Part seventeen

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Il cellulare vibrò con quella solita suoneria rumorosa che ti sveglia come un dannato.

Presi il cellulare in mano, lo staccai dalla corrente, visto che la sera prima l'avevo caricato, e vidi le solite notifiche.

Un messaggio da De Giglio e uno da Calum.

Calum: Ciao principessa! Grazie mille per ieri, spero ti sia divertita. Per il bacio, è stato stupendo😏.
Io: Grazie a te Calum di starmi accanto, anche a me è piaciuto molto il bacio😉.

De Giglio: Adesso te la fai con il cinesino?
Io: Uno lui non è cinese, due ma i cazzi tuoi non te li fai mai? Vai dalle tue oche e non rompere le balle.
De Giglio: Se solo sapessi perché faccio tutto questo...

Non ce la faccio più. Guardo l'orologio e mi accorgo che sono in ritardo per le lezioni, quindi corro al piano inferiore a modi flash o qualcos'altro.
Prendo la scatola dei cereali, il cartone di latte e la solita tazzina enorme. Mangio il tutto con una furia, che se mi vedesse qualcuno prenderebbero uno spavento.

Oh merda, oggi è giovedì. Abbiamo anche ginnastica.
Farò di tutto per saltarla, non ho nessuna voglia di farla. Di solito mi piace perché mi aiuta a sfogarmi, ma oggi sono abbastanza calma.

Ritornai nel mio covo, presi una felpa di pile, i jeans chiari come piacciono a me, e le solite stan smith rovinate. Misi tutto l'occorrente per ginnastica in uno zainetto nero e preparai anche lo zaino.

Anne veniva a prendermi fra 5 minuti, quindi mi sedetti nel divano per guardare qualcosa alla TV.
Una tipa imbranata innamorata del bad boy della scuola. Lei riceverà le sue attenzioni e si metteranno insieme. Che cazzata.

"EVEE!" Sentii gridare dalla vocina acuta di Anne, che stava continuando a scuotere la porta, credo che volesse romperla.

"Ehi, la prossima volta rompimi la porta" scherzai, aprendo la porta d'ingresso, trattenendo qualche risata.

"Dai muoviti culo flaccido"

"Avrai tu un culo flaccido tesoro mio" mi atteggiai come fanno quelle troie della mia scuola, e lei scoppiò a ridere.

Aprii la portiera della macchina, ovviamente davanti, e Anne si mise alla guida. Si, ha già preso la patente.

"Allora, come va con Cal?" domandò d'un tratto la ragazza.

"Uhm bene, ci siamo baciati ieri sera" sclerai, e lei si aggiunse a me.

"E a te piace qualcuno?"

"No, figurati". Arrossí di colpo, segno che le piaceva qualcuno.

"Dai, Anne lo sai che a me puoi dire tutto" implorai, e lei sorrise.

"Okay te lo dico. Mi piace Ashton"

"Già vi shippo" le dissi con occhi sognanti, mentre lei rise come una matta.

~

"Allora com'è che ci si sente ad essere deboli?" fece un ghigno, quello stronzo merdoso cretino e non so che altro dire.

Non gli risposi, e rimasi a terra, senza forze. Avevo un male tremendo alle costole, dopo tutte quelle cose che mi facevano.

"RISPONDI TROIA. COME CI SI SENTE AD ESSERE DEBOLI?!" Urlò più forte, c'era il suo eco dell'aria, e io non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi e dirgli che stavo male, che faceva schifo essere deboli.

"Non ce la faccio" sputai sangue, e mi arrivò un calcio dritto nella faccia.

Questo è quello che ho visto, prima di cadere dentro ad un sonno profondo.


EHIII.
ALLORA, scusatemi
Non ho mai tempo per scrivere qualcosa, ma visto che sono in vacanza e mi annoio e devo sempre scroccare Wi-Fi in giro, sto scrivendo qualcosa.
BENE. Detto questo, mi dileguo.
Eva🌸
PS: Le stelline e i commenti😏

Save Me, Please {Alberico De Giglio}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora