Capitolo 20

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O come preferisco chiamarlo io...

Epilogo.
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*Un periodo di tempo dopo non precisato*

Sono a letto da tre giorni con un'influenza tremenda. E la cosa è parecchio strana, siamo in autunno ma io, solitamente, sono una persona che si ammala pochissimo. Fatto sta che per non contagiare nessuno mi sono rinchiusa nella mia vecchia camera qui alla Stark Tower e non lascio entrare nessuno o quasi. Dico vecchia perché ormai mi sono "trasferita" in camera di Tony, e per non dargli fastidio quando dormiamo, ora che sono malata, sono tornata qui. Ho appena finito di misurarmi la febbre e nonostante mi sento scottare la mia temperatura è normalissima. Ho anche mal di testa e nausea, molto forte. È appena metà mattina, ma decido di farmi una dormita per vedere se miglioro. Non faccio in tempo a chiudere gli occhi che uno squillo insistente mi perfora i timpani, costringendomi a tapparmi le orecchie. Alla fine mi rendo conto che è solo il mio cellulare con la suoneria al minimo.
Diamine, sembra che sia appena scoppiata una bomba e non che mi sia suonato il cellulare.
Anche il solo pensare mi acuisce il mal di testa, ma stringo i denti e rispondo al telefono.

"Pronto?" Chiedo, a bassa voce.

"Jess, sono Nat. Come stai?"

"Più o meno Nat, sto esattamente come tre giorni fa. Anzi, forse ancora peggio. Stamattina ho vomitato due volte, eppure non tocco cibo da ieri sera."

"Hmm... sai cosa? La tua influenza è strana. E non lo dico perché ho avuto esperienze precedenti, ma è solo perché la sento diversa. Ho una domanda un po' personale."

"Dimmi pure, ormai io e te ci diciamo tutto." Rispodo, sorridendo.

"Da quanto tempo non ti viene?" Capisco subito quello che intende.

"Cielo Nat, hai ragione. È da parecchio che non mi viene." Rispondo, alzandomi di scatto dal letto. "Dio, non penserai che...?"

"Non lo so Jess. Dimmi solo che avete preso le dovute precauzioni."

"Credo che Tony non sappia nemmeno cosa siano le precauzioni in quell'ambito." Rispondo, con una mano sulla fronte. "Che faccio?"

"Serve una visita. Vestiti al più presto, Ti passo a prendere e andiamo in ospedale." Dice Nat, un attimo prima di chiudere la chiamata. Con delle fitte tremende alla testa mi avvicino al bagno e recupero i vestiti che avevo abbandonato ieri sera sul bordo della vasca. Non faccio in tempo a finire di infilarmi la maglietta che mi prende un altro attacco di vomito, raggiungo il water appena in tempo.

Mi rialzo, tremando. Mi sciaquo la bocca e mi lavo la faccia, poi esco dal bagno, prendo il telefono ed esco dalla camera. Grazie al cielo oggi Tony è impegnato allo SHIELD, perciò non c'è pericolo che io lo incontri. Esco dalla torre, Nat è già li fuori ad aspettarmi, alla giuda della sua Jeep.

"Dai sali!" Mi grida da dentro, aprendomi la portiera.

All'incirca due ore dopo, conclusa una marea di esami e test, io e Nat siamo sedute nella sala d'attesa dell'ospedale. Un medico si avvicina a noi con una cartellina in mano.

"Signorina Black?" Chiede.

"Si, sono io." Rispondo, in ansia. Nat la percepisce, mi stringe la mano e io ricambio la stretta.

"Prego, mi segua." Non me lo faccio ripetere due volte e seguita da Nat mi lascio accompagnare in una stanzetta. Non appena mi siedo sulla sedia al centro della stanza il dottore mi porge la cartellina ed esce dalla stanza, chiudendo la porta. Tremo mentre cerco la forza necessaria per aprirla, e quando ci riesco, i miei occhi cercano le uniche parole che volevo leggere, che fossero positive o negative. E non appena le leggo lascio cadere la cartellina e mi precipito ad abbracciare Nat.

"Allora è un si!" Dice, entusiasta, non appena mi allontano. Annuisco, senza parole, con le lacrime agli occhi. "E adesso che farai?"

"Adesso si tratta solo di dirlo a Tony." Rispondo, tenendo una mano sul ventre, a protezione della vita che cresce dentro.

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La prima cosa che mi viene da dire è grazie. Grazie a voi, che avete letto Frozen Heart, che nonostante io la reputi una schifezza vi è piaciuta.
Vi adoro, lettori, dal primo all'ultimo, che votiate o no non mi interessa, io vi ringrazio per aver letto la mia storia. Non pensavo di raggiungere questi livelli, e invece devo rimangiarmi le parole.

Quindi grazie.

Robert in questa foto rispecchia in pieno quello che vorrei fare io se mi trovassi davanti a voi dopo aver letto la mia storia.

E ora ne chiudo il sipario.

~Jess

Frozen Heart {Tony Stark}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora