Oggi non ha fatto altro che riabilitazione. E la pazienza di Steve e Natasha è davvero infinita. A salire le scale sono ancora un disastro, per non parlare di fare salti o roba simile, come facevo prima dell'incidente. Adesso mi sento una scema, a camminare zoppicando. Anche la mia pazienza dovrà essere infinita (e se non infinita, per lo meno molto grande) se vorrò riacquistare tutte le mie capacità di prima.
L'unico momento in cui non ero alle prese con la mia caviglia è stato quando è arrivato il temporale. Fatto sta che non era un normale temporale, come mi aveva detto Jarvis stamattina. Beh, è arrivato il bell'imbusto col martello da Asgard, era prevedibile che come minimo arrivasse un temporale (chiamalo così, un robo di solo fulmini...). E alla fine ci siamo fermati a chiacchierare io e lui finché Nat non ha insistito perché continuassi con gli esercizi. E ha fatto bene, ora zoppico di meno e non ho bisogno di qualcuno che mi sostenga. E ora che sono qui nello spogliatoio della palestra, la caviglia mi fa male, ma sono migliorata. Mi sono cambiata i vestiti e li ho messi in una borsa, devo portarli a farli lavare.
Esco dallo spogliatoio e incontro Steve che sta per uscire. Vedo che in mano ha un mazzo di chiavi, quindi penso che tra quelle ci sia anche la chiave della moto.
"Hei Rogers! Esci in moto?" Chiedo, mentre lo raggiungo.
"Hei, si, stavo giusto per fare un giretto, vuoi venire?" Dice.
"Perché no? Sarà divertente." Rispondo. In fondo perché non provare?
"Vieni allora."
"E la borsa?"
"Ci fermiamo da Stark così la lasci in camera tua."
"Giusto, che scema. Andiamo."
Arriviamo alla Stark Tower, non ho voglia di salire fino in camera, e ho ancora poche ore prima del mio appuntamento, perciò lascio la borsa all'ingresso e mentre sto uscendo dall'edificio chiedo a Jarvis di metterla in camera mia.
"Se per caso Tony ti chiedesse dove sono, digli che sono andata a farmi un giro."
"Certo, a più tardi, si ricordi che alle otto..."
"Si si Jarvis, lo so, ciao!" Dico, mentre le porte si richiudono dietro di me. Salgo di nuovo sull'Harley Davidson dietro a Steve, gli circondo la vita con le braccia e aspetto che parta, ma non lo fa subito.
"Beh, che aspetti?" Chiedo.
"Forse è meglio se metti il casco." Dice, guardandomi da dietro la spalla.
"Zitto e parti, rompiscatole guastafeste." Rispondo, ridendo. Ride anche lui.
"Guarda che se mi parli in questo modo ti mollo qui eh?" Risponde, tentando di contenere una risata.
"Dai, coraggio Captain Ghiacciolo, le strade di New York aspettano solo di essere percorse."
"Mi sembri Stark quando parli così, si vede proprio che stavate insieme. Dove vuoi andare?"
"Dove vuoi tu, non ho una meta. Però dobbiamo essere qui entro le sei e mezza, devo prepararmi." Steve guarda il suo orologio, poi si rivolge di nuovo a me.
"Alle sei e mezza? Hai un appuntamento con il miliardario?" Steve mette in moto e partiamo.
"Si, e i miei appuntamenti non sono affar tuo." Rispondo, ridacchiando.
"Va bene, vediamo in due ore cosa riusciamo a fare." A questo punto il rumore della moto e del vento nelle orecchie sovrastano la voce di Steve e non mi fanno più sentire nulla.
Torniamo giusto due ore dopo, Steve spacca il minuto. Ci fermiamo davanti alla Stark Tower e io scendo dalla moto. Mi sistemo i capelli mentre scende anche Steve.
![](https://img.wattpad.com/cover/64450250-288-k628108.jpg)
STAI LEGGENDO
Frozen Heart {Tony Stark}
FanfictionJessica "Jess" Black è uguale a Natasha Romanoff. Con la differenza che lei non è Nat. Ha i capelli rossi, gli occhi verdi, ed è una spietata assassina. A differenza di Natasha sa benissimo cos'è lo S.H.I.E.L.D., ci è andata di sua spontanea volontà...