Gabriel mi aveva dato appuntamento, nel punto del bosco in cui ci eravamo visti, giorni addietro.
Dopo la scuola, feci correndo quel tratto di strada.
Appoggiai lo zaino in terra su un tappeto di foglie variopinte.
Non aspettai per molto, fu puntualissimo.
Giunse a passi lenti, inerpicandosi sul sentiero, con incedere elegante.
Il bavero del cappotto nero, tirato in su e le mani in tasca.
Sentivo il mio cuore battere sempre più forte, a mano a mano che si avvicinava.
Il vento lo rendeva ancora più affascinante, accarezzandogli i capelli biondi, che lasciavano intravedere, a tratti, i suoi incantevoli occhi azzurro-verdi, che mi guardavano intensamente.
Potevo vedere le sue spalle forti, in grado di sorreggere il peso del mondo, compresi i miei problemi, che, in quell'istante, non mi sembravano poi così terribili.
Appena mi arrivò vicino, mi fissò perdutamente.
Mi sentii trasportata in un altro tempo.
Come se vivessi con lui, in una storia senza confini.
Quindi, protese le sue braccia verso di me e prese le mie mani, infreddolite, riscaldandole fra le sue.
Il suo calore mi toccò fino nel profondo, sciogliendo tutto ciò che c'era stato di triste, fino ad allora e che aveva reso così ghiacciato il mio cuore.
Sentii il suo respiro, caldo, unirsi al mio, mentre si avvicinava al mio corpo, in un abbraccio unico ed infinito.
Io lo guardai completamente rapita, ma con stupore.
Mi aveva detto che non mi avrebbe mai potuto toccare, né io avrei potuto farlo con lui.
Allora che cosa era cambiato?
Perché, ora, accarezzavo le sue spalle e, appoggiando la testa sul suo petto muscoloso, potevo ascoltare i battiti veloci del suo cuore?
Come mai ascoltavo le sue dita, comporre la melodia più dolce del mondo, sui miei capelli e sul mio corpo?
In quel momento, per noi, il tempo non aveva più importanza e la storia si era fermata.
Nulla più esisteva, nemmeno quel bosco, profumato, che ci ospitava.
Nessuno dei due osava parlare per non rompere l'incanto, che ci sembrò durare un'eternità.
Ma, purtroppo, ogni cosa ha un termine.
Ogni momento, seppur magico, irripetibile, ha una fine.
Niente esiste per sempre.
Ed io questo lo sapevo bene.
Gabriel lasciò andare l'abbraccio, tenendomi ancora per un po' le mani fra le sue.
Nemmeno lui, come me, aveva voglia di lasciare quel contatto.
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Antiqua - Nihil est infinitum 1° libro della saga di "Antiqua"
Fantasi1° vincitore assoluto 2017 nella categoria "Fantasy" del concorso Italian Writers Awards, (vedi "And the Winner is" in "Believe magic award", capitolo dedicato a MDChiery, con intervista. 84° in classifica "Fantasia" il 24/12/2016 e 91° il 22/0...