Tony's POV
Ha saltato. L'ho vista, nonostante la distanza. Poteva anche essere Natasha da quassù, so che è uguale a lei, ma avrei riconosciuto Jessica tra altre milioni di Natasha. Era lei. E ha saltato. Ha preso la rincorsa e si è lanciata nel vuoto, cadendo in acqua. Tutto quello che riesco a fare è gridare il suo nome. E sperare che dov'è caduta non ci siano scogli.
Jessica's POV
L'acqua è fredda come neve. E profonda. Non riesco a tornare in superficie, la corrente e il peso delle due pistole e i caricatori mi spingono in basso. Ho freddo, parecchio.
"JESSICA!" Tony urla nel mio orecchio. Allora mi ha vista. Vorrei potergli rispondere, ma sott'acqua è un po' complicato, anche perché altrimenti affogherei. L'istinto di sopravvivenza sta prendendo il sopravvento su tutto, il mio cervello manda impulsi alle braccia e alle gambe per farmi risalire, ma non riesco. La corrente mi manda indietro, verso gli scogli, con una mano dietro la schiena mi fermo in tempo per non sbatterci contro. Con un piede provo a spingermi verso l'alto, ma tutto ciò che ottengo è che scivolo, ferendomi la gamba. Non bastavano già le ferite nella parte superiore del corpo, adesso anche la gamba. Se ci dovesse essere uno squalo nel raggio di due chilometri sarei spacciata. Ho gli occhi aperti, e vedo come se fossi nell'aria, perché i miei occhi sono stati allenati a vedere anche sott'acqua. Cerco di liberare le pistole dalla cintura, per risalire in superficie, ma sembrano incollate alla tuta, e i miei movimenti sono rallentati dall'attrito dell'acqua. L'auricolare nell'orecchio comincia a gracchiare.
"Jess... i... ca, risp...ndi ti pr...go." non distinguo la voce, ma penso sia quella di Clint.
Il piede sinistro si incastra tra due scogli e non riesco a liberarmi. Il cuore comincia a martellarmi nelle orecchie, e i polmoni gridano il loro bisogno d'aria.
Da quanto tempo sono qui sotto? Due, tre minuti?
L'acqua intorno a me comincia a diventare rossastra per via del sangue che perdo, la corrente mi sbatte violentemente di schiena contro uno scoglio e non riesco più a trattenere il fiato, che esce dalle mie labbra a piccole bollicine. Mi sento abbandonata.
Perché non vengono ad aiutarmi? Si sono accorti che non torno in superficie e mi hanno lasciato qui sotto, ad attendere da sola la morte?
Forse no."5 sec...nd..i e so... lì, resi..." La voce di Tony è interrotta, l'acqua manda in corto l'auricolare, che scivola via dal mio orecchio e scende in profondità.
Cinque.
Un altra onda della corrente mi sbatte di nuovo contro lo scoglio e perdo tutta l'aria che ho dentro i polmoni. Un crac sordo mi arriva alle orecchie attraverso il corpo, la caviglia incastrata dev'essersi rotta.
Quattro.
Sbatto violentemente la testa contro lo scoglio, un altra ferita si apre sulla mia nuca, comincio a perdere i sensi. Il dolore alla caviglia si fa sentire, ma lieve.
Tre.
Gli occhi mi si chiudono, non prima che una figura rossa e dorata invada il mio campo visivo a due metri da me, il dolore scompare così com'è arrivato.
Due.
Un paio di braccia fredde e metalliche mi avvolgono in una salda presa. Perdo completamente i sensi.
Uno.
Tony's POV
Stringo le braccia intorno al suo corpo, le libero il piede incastrato nello scoglio ed usciamo dall'acqua. È svenuta, mi sono spaventato quando dall'alto della scogliera ho visto le acque macchiarsi di sangue dove era caduta. Ha diverse ferite sui fianchi, ma quella sulla testa sembra più grave. Non posso aspettare che Clint avvii i motori del jet, devo portarla allo SHIELD adesso. La stringo di più a me, nel vano tentativo di scaldarla, ma il calore del mio corpo di certo non passa attraverso l'armatura.
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Frozen Heart {Tony Stark}
FanfictionJessica "Jess" Black è uguale a Natasha Romanoff. Con la differenza che lei non è Nat. Ha i capelli rossi, gli occhi verdi, ed è una spietata assassina. A differenza di Natasha sa benissimo cos'è lo S.H.I.E.L.D., ci è andata di sua spontanea volontà...