POV. Amy
"Dai Carol, adesso cerca di dormire'' dice Josh guardandomi negli occhi ''mi stai chiedendo di dormire, mentre siamo chiusi in uno sgabuzzino Josh'' dico io distogliendo lo sguardo ''Carol, ti sto chiedendo di dormire. lo so benissimo dove siamo, ma non ci verranno a cercare ormai. nessuno sarà a scuola a quest'ora'' dice lui ''lo so'' dico io alzandomi e mi guardo in giro. il mio sguardo cade su una piccola finestra ''Josh guarda lì'' dico indicandogli la nostra via di uscita. lui si alza e guarda nel mio stesso punto ''non ci passeremo mai da lì'' dice lui sbuffando ''possiamo sempre provarci'' dico io ''va bene. ma tanto lo so che non ci passeremo mai'' dice lui ''posso salire sulle tue spalle?'' gli chiedo e lui mi fa segno di sì. salgo sulle sue spalle e cerco di aprire la finestra, ma questa non si apre ''non si apre'' sussurro e lui mi mette giù ''Carol mettitelo bene in testa, non c'è niente da fare. siamo bloccati qua fino a domani mattina'' dice lui appoggiando le mani sui miei fianchi ''ho capito'' sussurro e lo vedo avvicinarsi a me ''sei troppo bassa'' dice lui ridacchiando ''forse un pò, ma tu sei troppo alto'' dico io facendolo ridacchiare ancora di più e facendo ridere anche me ''sei bellissima'' sussurra sulle mie labbra ed io arrossisco violentemente ''non dovevamo dormire?'' chiedo staccandomi da lui ''certo'' dice lui guardandomi sorridendo ''dormiamo'' dice e ci sediamo per terra, io con la testa appoggiata sulla sua spalla.
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''che ci fate voi due qui?'' apro gli occhi e vedo un anziano signore che ci guarda con le sopracciglia corrugate ''Josh'' lo chiamo e dopo altri richiami da parte mia apre gli occhi ''che ci fate qua?'' ci chiede ancora il bidello ''siamo rimasti bloccati'' dice Josh alzandosi ''e come siete rimasti bloccati?'' chiede lui ''beh dovevamo pulire il backstage e dopo che avevamo finito siamo venuti qua ad appoggiare tutte le cose, ma la porta non si apriva'' dice Josh ''va bene, ma adesso andate'' dice il bidello ''grazie'' dico io ed insieme usciamo dallo sgabuzzino.
''che bella storiella che gli hai raccontato'' dico continuando a camminare ''lo so'' dice lui con fare modesto ''comunque che ne dici se prima andiamo a casa. sono le 6 di mattina'' dice lui ''va bene'' dico io.
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arrivati a casa, io mi avvio verso la 'mia' camera e apro l'armadio che tiro fuori i vestiti che indosserò oggi. mi avvio verso il bagno e dopo essermi fatta la doccia mi metto i miei vestiti.
esco dal bagno e mi dirigo in cucina e lì vedo Josh e Jacob parlare ''buongiorno'' dico e loro si girano verso di me ''buongiorno'' dicono in coro ''dove siete stati ieri sera?'' ci chiede Jacob ''siamo rimasti bloccati nello sgabuzzino del backstage'' dice Josh mangiando la sua colazione ''e che ci facevate nel backstage?'' chiede ''fai troppe domande'' dice Josh guardandolo ''va bene. lo chiederò a papà'' dice lui sorridendo ''e come fa tuo padre a saperlo?'' chiedo confusa ''il preside è mio padre'' spiega lui ed io annuisco un pò sorpresa.
''ho conosciuto una ragazza'' dice Jacob di punto in bianco ed io e Josh lo guardiamo sorpresi ''e state insieme?'' gli chiede Josh ''sì. da due settimane'' dice lui sorridendo ''e quando volevi dirmelo?'' chiede Josh rimproverandolo ''adesso'' dice lui ridacchiando.
''che ne dite se adesso andiamo a scuola?'' chiedo ''non possiamo rimanere a casa?'' chiede Josh ''no. non possiamo'' diciamo io e Jacob in coro ''va bene. andiamo'' dice e si alza dalla sedia e ci avviamo fuori casa ''ci vediamo a scuola ragazzi'' dice Jacob salendo sulla sua moto.
''posso guidarla io la moto?'' chiedo a Josh facendo gli occhioni dolci ''non se ne parla. sali e andiamo'' dice duramente ''va bene'' dico e a malavoglia salgo dietro di lui.
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''ci vediamo dopo'' mi dice Josh quando siamo davanti alla nostra classe ''certo'' dico io sorridendo, ma prima di andarsene mi da un bacio a stampo che mi afa arrossire.
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Together.
RomanceCOMPLETATA. Una ragazza tormentata dal passato. Cerca di sopravvivere ogni giorno da un padre violento. È una ragazza molto timida, chiusa in se stessa. È come una bambola, sta dove la lasci, non si muove, non parla. Se la tocchi, anche leggermente...