Little things
Marzo 2018, BariPOV'S BENJAMIN
Da quell'affermazione di Federico nei miei confronti le cose erano un po' cambiate, durante i concerti e gli instore andava nel nostro camerino e ascoltava musica sul divanetto senza che io avessi troppe possibilità per parlargli.
Mi mancava il vecchio Fede, quello con cui parlavo di tutto, ma in quel periodo non eravamo più così.
Mancava qualcosa ed io non capivo cosa fosse.
Anche le nostre fan l'avevano capito. Non c'era più quell'intesa o forse c'era ma era nascosta; lui agli occhi miei pareva stanco di tutto, incazzato col mondo.
Con Alice invece le cose procedevano bene, anche se era quasi un mese che non la vedevo.
Mi mancava tantissimo.
Durante gli instore al posto delle fan cercavo lei con lo sguardo, che puntualmente ricadeva in basso perché non era lì.
Ci vedavamo due volte al giorno su Skype o per telefono, ma io volevo averla al mio fianco.Una sera, poco prima che io e Fede finissimo le date del tour, ero su Skype che stavo parlando con Alice e ad un tratto sono scoppiato in una crisi isterica delle mie.
Lei non mi aveva mai visto così, era la prima volta che succedeva e mi dispiaceva diventare isterico davanti a lei.
Le parlai di Fede e di come si stava comportando con me.
- Devi dirgli che ci frequentiamo Benjamin. Ha capito che gli nascondi qualcosa. E' il tuo migliore amico -
Esclamò con la leggerezza di una piuma, bella e candida da morire.
La guardai attraverso lo schermo del mio cellulare, parlava seriamente.
- Davvero pensi che dovrei dirglielo? -
- Si Benjamin. Non capisco perché non vuoi parlargliene, è Fede -
Ero sul mio letto, della mia camera d'hotel a Bari, guardai le coperte bianche che avvolgevano il mio corpo.
Ero solo. Con lei che virtualmente, era sempre al mio fianco.
- Ehi, ti vedo che sei triste in questo periodo, anche se a me sorridi sempre perché non vuoi farmelo vedere. Che c'è Benjamin? -
Quella ragazza capiva tutto.
Io ne rimanevo sempre affascinato perché sapeva capire il mio umore anche se non le dicevo nulla.
Adoravo questa parte di lei, così misteriosa.
- C'è che mi manchi tu e anche Fede -
- Ora concentrati solo su Fede okay? -
Come se fosse facile.
Lei mi mancava da morire, non la vedevo da quasi un mese.
- Non è semplice Alice. -
- Si ma prima devi risolvere con lui, non si abbandonano gli amici per una ragazza. Quindi o sistemi con Fede o niente coccole quando ci vediamo, vedi tu -
Mi venne da ridere a quella frase.
Era una ragazza stupenda, in tutti i sensi.
In quel momento ringraziai Dio per avermela fatta incontrare.
- Va bene sistemo con Fede. Tu vuoi dirlo ad Athina? -
Vidi l'espressione sul suo volto cambiare.
Divenne pallida.
- Non sta molto bene ultimamente, l'ha lasciata il suo ragazzo ed è diventata mezza depressa. Sto facendo di tutto per tirarle su il morale ma boh, sembra incazzata col mondo -
Pensai che, anche Fede era incazzato col mondo in quel periodo.
Le cose andavano pari pari, senza farlo apposta.
- Questo dovrebbe centrare qualcosa con il fatto che io e te ci frequentiamo clandestinamente? - domandai, non capendo dove volesse arrivare col discorso.
- Ehm si, non vorrei diventasse ancora più depressa se viene a sapere che esco con una pop star -
- See pop star di sto cazzo, dai Alice! Diglielo, è la tua migliore amica, deve saperlo. - esclamai e la vidi sorridere sul display dell'iPhone.Così, ci eravamo accordati sul fatto di dire tutto ai nostri migliori amici il giorno seguente.
Con Fede andò più o meno così.
Bussai alla sua camera d'hotel verso le dieci, io avevo già fatto colazione mentre invece lui era ancora sotto le coperte, come al solito.
Mi venne ad aprire la porta mezzo nudo e addormentato.
- Benjamin sono solo le dieci -
Io andai verso le finestre della camera e le aprii facendo entrare un po' di luce e aria fresca.
Notai una smorfia sul suo viso.
