Juan nascose il libro sotto ad alcuni registri ed a diversi compiti in classe, sul tavolo, disordinatamente, smuovendoli velocemente.
Mi prese per mano, trattenendo il respiro.
Gabriel si era sbagliato, perché invece di Isadora, entrò quella dissociata di Isa, la proprietaria del pub.
"Ma che bel quadretto!".
Esclamò, avvicinandosi a noi.
"Angie, credo che tu abbia qualcosa che mi appartiene... ".
"Isa, credimi, non è il momento.
Non ho nulla di tuo.
Lo avrai perso chissà dove...
Come al solito ".
" Lui chi è ? ".
Chiese, voltandosi verso Juan, con una smorfia, alzando un lato della bocca, in tono dispregiativo.
" Sono il suo professore di storia, le stavo dando delle ripetizioni... ".
Rispose, prontamente, in un evidente stato di allarme.
Sbuffando per lo stupido equivoco, avrei voluto dire a Juan, di rilassarsi.
Di non stare sulla difensiva, ma me ne mancò il tempo.
Lui aveva un'aria tutt'altro che tranquilla, continuando a dimostrare un inutile, quanto inappropriato timore.
Isa sogghignò, spegnendo la luce della stanza e lasciando accesa solo quella da tavolo.
" Va molto meglio così , non vi pare ? ".
Ci girò intorno, guardandoci, di sottecchi, con fare inquisitorio.
Non capivo che cosa volesse, ma, ora, mi aveva davvero stancato, insomma !
Avevamo cose molto più urgenti di cui occuparci.
" Senti, Isa, non ti offendere, ma ora non posso davvero aiutarti... ".
" Esatto...
Ci scusi, ma, ora dovremmo proseguire con la nostra lezione ! ".
Disse in modo imperioso Juan, tenendo, sempre, la mia mano.
Si allungò per accendere, di nuovo, la luce della sala dei professori ed arrivò perfino a premere il pulsante dei tubi al neon, che occupavano tutto il perimetro della camera, rendendola illuminata a giorno.
Non capivo che cosa stesse facendo, ma continuavo a seguirlo con lo sguardo oltre che fisicamente, visto che si ostinava a tenermi, sempre più stretta, la mano.
" Vogliamo giocare duro, professore ? ".
Sibilò, come un serpente.
Fu allora che riconobbi la voce di Isadora, trasalendo.
Lei, sorrise, malignamente.
Quindi, tendendo un braccio in avanti, riabbassò tutti gli interruttori delle luci, senza toccarli, ma, semplicemente con un soffio prolungato.
Poi, portando una mano vicino ai capelli, si tolse, lentamente, la fascia nera intorno alla fronte.
Il suo terrificante sistema venoso venne allo scoperto.
La " C " stilizzata, l' iniziale di Caos, da cui si dipartiva l' intricato disegno dei rovi.
Tentai di riportare il chiarore nella stanza, ma il tremore delle mie mani trovò, di nuovo, quella sostanza densa e vischiosa, incollata ai tasti di accensione.
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Antiqua - Nihil est infinitum 1° libro della saga di "Antiqua"
Fantasy1° vincitore assoluto 2017 nella categoria "Fantasy" del concorso Italian Writers Awards, (vedi "And the Winner is" in "Believe magic award", capitolo dedicato a MDChiery, con intervista. 84° in classifica "Fantasia" il 24/12/2016 e 91° il 22/0...