night changes ( one direction) vi consiglio di ascoltarla durante la lettura
POV. Amy
sono passati 2 giorni dall'incidente avvenuto in mensa, e sono passati 2 giorni in cui io e Maya siamo diventate molto amiche, ma non le ho ancora raccontato della mia situazione familiare, se così si può dire, ma lei mi ha detto che è disposta ad aspettare che sia io a dirle tutto.
adesso mi trovo a casa, in camera mia a fare i compiti per il giorno dopo. il dolore alla schiena è un pò passato, ma ci sono numerose cicatrici ancora evidenti. sento la porta sbattere, segno che papà è tornato, comincio a sudare freddo, mi alzo dalla sedia e chiudo la porta della mia camera a chiave, e ritornoa fare i miei compiti. ''Amy lo so che sei lì dentro, se non esci entro 2 minuti, giuro che sfondo la porta'' lo sento gridare al di là della porta, comncio a tremare, ma raggiungo la porta, perchè lo so che sarebbe capace di sfondare la porta, appena sono fuori lo vedo lì davanti, con gli occhi rossi e una bottiglia di birra in mano, mi prende per i capelli e mi trascina giù per le scale, io continuo a gridare, ''sta zitta brutta zoccola'' dice dandomi un pugno in pancia e uno in faccia, mi lascia cadere sul pavimento e si avvia in cucina, credo per prendere qualcosa, sfrutto l'occasione e mi alzo dal pavimento ed esco di casa correndo, in lontananza sento le sue grida, ma continuo a correre. dopo alcuni minuti che sto correndo, decido di avviarmi verso il parco che avevo visto alcuni giorni fa.
arrivata a destinazione, mi siedo su una panchina e comincio a piangere come se non ci fosse un domani, mi sento un oggetto inutile, lo butti via senza pensarci e non ti viene neanche in mente che forse quell'oggetto se buttato via, si romperà in mille pezzi e non si rimetterà più insieme, è così il mio cuore, l'hanno rotto, mio padre l'ha rotto. sono sempre stata una ragazza che ha sempre guardato il lato positivo in tutto, anche dove il lato positivo non esiste e mai esisterà. sono una ragazza che vorrebbe dei genitori amorevoli, quando vedo un bambino giocare con i suoi genitori mi viene voglia di essere al posto di quel bambino, ma lo lo che è un desiderio che non si realizzera mai.
dopo un pò smetto di piangere e noto che è gia buio pesto, mi alzo dalla panchina e mi avvio verso casa, arrivata davanti alla porta, la apro e non c'è nessuno, caccio un sospiro di sollievo, mi avvio verso la cucina e preparo la cena per me, dopo aver mangiato mi dirigo in camera mia, e mi butto sul letto, e mi addormento.
Mi sveglio di scatto, con il cuore a mille, il solito incubo. guardo l'ororlogio e alzo di scatto dal letto, sono già le 7:40, farò tardi a scuola, mi faccio la doccia alla velocità della luce, mi preparo, prendo lo zaino ed esco di casa, comincio a correre, e dopo 10 minuti di corsa arrivo davati alla scuola, e mi dirigo verso la l'entrata, guardo il cellulare sono gia le 8:20, e correndo mi dirigo verso la mia classe, arrivo davanto alla porta, busso ed entro, appena entro, tutta l'attenzione è su di me ed io abbasso lo sguardo,''m-mi scusi per i-il r-ritardo'' ''buongiorno, signorina Heart, siccome è il suo primo ritardo la lascio entrare, ma che non succeda più'' disse il professor Smith, mi dirigo verso l'unico posto libero, e mi siedo, e comincio seguire la lezione ''allora ragazzi, oggi vi voglio chiedere qual'è la vostra citazione preferita, ma che sia in inglese, e mi direte anche perchè è la vostra citazione preferita'' disse il professore ''va bene anche se prendiamo qualche frase da alcune canzoni?'' chiede un ragazzo in prima fila ''si va bene'' disse il professore, e