Andò verso il bagno e si risciacquò la faccia.
- Si lo so, ma devo parlarti di una cosa importante - esclamai, ero carico, dovevo dirgli tutto.
- Faccio pipì e arrivo -
Io mi accomodai sul suo letto disfatto, come al solito Fede era disordinato, aveva vestiti ovunque nella camera.
- Fatto serata ieri sera? - domandai notando sul comodino un bracialetto blu tipico di una discoteca.
- Si, ma non ho bevuto stranamente - esclamò uscendo dal bagno. - Che devi dirmi? -
Si accomodò sulla sedia di fronte al letto.
Eravamo faccia a faccia. Io e il mio migliore amico.
Mi schiarii la voce e iniziai a parlare.
- Come credo tu abbia notato, il nostro rapporto ultimamente è cambiato -
Lui annuì guardandomi fisso negli occhi.
- Io non capisco bene perché tu ti stia allontanando da me. Sei il mio migliore amico e lavoriamo insieme ma non abbiamo più quell'unità di qualche mese fa. Ho pensato che l'unico motivo fosse il fatto che non sono stato sempre sincero con te, mi sono comportato da stronzo, ammetto di essere stronzo, ma non vedevo altro modo, quindi non ti ho detto nulla -
Vidi il suo sguardo non comprendere niente.
Non capiva quello che dicevo.
- Benjamin che cosa vuoi dirmi? -
- Voglio dirti che mi frequento con una ragazza Fede -
Glielo dissi, sputando quasi fuori le parole.
Mi sentii sollevato all'istante.
Silenzio. Rimase in silenzio, per qualche secondo.
- Da tanto? -
- Sono circa tre mesi che usciamo insieme -
- Tre mesi Benjamin? - lo urlò con gli occhi spalancati.
- E' venuta a Sanremo con me anche, tutta la settimana che eravamo in gara -
- Stai scherzando? -
- No Fede -
Abbassai lo sguardo.
- M-ma perché non hai voluto dirmelo? -
- Avevo paura del tuo giudizio, che mi giudicassi e poi non voglio si sappia in giro -
- Ma secondo te posso giudicarti? Ti voglio un bene dell'anima e se lei ti fa felice non posso fare altro che essere felice per voi a mia volta. Non capisco, avresti dovuto dirmelo. -
Lo guardai negli occhi.
Gli volevo un mondo di bene, mi faceva sempre commuovere quel bimbo biondo.
- Volevo essere sicuro di provarci veramente con lei. Volevo conoscerla e capirla, mi ci è voluto qualche mese, e ancora non la conosco abbastanza. -
- La conosco almeno? -
- Ti ricordi quella ragazza che prima di Natale abbiamo incontrato in aeroporto a Londra? -
Il suo viso si fece ad un tratto felice.
La ricordava, eccome se la ricordava.
Spuntò un sorriso sul suo viso, dopo tanto che non ne vedevo sul suo volto.
- Non dirmi che è quella? Si chiama Alicia o Alice mi pare -
- Si, Alice -
- No Benjamin serio? Sono contentissimo per te, era una figa della madonna -
- Vacci piano è la mia tipa e sono geloso eh- esclamai ridendo.
- Ma state insieme? -
- Non gliel'ho ancora chiesto, ci frequentiamo, la conosco da quasi quattro mesi ..voglio andarci piano con lei -
- E' una cosa seria allora? -
- Fede non puoi capire, mi fa impazzire, è stupenda, in tutti i sensi -
- Tu sei proprio scemo però, potevi dirmelo e me la presentavi -
- Io e lei ci siamo messi d'accordo apposta per non dirlo ai nostri migliori amici, lei ha una coinquilina che è anche la sua migliore amica e non sa nulla di me. Oggi glielo dice, vediamo come la prenderà -
- Siete due stronzi però, mamma mia -
- Lo so, credo che ci siamo trovati. Grazie comunque Fede per la comprensione. -
- Niente figurati, spero solo sia quella giusta e che sappia sopportarti, il che è dura come cosa. -
- Gnegnegne -
Quando faceva il perfettinosotuttoio gli rispondevo sempre con gnegnegne e qualche smorfia.
Lo facevo da quando eravamo adolescenti.
- Scusa un secondo, ma lei non viveva a Londra? -
Annuii - Si, è per quello che le cose sono complicate. Non posso vederla quando mi pare e piace. - esclamai, pensando all'amara verità.
