va bene, Mark, allora domani sarò puntuale'' gli dissi, prendendo il pezzo di carta dalle sue mani, su cui c'era scritto l'indirizzo del suo garage ''e ti avverto, dovrai lavorare da sola con me, non c'è nessun altro che lavora al mio garage'' mi disse ''ok va benissimo, per me va più va più che bene'' dissi davvero felice. ''ok allora ci vediamo domani'' disse e si andò a sedere nella sua macchina ed io mi incamminai verso casa davvero felicissima.
GIORNO DOPO 11:00
''Amy, oggi andiamo a fare shopping?'' mi chiese Maya. ci tovavamo in mensa, gli altri stranamente nonn c'erano ''no oggi non posso'' risposi alla sua domanda ''ma perche?'' chiese lei curiosa ''è il mio primo giorno di lavoro'' dissi ''wow, dove lavori?'' mi chiese ''al garage del signor William'' dissi tranquillamente, lei mi guardò scioccata ''cosa? in un garage? stai scherzando?'' disse '' mai stata più seria'' dissi ''non credevo ti piacessero le macchine'' disse ''mi piacciono invece, e questo è il lavoro che ho sempre sognato da quando..'' mi fermai di colpo ''da quando?'' chiese lei, volevo essere sicera con lei, quindi decisi di raccontarle la storia ''avevo un fratello maggiore quando abitavo a Boston, è cinque anni più grande di me. è stato lui a passarmi questa passione per le auto, ma un giorno, avevo 15 anni all'epoca, lui era uscito dicendomi che stava andando andando da un suo amico ma non è mai più tornato'' le raccontai con tanta malinconia nella voce ''e da quel giorno non mi sono più avvicinata a nessun auto'' dissi ''allora perchè hai accettato questo lavoro?'' mi chiese ''perchè, quando lui mi chiese se volevo lavorare nel suo garage, mi sono sentita felice e ho accettato, stranamente al contrario delle altre ragazze a me piacciono le macchine inveve dei trucchi, mi piace strare in un garage circondata da macchine, che stare in un negozio circondata da vestiti. quando aggiusto una macchina riesco a non pensare a tutti i problemi che mi circondano, ho pensato che questo lavoro potrebe essere la mia salvezza da tuto,e quindi ho accettato'' le spiegai e lei mi abbracciò, che io prontamente ricambiai. ''dai andiamo in classe'' disse staccandosi ''andiamo'' dissi.
...................
''allora ci vediamo domani''mi salutò Maya ''a domani Maya'' la salutai e velocemente mi avviai verso casa. appena arrivata, mi accorsi di papà che dormiva sul divano e silenziosamente andai al piano di sopra e mi misi dei vestiti più adatti, che consistevano in una maglietta nera larga e dei pantaloni davvero comodi, mi misi le mie amate converse, mi legai i capelli in una coda e scesi silenziosamente le scale e uscì di casa.
guardo il cellulare e vedo che sono le 14:45, quindi decido di andare prima al MC qui vicino e poi andare a lavoro. appena entro dentro al MC vedo che non c'è tanta gente, mi vado a sedere a un vuoto e dopo 5 minuti un ragazzo viene a prendere l'ordinazione ''prendo un doppio cheeseburger e una coca, grazie'' dissi gentilmente ''arriva subito'' disse e se ne andò. finito di mangiare, appoggio i soldi sul tavolo e me ne vado.
prendo il pezzo di carta con su scritto l'indirizzo del garage, decido di non prendere un taxi e di andare a piedi visto che non è tanto lontano, dopo 20 minuti arrivo e ad accogliermi c'è Mark, gli vado incontro ''salve Mark'' lo salutai con un grande sorriso ''benvenuta Amy, sono felice di accoglierti'' disse ''quella che vedi laggiù è casa mia, sto lì con mia moglie, e questo che vedi è il mio garage'' mi informò, guardai prima la casa e rimasi incantata, all'ingresso c'erano un bellissimo prato con dei fiori di tutti i tipi e poi la mia attenzione fu rivolta verso il garage, era davvero grande, dentro c'erano macchine nuove, vecchie, c'erano moto di tutti i tipi, in poche parole mi sentivo in paradiso ''è bellissimo qui, non pensavo abitasse vicino al garage'' gli dissi ''oh, tanti anni fa qui c'era solo un magazzino abbandonato, che adesso è un garage e la casa l'ho fatta costruire io stesso, per me e mia moglie, è molto bello qui, posso andare a casa quando voglio e stare con mia moglie'' disse felice ''lei ha qualche figlio?'' gli chiesi '' in realtà ne avevo uno, si chiamava Jake, ma tanti anni fa morì in un incidente'' disse triste ''mi dispiace'' dissi seriamente dispiaciuta, non volevo fargli ricordare cose brutte ''vieni ti faccio vedere il garage'' mi disse ed io lo seguì. dopo che mi ha spiegato dove fossero tutti gli atrezzi e come funzionava qui, mi tolsi lo zaino e mi misi una tuta e iniziai a lavorare. ''Amy, vieni un attimo qui'' mi chiamò Mark ''arrivo''dissi e gli andai incontro ''ieri è arrivato un cliente e mi ha chiesto di sistemargli questo bellissimo gioiello, io mi sento un pò stanco, vado un pò a riposare, affido questa moto a te, mi fido di te'' disse e se ne andò, io stavo ancora a fissare quella bellezza, era bellissima Ducati 749, era bellissima, mi misi subito all'opera e dopo 2 ore di lavoro la moto andava benissimo.
ormai erano le 20:00 e il mio turno era finito e mi sentivo soddisfatta, avevo sistemato 2 auto e questa bellissima moto, ''hai fatto davvero un bel lavoro'' mi portò alla realtà Mark ''gia, ora dovrei andare a casa'' dissi ''Rose ha preparato una buonissima cena, perchè non ti fermi a mangiare con noi?'' mi chiese gentilmente ''non vorrei disturbare'' dissi ''ehi ragazzina non disturbi, anzi guarda ti propongo di fermarti a mangiare tutti i giorni da noi'' disse '' davvero non voglio disturbare'' dissi ''ti ho detto che non disturbi, e poi credo tu vada anche a scuola, quindi puoi direttamente venire qui e pranzare e cenare qui con noi'' disse lui ''d'accordo, va bene, accetto'' dissi ''benissimo allora andiamo, la cena ci aspetta'' disse raggiante.

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Together.
RomanceCOMPLETATA. Una ragazza tormentata dal passato. Cerca di sopravvivere ogni giorno da un padre violento. È una ragazza molto timida, chiusa in se stessa. È come una bambola, sta dove la lasci, non si muove, non parla. Se la tocchi, anche leggermente...