comincia il giro, per fortuna sono in ultima fila e non tocca ame per prima. guardo fuori dalla finestra, ci sono goccie leggere che cominciano a cadere sul suolo, penso che la pioggia sia la cosa più bella che esista, ma non sono mai riuscita a spiegare a me stessa il perchè mi piaccia così tanto, è una cosa assurda. distolgo lo sguardo e ricomincio a prestare a attenzione alla lezione, mi sento molto osservata, giro lo sgurdo alla mia destra, e vedo due occhi grigi gurdarmi in modo strano, appena riconosco il ragazzo, arrosisco e mi giro dall'altra parte, ''signorina Heart, ci vuole dire la sua citazione preferita?'' mi riporta alla realtà il professor Smith, '' c-certo'' dico io '' i don't even ask for happiness, just a little less pain'' dico questa frase, che è di Charles Bukowski, nonche il mio scrittore preferito ''e ci vorrebbe spiegare perchè proprio questa?'' mi chiede curioso il professore, '' e-ecco....... perchè non ho mai chiesto la felicità, e mai la chiederò, ma ho sempre chiesto un pò meno dolore, perchè tanto dolore fa male...molto male'' cerco di suonare sicura mentre dico tutto questo, ma la mia timiddezza mi accompagna sempre, non appena ho finito, suona la campanella e tutti si alzano per andare via e la stessa cosa la faccio io.
appena uscita, mi avvio verso il mio armadietto, appoggiato i libri, lo richiudo, e mi giro per andare via, quando mi si presenta davanti Maya '' ehi ciao'' mi saluta lei '' ciao'' risposi io raggiante '' non ti visto oggi all'entrata'' ''mi sono svegliata in ritardo oggi e ho fatto tardi anche a scuola'' dissi io ''beh allora sei giustificata, che lezione hai adesso?'' mi chiese '' ehm... scienze umane'' risposi io ''allora andiamo insieme, ho la stessa lezione'' disse e ci dirigemmo insieme in classe.
ora siamo in mensa a mangiare ''ragazzi stasera c'è una festa in discoteca, dobbiamo andarci'' disse Tamara ''per me va più che bene'' disse Chris baciandola ''anche per noi va bene'' disse Mike anche per Maya, e poi tutti e quattro si girarono verso di me ''vieni anche tu Amy?'' mi chiese Tamara '' io non saprei...... le feste non fanno per me'' dissi '' eh dai.... tanto è solo una piccola festa'' disse Mike ''non hai altra possibilità, anzi no non di do altra possibilità, devi venire per forza'' disse Maya ''ragazzi non sono mai andata ad una festa e'' non mi lasciano neanche finire ''tu verrai'' dissero tutti e quattro in coro, '' oggi vienia casa mia,e ci prepariamo insieme va bene?'' mi chiede Maya ''non ho scelta'' dissi io '' ok allora è deciso io, Amy andremo a casa mia e ci prepareremo e poi vi raggiungiamo in discoteca'' disse infine Maya, e poi ci alzammo e ci salutammo per dirigerci nelle rispettive classi. stavo attraversando il corridoio quando vado a sbattere contro qualcuno '' ma guarda dove vai, idiota'' alzo lo sguardo e riconosco Alexa '' che c'è la mammina non ti insegnato a camminare?'' dice in modo arrogante. ora ha toccato un tasto dolente, cominciano a bruciare gli occhi e se continua così non riuscirò a trattenermi ''hai perso anceh la lingua?'' continua, ormai tutte le persone nel corridoio ci sta guardando '' s-scusa'' è l'ultima cosa che riesco a dire prima di scappare via, l'ultima cosa che riuscì a vedere furono due occhi grigi guardarmi curiosi.
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Together.
RomanceCOMPLETATA. Una ragazza tormentata dal passato. Cerca di sopravvivere ogni giorno da un padre violento. È una ragazza molto timida, chiusa in se stessa. È come una bambola, sta dove la lasci, non si muove, non parla. Se la tocchi, anche leggermente...