- Da quand'è che non la vedi? -
- Quasi un mese, con questi tour e instore andrò a Londra i primi di aprile, non vedo l'ora -POV'S ALICE
Io e Benjamin ci eravamo accordati sul fatto di dire tutto ai nostri migliori amici.
Dirlo ad Athina non fu semplice, perché all'inizio rimase incredula, molto incredula, poi però mi abbracciò almeno una quindicina di volte.
- Ma quindi è quel cantante Italiano che mi avevi detto verso Natale? -
Io annuii - Proprio lui -
- Ti tratta bene il ragazzo? No perché tanto gli uomini sono tutti uguali, guarda George, mi ha mollato per una bionda Russa che gliela darà giorno e notte. Tutti uguali, sappilo -
Athina si era fissata, da quando George (il suo ex) l'aveva lasciata diceva e sosteneva che tutti gli uomini erano stronzi e odiava tutto il genere maschile.
Nessuno escluso.
- Si mi tratta benissimo Athina, adesso non è che perché George ti ha lasciata per un'altra devi fare di tutta l'erba un fascio. Non è detto che siano tutti così stronzi. -
Mi guardò, tirandosi su le maniche del pijiama viola con gli unicorni, ormai era diventata una pantofolaia d'eccellenza, non usciva più con nessuno se non per andare al lavoro.
- Non è vero, vedrai poi. Comunque sono contenta per te, spero duri. Sei una stronza di merda perché non me l'hai detto ma ci ero arrivata già da un po'. Sei tornata in Italia una settimana da sola con una scusa da due soldi, avevo capito che nascondevi qualcosa, ma non capivo cosa. Ora è solo un'altro stronzo, meglio così va la -
- Athina - le urlai - Non è uno stronzo, te lo faccio conoscere vedrai -
- Ah si? Va bene va bene -Dopo averlo detto ad Athina chiamai Benjamin, sentirlo al telefono, anche solo per qualche minuto mi faceva stare bene.
- Hei, com'è andata con Fede? - domandai, col fiato sospeso, sperai con tutta me stessa che l'avesse presa bene.
- Benissimo, ci è rimasto un po' male all'inizio ma poi ha capito. Gli voglio bene -
- Yee sono felice. - lo ero veramente - E per il resto delle cose? Hai sistemato con lui? -
- Abbiamo deciso che ci lavoreremo su, sappiamo entrambi di non essere molto uniti nell'ultimo periodo ma ci lavoreremo. Dobbiamo fare musica insieme, ci deve essere unità e collaborazione, dobbiamo crederci e basta. -
Sentirlo parlare era un mezzo sogno.
Amavo quando parlava con me, quando voleva comunicarmi qualcosa. Era segno che gli importava veramente avere a che fare con me.
- Sono felice Benjamin. Tanto. -
- Anche io Alice. Con Athina invece com'è andata? - mi domandò, lentamente.
- Stessa reazione di Fede all'inizio, poi si è calmata, dice che ti vuole conoscere -
- Non è che Fede e Athina si vedono di nascosto? Fanno le stesse cose hahah -
Sentii la sua risata che mi contagiò in un secondo.
- Lo stavo pensando pure io poco fa, è probabile, teniamoli d'occhio -
- Assolutamente -Lo salutai qualche minuto dopo perché mi arrivò una chiamata da un numero sconosciuto.
Il mio iPhone vibrò per qualche secondo e non feci in tempo a prenderlo, così richiamai quel numero sconosciuto. Dall'altra parte del telefono, la notizia che ricevetti mi fece tremare le gambe.
In mano avevo un piatto, che dal trauma, lasciai cadere.
Si frantumò in mille pezzi ed io rimasi col cellulare in mano, incredula.Spazio autrice:
Hey ciao ragazze, eccomi qui.
Siete veramene impazienti di leggere i capitoli eh? Non posso prendermi due giorni di vacanza che mi mandate messaggi per sapere quando continuo hahah fate bene, farei anch'io così ;)
Grazie mille a tutte davvero. Siete pazzesche.
Vi voglio bene, a martedì.Dervla.
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Little things
Teen FictionUn incontro casuale potrà cambiare la vita di Alice? Ma che cosa potrebbe accadere nella vita di un cantante famoso e una ragazza normale? Che cosa sconvolgerà tutto? Venite a scoprirlo all'interno. Buona lettura.