POV. Amy
l'ultima lezione è finita da un pezzo e ora mi trovo in bibioteca ad aspettare il professore e il 'mio' alunno. intanto che aspetto mi metto a cercare qualche interessante libro e ne adocchio uno che sembra davvero interessante, è intitolato cime tempestose di Emily Bronte. lo prendo e lo porto alla bibiotecaria che me lo dà in prestito per un mese, mi vado a cercare un banco libero e quando lo trovo mi ci siedo. comincio a leggere ma vengo interrotta da una voce ''buongiorno signorina''. alzo la testa e vedo il professore ''buongiorno'' lo saluto a mia volta ''il signorino sta arrivando'' mi informa ed io annuisco ''sono arrivato'' sento dire poco. alzo lo sguardo e incontro quello sorpreso di Josh. sbarro gli occhi all'istante ''d-devo dare lezioni a lui?'' chiedo girandomi verso il professore ''si. se ne prenda cura. buon lavoro'' dice e se ne va. quindi chiariamo un pò le cose. devo fare da insegnante a Josh fino a gennaio. non ci posso credere. mi concentro su di lui e lo vedo lì perfetto come sempre, e lo sguardo freddo. ''iniziamo'' dico sedendomi e lui mi segue. ''prima di tutto cominceremo dalle cose principali, come ad esempio la vita di Shakespeare'' dico guardando il libro davanti a me. ''e visto che in questo libro non ci sono abbastanza imformazioni, vado a cercarne un'altro'' dissi alzandomi di nuovo e dirigendomi verso lo scaffale dove sono deposti i libri sulla letteratura inglese. ne trovo uno ma troppo in alto per la mia piccola statura, prendo una sedia e ci salgo sopra per raggiungere il libro. non riesco ancora a prenderlo, ci sono quasi. stavo quasi per prenderlo quando perdo l'equilibrio e chiudo subito gli occhi pronta per l'impatto ma che non avviene. apro gli occhi e incontro lo sguardo preoccupato di Josh ''stai bene?'' mi chiede e mi appoggia a terra ''grazie'' dissi abbassando lo sguardo. mi prese il mento e mi costrinse a guardarlo negli occhi, si avviccinò ancora di più, era talmente vicino che potevo sentire il suo caldo respiro sulle mie labbra ''Josh per favore'' sussurrai ''cosa?'' chiese lui avvicinandosi ancora di più facendomi sbattere la schiena contro lo scaffale dietro di me ''lasciami andare'' sussurrai cercando di allontanarmi ma me lo impedì ''non posso'' sussurrò. lo guardai negli occhi e ci vidi una luce strana. Non può succedere di nuovo, non lo lascerò baciarmi di nuovo. Cerco di allontanarmi ma mi tiene stretta "Josh smettila" gli dico "per favore Josh" dico ancora e nello pronunciare queste ultime parole mi cadono delle calde lacrime "non piangere, ti prego" sussurrò lui e mi asciugò le lacrime. Lo guardai negli occhi e mi persi.
Vi è mai capitato di guardare qualcuno negli occhi e vederci l'universo? No vero? A me è successo. Proprio adesso.
Appoggia le sue labbra sulle mie ed io non posso fare altro che ricambiare. Sento le famose farfalle nello stomaco di cui ho tanto sentito parlare. Le sue labbra si muovono dolcemente sulle mie. Mi stacco senza respiro e lo guardo negli occhi, hanno ancora quella luce.
Altre lacrime cadono come cascate sulle mie guance "ti prego Carol non piangere" dice lui asciugandomi le lacrime e baciandomi le guance. "Josh t-ti p-prego staccati" dissi con voce rotta. Lui non si decide a muoversi quindi gli metto le mani sul petto e lo spingo con tutte forze che mi sono rimaste. Mi vado a sedere al posto dopo aver preso il libro caduto precedentemente per terra. Lui mi raggiunge, mi prende per un braccio e mi alza dalla sedia. "Adesso noi ce ne andiamo di qui" dice lui guardandomi duramente negli occhi. Prende il suo e il mio zaino e ancora con la presa stretta sul mio braccio mi porta via dalla bibioteca e poi successivamente usciamo anche da scuola. Io nel frattempo ho cercato di liberarmi dalla sua presa ma lui non cede. Mi porta davanti alla sua macchina e mi ci fa salire e poi sale anche lui "non puoi sempre fare come ti pare e piace Josh" gli dico senza guardarlo negli occhi "io faccio quello che voglio e ora noi andiamo a casa" dice lui duramente. Me ne stetti in silenzio e appena arrivammo a casa scesi dall'auto e cominciai a correre verso la MIA casa. Sento la voce di Josh in lontananza, ma ormai sono troppo lontana.
Arrivata davanti alla porta di casa la aprii e ci entrai. Mi avviai verso le scale ma sentii prendermi per i capelli e subito dopo essere sbattuta a terra "dove cazzo sei stata? Sei una lurida puttana" mi urlò in faccia per poi darmi numerosi pugni e calci, dove gli capitava.
Se ne andò laciandomi dolorante per terra, cominciai a piangere silenziosamente.
Era come sempre. Lui picchiava e io subivo. Lui si ubriacava ed io piangevo.
Mi alzo dal freddo pavimento e mi dirigo dolorante verso la porta di casa. Esco e l'aria fredda della sera mi viene dritta in faccia. Comincio a camminare senza meta. Sono una persona senza anima, me l'hanno distrutta pian piano e alla fine ne sono rimasta senza. Che senzo ha una vita del genere? è la domanda che mi pongo ogni giorno, ma alla quale non sono mai riuscita a rispondere. Avete mai visto una persona comportarsi stanamente? Quasi come se fosse pazzo. Sicuramente l'avete visto. Tutti lo guardano, tutti lo deridono, tutti lo giudicano, ma nessuno cerca di capirlo, di aiutarlo. Nessuno.
Una volta avevo anche io avevo una famiglia perfetta. Dei genitori che mi amavano. Un fratello protettivo. Ricordo ancora la nostra piccola casa in cui vivevamo felici, tutti insieme. I problemi ce li avevamo ma chi non li ha giusto? Ma non ci facevamo peso delle difficoltà. Vivevamo la vita come se non ci fosse un domani. Ma tutto quello era destinato a finire. È finito tutto. La ragazzina che un tempo era allegra e sorrideva sempre non esiste più. Adesso c'è una ragazza che non sorride mai, timida, chiusa in se stessa.
Mi accorgo di essere arrivata al parco quello vicino alla scuola. Mi vado a sedere sotto ad un'albero e appena mi siedo, sento un forte dolore alla schiena. Comincio ad accarezzare l'erba con le dita, come è soffice. Mi rocordo di quella volta che ero andata al parco con mia mamma e avevamo raccolto tantissime margherite. Delle lacrime mi cadono dagli occhi, ma le asciugo subito. Mi alzo da dove ero seduta e continuo a camminare. Anche questa volta senza meta.

STAI LEGGENDO
Together.
RomanceCOMPLETATA. Una ragazza tormentata dal passato. Cerca di sopravvivere ogni giorno da un padre violento. È una ragazza molto timida, chiusa in se stessa. È come una bambola, sta dove la lasci, non si muove, non parla. Se la tocchi, anche leggermente...