Quando io, Tony e Nat entriamo nella Stark Tower e saliamo sull'ascensore per raggiungere il cinquantunesimo piano, sembra che sia stata catapultata dentro la base della CIA o dell' FBI, talmente c'è tanta tecnologia. Il sistema operativo che gestisce la casa, Jarvis, mi saluta, dandomi il bentornata, e Tony gli spiega che non ricordo chi sia lui o che posto sia questo, per via del mio "incidente" in missione. Mi conduce verso una porta bianca, dove la maniglia è fissa e a forma di "S", la spinge e di fronte a me si apre la camera più grande che abbia mai visto. In fondo, attaccato alla parete di fronte alla porta, un enorme letto king size sembra fatto di piume talmente è rifatto bene, e ha tutta l'aria di essere comodissimo. Più vicino a noi, all'incirca a cinque metri da qui e altrettanti dal letto c'è una chaise longue bianca rivolta verso un megaschermo da 80 pollici a parete, impianto Dolby Sourround e lettore Dvd Blue-Ray 3D. Inutile dire che Tony tratta benissimo i suoi occasionali ospiti.
"Questa sarà la tua stanza finché vorrai, amor... Jessica." Stava per chiamarmi amore. La prova che Steve non mentiva, io e lui stavamo insieme prima che perdessi la memoria. A quella parola i miei occhi si abbassano al pavimento involontariamente, e sento un iniziale afflusso di sangue alle guance, che reprimo in un istante.
"Grazie signor Stark, è molto gentile da parte sua ospitarmi qui." Rispondo, guardandomi attorno e notando la cabina armadio sulla parete di sinistra, illuminata dalle luci del tramonto che entrano dall'enorme vetrata sul lato opposto.
"Non c'è problema. Però fammi un favore, smettila di chiamarmi "signor Stark", e dammi del tu, non sono il tuo capo." Dice. Non so quando comincerà a venirmi naturale chiamarlo Tony quando mi rivolgerò a lui. Nat si avvicina a me e mi porge il sacchetto che ha tenuto in mano fino adesso.
"Qui ci sono un po' di cose tue, ma sono certa che Stark ha già fornito l'armadio con tutti i vestiti di cui hai bisogno, Jess." Dentro il sacchetto ci sono la mia maglietta preferita, jeans, il beauty case e il mio iPhone 6 e caricabatterie. Lo appoggia per terra, dato che non riesco a tenerlo in mano perché sono impegnata con le stampelle.
"Grazie Nat." Dico, sorridendo.
"Beh, direi che possiamo andare. Vieni Romanoff, lasciamo che sistemi le sue cose." Escono dalla stanza, ma sento Tony che parla insieme a Nat prima di chiudere la porta.
"Posso parlarti per due minuti?" Sussurra, Nat annuisce e la porta si chiude. Recupero il sacchetto e lo appendo a una stampella mentre mi avvicino alla porta del bagno, abbasso la maniglia e spalanco la porta.
Dentro sembra di essere in una Spa. Una enorme vasca idromassaggio al centro della stanza, doppio lavandino con ripiano di marmo, sanitari splendenti e una doccia enorme. L'essenziale, ma molto più raffinato.
D'accordo, vediamo di darci una sistemata. Poso il sacchetto sul ripiano accanto al lavandino, torno in camera e mi avvicino alla cabina armadio."Signorina Black, posso esserle d'aiuto?" Chiede Jarvis. È "arrivato" talmente in fretta che non me ne sono accorta.
"Si, potresti aprirmi la cabina armadio?" Chiedo.
"Subito, signorina." Non finisce la frase che la porta scorrevole si apre, rivelando una cabina piena di vestiti, da uomo e da donna, che vanno da magliette a jeans fino agli abiti da sera. Sembra che qui dentro sia tutto pensato per ospitare anche la persona più raffinata. Dò una rapida occhiata tra i vestiti da sera, lunghi e corti, poi mi ricordo che devo chiedere una cosa.
"Jarvis, a che ora devo scendere a cena?"
"Il signor Stark l'ha invitata due piani più su per una cena sul terrazzo della Stark Tower alle 8."
"Perfetto. E che ore sono?"
"Le sette e trenta."
Cazzo. Non ce la farò mai.
Vedo un vestito rosso, corto fino a metà coscia e dietro lungo fino a terra, scollatura a cuore e una fascia dorata in vita.
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Frozen Heart {Tony Stark}
FanfictionJessica "Jess" Black è uguale a Natasha Romanoff. Con la differenza che lei non è Nat. Ha i capelli rossi, gli occhi verdi, ed è una spietata assassina. A differenza di Natasha sa benissimo cos'è lo S.H.I.E.L.D., ci è andata di sua spontanea volontà...