Part one

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La sveglia suona con la solita suoneria predefinita dal cellulare.

Mugugnai qualcosa di insolito, e, a malavoglia mi alzai dal letto caldo.

Sono sempre stata diversa dagli altri. Tutti hanno gli stessi gusti, tutti sono uguali. Vengo presa in giro per questo.
Con i miei genitori non ci parlo, loro se ne  fregano di me, per il loro lavoro.

Andai verso il bagno, come facevo ogni giorno, e mi sciaquai il viso con acqua gelata. I miei capelli rossastri cadono sulle spalle, così mi faccio una coda, certe volte mi danno troppo fastidio.

Mi guardo un attimo allo specchio: non ero poi così tanto male. Ho gli occhi azzurri chiari, capelli rossi, lentiggini sul naso.
L'unica cosa che mi rende brutta sono l'apparecchio e gli occhiali.

Oggi, voglio truccarmi. Presi in mano il mascara di mia madre e lo misi sulle ciglia.
Sembro più decente del solito.

Vado nuovamente in camera, e scelsi i vestiti. Presi un leggins color nero un maglioncino dello stesso colore e le ballerine.

Presi lo zaino, ed andai nel piano inferiore della casa. Mia madre e mio padre stavano parlando di lavoro.

"Ciao Eve" mi salutò mia madre con un sorriso.

"Ciao mamma" le diedi un bacio sulla guancia, "ciao papà".

Lui si limitò a fare un cenno con la mano per salutarmi e non mi disse nulla.
Presi una fetta biscottata e la misi fra i denti.

"Bene, vado a scuola. A stasera" dissi nell'uscio della porta.

L'autobus è sempre lì, nella solita fermata davanti a casa mia.
Vidi un ragazzo moro, seduto nella panchina. Merda, è Alberico.

Feci finta di niente, ed entrai in bus, mettendomi le cuffie fra le orecchie.

"Ehi sfigatella, cerchi ti evitarmi, eh?" mi stuzzicò il moro.

"L-lasciami" balbettai con le lacrime agli occhi.

"Ti sei truccata? Per chi?" rise, accompagnato dai suoi amici.

"Non sono affari tuoi" ringhai a denti stretti.

Mi prese per il colletto del maglione e mi sollevò dal mio posto. Mi diede uno schiaffo nel collo. Piansi, disperata.

~

"Eve" mi chiamò Margarita, la mia unica amica.

"Chi ti ha fatto questo?" chiese indicando il livido.

"Nessuno, sono caduta dalle scale"

"Non è vero, De Giglio?" propose.

Annuii, degludii l'ultimo pezzo di merendina e buttai la carta nel cestino.

"Quel pezzo di merda" sbottò toccandosi più volte i capelli.

Lei, rispetto a me è molto più bella. È bionda platino, occhi verde smeraldo, fossette e un corpo da paura. Ha un sorriso perfetto e smagliante.

"Cosa ci fa una bella pupa come te con sta sfigatella?" venne verso di noi Marco.

Marco è uno degli amici di Alberico. È più piccolo di Alberico di due o tre anni.
È moro, occhi verdi e un bellissimo sorriso.

"Lasciala stare"

"Alberico!" chiamò il suo capo, che dalla panchina arrivò subito a noi.

"Prendi sta sfigata, mi sono rotto i coglioni" disse Marco.

Mi portarono via da Margarita. Urlai forte. Alberico per un attimo mi guardò, sembrava quasi dispiaciuto.

"Bene, giriamo la bottiglia, chi beccherá dovrà baciare lei" parlò ad un tratto Paggi.

La bottiglia girava sul prato. Puntò su Alberico. Merda secca.

Il ragazzo rise "La devo baciare per forza?"

Tutti annuirono. Il moro sbuffò. Mi guardò. Il suo sguardo sembrava che mi volesse penetrare addosso.

Si avvicinò a me, piano piano. Stavo tremando. Mi teneva il polso con la mano sinistra. Le sue labbra erano vicine alle mie e il suo viso era troppo bello per essere visto. Avevo paura. Tanta.

Le sue labbra sbatterono contro le mie crespolate. Poi, aggiunse la lingua, che si muoveva veloce con la mia. Il mio cuore stava andando in frantumi. Avevo le lacrime. Alberico mugugnò e si staccò da me.

"È dotata, la ragazza" affermò malizioso, guardando i suoi amici.

Ciao a tutti💕.
Se non mi conoscete sono Eva.
Sono una ragazza che ha una fan page di alberico. Se volete seguirci si chiama : @alberico_ouroreo.
Mettete una stellina e un mi piace💕.
Grazieciao


Save Me, Please {Alberico De Giglio}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora