35. The end

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Little things. 
Atene, Luglio 2023. 

POV'S BENJAMIN 

Non so bene da dove cominciare perché è veramente dura, ma forse in un qualche modo ho già iniziato.
Ho iniziato a raccontarvi questa storia al passato perché tutti gli avvenimenti che ho raccontato sono accaduti, ma ora, ora è meglio usare il presente.
Dire che è passato del tempo è dire poco. Ma oggi sono felice, oggi è luglio, siamo in piena estate e sapete perché sono felice? Perché è il compleanno di Petra, mia figlia.
Ho sbagliato tante cose nella mia vita, ma una l'ho fatta giusta. Adottare una creatura.
Alice essendo stata in anoressia non può avere figli, ma questo non vuol dire che lei non possa fare da madre a qualcuno, anzi, sono veramente orgoglioso di lei. E' una mamma bravissima, sta crescendo una bimba nel modo più semplice possibile: con amore. Spero di essere bravo, nel ruolo di genitore, almeno la metà di quanto è brava lei. 
Tre anni fa abbiamo deciso di adottare una bambina e questo ci ha portato una grande responsabilità, una consapevolezza, una maturazione e senzazioni nuove mai provate.
Abbiamo fatto tanti viaggi in Russia, il paese natio di Petra e dopo un'anno e mezzo, gli assistenti sociali ce l'hanno affidata.
Per noi, poterla portare finalmente a casa, da San Pietroburgo all'Italia, è stata una gioia.
E oggi, dopo tre anni dall'adozione di Petra, finalmente andiamo al mare insieme.
Siamo in aereo, fra pochi minuti dovremmo atterrare ad Atene, dove ad aspettarci ci sono Athina e Fede.
Ci sarebbero tante cose da dire su Athina e Federico, mi limito solamente a dire che sono una coppia stupenda nonché i miei migliori amici.
Io e Fede, in questi anni abbiamo continuato a fare musica, certo, forse non tanto in voga come agli inizi ma abbiamo sempre continuato.
I nostri ultimi due album ci hanno portato a fare quello che facevamo quando avevamo venticinque anni: instore, firmacopie e concerti in giro per tutta l'Italia.
Infatti nell'ultimo anno Fede e Athina vissero più a casa nostra, mia e di Alice che risiedevamo a Modena, che a casa loro in Grecia.
A me faceva piacere vivere con Fede, anche perché nonostante avessimo dei tour da portare a termine, nel weekend riuscivamo sempre a tornare a casa dalle nostre fanciulle, ed era bellissimo arrivare a casa, stanchi morti, ma vedere Alice e Athina che ci aspettavano, sveglie sul divano fino a notte fonda.
- Papà.. paura ! - la voce di mia figlia mi fa girare di scatto, riportandomi alla realtà delle cose, ha solo sette anni e una paura immensa di volare.
- Non ti preoccupare, papà e mamma sono qui! - risposi cercando di essere il più dolce possibile.
Essere genitori, non era facile.
Essere genitori non lo impari. Non c'è nessun manuale che ti insegna come educare o come crescere un figlio, devi cercare di farlo nel modo migliore secondo quello che hai vissuto tu in prima persona, e vi garantisco, non è semplice. 

Io e Alice avevamo deciso di far imparare il Russo a Petra, sua lingua madre, ma prima di ogni cosa lo stavamo studiando noi.
Senza contare che fra di noi, io e Alice, parlavamo anche in Inglese e mentre Fede e Athina fra loro parlavano solo in Greco. Quindi Petra capiva un pò tutto. Era curiosa e cercava di imparare tutto. 
Era una bambina intelligentissima perché fin da piccola, parlava tante lingue e aveva conosciuto tante realtà diverse.
- Ya lyublyu tebya papa! - urla Petra, in Russo.
Le avevamo insegnato qualche frase e quella significava: ''Ti voglio bene papà! '' 
Ogni volta che me lo diceva, mi veniva da piangere per la commozione.
- Vy prosto khotite khoroshiy papa? Mama ne? Smotri, chto ya revnuyu! - bisbiglia Alice ridendo, era diventata veramente brava nel parlare Russo e quando lo parlava, mi piaceva da morire, amavo sentirla pronunciare parole in una lingua diversa. Era così bella. 
Petra, non capendo, ci guarda confusa.
- Che cosa hai detto mamma? - chiede, con due occhi verdi smeraldo spalancati.
- Ti ho chiesto se vuoi bene solo al papà? O anche alla mamma? Guarda che sono gelosa! - le traduce la frase e poi le accarezza la testa.
- No, vojo bene tutti e due io. Tanto! -
- Tesoro mio! - dice Alice, abbracciando forte Petra.
E io le guardo, sono la mia famiglia. Non siamo la famiglia perfetta, ovvio, però stiamo bene.
Ed è quello che conta.

In aeroporto, più tardi, ci vengono a prendere Athina e Fede, già abbronzatissimi mentre io e Alice sembriamo due Eskimesi a confronto.
Appena Fede vede Petra gli si illuminano gli occhi. Vanno molto d'accordo, per Petra, Fede è uno zio.
Lo considera parte della famiglia e a me fa solo piacere.
- Sono contenta che questa bella fanciulla stia qui con noi fino in settembre! - ci confessa Athina.
Io e Alice saremmo partiti per l'Australia i primi di agosto, insieme ai suoi e ai miei genitori.
Petra sarebbe stata con Athina e Fede in Grecia, ci fidavamo tantissimo di loro e quindi sapevamo che era in buone mani.
- Anche noi siamo felici, però ci mancherà! -

Tutto quello che posso dire è di avere una vita fantastica.
Una fidanzata meravigliosa che ha messo insieme tutte le sue forze per uscire da una malattia terribile e ce l'ha fatta, ora sta cercando insieme a me di fare da genitore, ed anche in quello è bravissima, la amo ogni giorno sempre di più e spero che il nostro amore duri quasi per sempre.
Ho una bimba intelligente, bellissima, che mi chiama papà e mi fa sentire l'uomo più felice al mondo.
Ho un migliore amico che fa da zio a mia figlia insieme alla sua ragazza, un migliore amico che nonostante gli anni lavora ancora con me e mi sopporta ogni giorno.
E poi beh, ho il supporto di tutte le mie fans che hanno accettato in qualche modo, la mia vita.
Hanno accettato tutto. Noi ci saremo solo se ci saranno loro, siamo come uno specchio riflesso. Un'unica famiglia che crede nella musica. Vorrei incontrarle tutte, una per una per ringraziarle, senza di loro non saremmo qui. 

Questa è stata la nostra storia. 
Mi chiamo Benjamin, ho 30 anni e sono felice.
Mi chiamo Benjamin, ho 30 anni, sono Italo-Australiano e sono felice.
Mi chiamo Benjamin, ho 30 anni, sono di Modena e ho una ragazza e una bimba stupende al mio fianco. 
Mi chiamo Benjamin, ho 30 anni e tutto il resto. 
Mi chiamo Benjamin, ho 30 e dormo ancora con Mucchino, nonostante mia figlia mi domanda spesso il perché, ma questa è un altra storia . 



Spazio autrice.
Hey eccoci qui. Era ora, dopo 35 capitoli ho finito. 
Spero che questo percorso che ho fatto insieme a voi, vi sia piaciuto. 
Non so se sono stata brava nel raccontare, nel descrivere e nel narrare alcune cose, non so nemmeno se volevo raccontare veramente quello che ho scritto. Però l'ho fatto. Mi piace scrivere e pensavo fosse una cosa carina portarla a termine questa ff. 
Detto ciò, sappiate che dopodomani parto per la Spagna ma, il 16/17 agosto torno con un breve sequel. Stay tuned ;)
Grazie a tutte. Ve amo <3

Dervla.

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