Little things

9. Room 474

Little things.
Febbraio 2018, Sanremo.

POV'S ALICE

Quel 9 febbraio atterrai a Milano Malpensa dove ad aspettarmi c'era un autista molto simpatico che non fece molte domande.
In quei 10 giorni senza Benjamin avevo riflettuto parecchio e avevo pensato a quanto Benji fosse buono e a quanto si stava affezionando a me, indubbiamente per me era lo stesso.
Ma affezzionarsi a lui era facile, era adorabile, impossibile non cadere in tentazione.
Solo che, mi tormentava il fatto di sapere per quale motivo avesse ''scelto'' una come me che di speciale aveva ben poco.
Ero una persona normalissima e molto probabilmente gli stavo complicando la vita dato che vivevo in Inghilterra e non in Italia, non sapevo bene se la cosa sarebbe potuta funzionare fra di noi.
Prima di partire per Sanremo, avevo detto ad Athina che sarei tornata in Italia per una settimana perché mia nonna non stava molto bene, mentire sul fatto che mia nonna non stava bene era una cattiveria atroce, ma non avevo trovato una scusa migliore, era l'unica.

- Signorina, mi scusi, Benjamin Mascolo mi ha detto di riferirle che la sua camera è la 474. - la voce dell'autista mi richiamò alla realtà.
Rimasi zitta perché doveva terminare la frase.
- Deve dire alla reception che la camera è a nome di Benjamin, è sul suo conto. -
Ecco, aveva pagato per me una seconda volta. Quel ragazzo mi stava trattando da signora e la cosa non mi andava molto a genio.
Annuii all'autista - Grazie, 474 va bene. Sa per caso se ora sono in hotel? - domandai per sapere se Fede era in hotel.
- Non credo, oggi dovevano provare alcuni vestiti -
Lo ringraziai e quando fummo quasi a destinazione gli diedi la mancia.
Mi stava simpatico quell'autista e con me era stato gentile.
- Le valigie gliele porto io nella hall, stia tranquilla -
- Oh grazie lei è così gentile -
Mentre scaricava le valigie io andai nella hall dell'hotel e come mi era stato detto di fare, dissi il numero della camera e chi l'aveva prenotata.
- Lei è Alice Ania Spagnoli? Mi può fornire la carta d'identità? - alla reception la ragazza mi domandò.
Io prontamente aprii la borsa e rovistai per qualche secondo, quando, dall'entrata della hall sentii la voce di Benjamin e Fede farsi eco da fuori. Andai in panico.
Parlavano con la loro produttrice, probabilmente.
Mi girai un secondo e vidi Benjamin che fissava nella mia direzione mentre Fede era intento a parlare con la produttrice.
Io mi girai immediatamente verso la reception, indifferente.
Girata di spalle Fede non mi avrebbe riconosciuta, sperai.
Sentii Benjamin dire - Fede, andiamo in camera a riposare? Sono stanco dai! -
- Sempre che ti lamenti! - rispose l'altro
- Dai ti prego, ne parliamo dopo .. -

Velocemente Benjamin portò Fede lontano da me.

Sorpassarono la reception e poco dopo vidi le porte dell'ascensore chiudersi.
Tirai un sospiro di sollievo grande quanto una casa.
- Signorina, la carta d'identità .. -
- Oh mi scusi -
Gliela diedi e la ragazza controllò la prenotazione.
- Allora, ha tutto prenotato, tranne la cena di domani sera.. la spesa della camera è sul conto di Benjamin Mascolo. -
- Va bene, grazie mille -
- Le ricordo che al primo piano c'è il buffet, all'ultimo la palestra, piscina e sauna. Ha ingresso libero ad ogni cosa. -
La ringraziai e con le mie due valigie andai al quarto piano.
Camera 474.

Entrai e notai che era spaziosa, non come quella che avevo a Londra ma bella lo stesso.
Appoggiai la valigia quando sentii il mio iPhone squillare.
Era Benjamin, risposi subito.
- La prossima volta dobbiamo organizzare meglio gli orari! - sentii la sua voce così dolce.
- Scusa Benjamin non volevo e non dovevo essere lì in quel momento.. l'autista mi aveva detto che eravate a fare la prova vestiti quindi sono entrata in hotel senza avvertirti. - esclamai preoccupata e con la voce spezzata.
- Tranquilla non è successo nulla, Fede non si è accorto di niente. La prossima volta stiamo più attenti. -
- Sei in camera tua ora? - domandai, avevo una voglia assurda di vederlo.
- Si, vuoi venire? -
- Me lo domandi anche? -
- E' la 589 -