"Tony Stark? Io non conosco nessuno che si chiami Tony Stark."
È buio. Non ci sono luci a illuminare l'ambiente, o la stanza. È buio, uno spazio senza profondità, vuoto, il nulla. Sto vagando nel vuoto senza poter sapere dove sto andando, SE sto andando. L'unica cosa che mi accompagna è una voce, che sembra provenire da ogni direzione e da una sola contemporaneamente.
"Oh si che lo conosci cara, ma evidentemente non vuoi cercare i ricordi dentro di te." È la voce di una donna, sembra anziana, e molto saggia.
"No, io voglio ricordare. Voglio sapere cosa è successo." Anche la mia voce sembra arrivare da ogni parte e un punto solo. Mi accorgo di essere immateriale, non ho un corpo. Solo i miei occhi sono definiti, e tutto quello che vedo è buio.
"Allora dovresti cominciare con chi ti è più vicino, sono le persone che ti amano, ad aver paura che tu non ti ricorderai mai più di loro."
"Ci ho sempre provato, fin dall'inizio..." comincio a sentire gli occhi umidi.
"Non è vero cara, altrimenti ti saresti ricordata già di tutto e tutti tempo fa."
"Sono sveglia da cinque giorni, non riesco a ricordare tutto, nemmeno volendolo..."
"Ed è qui, che sbagli di nuovo. Non hai mai avuto davvero la volontà di ricordarti, soprattutto di Tony. Lui è proprio quello di cui non vuoi ricordarti." Le lacrime ormai scendono dai miei occhi, lasciano le mie ciglia e precipitano in basso, nel vuoto.
"Non è vero! Io voglio sapere cosa è successo... rivoglio la mia memoria!" Grido. La mia voce riecheggia nel buio, e in quel momento cominciano dei flash di luce bianca alternati a dei ricordi su Bruce e Thor. Ma nessuno su Tony. Mentre i flash continuano la loro corsa davanti ai miei occhi si uniscono tutti quelli della mia vita, e sento ancora la voce della donna.
"Figlia mia, è nel tuo cuore che devi cercare. È lì che troverai i ricordi di chi ti ama."
Mi sveglio all'improvviso. Ho le guance bagnate, il fiato corto e sono seduta sul letto.
Mamma. Ho sognato mia mamma.
La sua voce era così diversa da come me l'aspettavo."Mamma." Sussurro. Accanto a me sento le lenzuola muoversi. Tony dorme con me da due giorni, e ancora non mi sono ricordata di lui. Dopo il sogno che ho fatto posso ricordarmi di tutti tranne di lui. Perché non riesco? È quello con cui passo più tempo, allora perché non mi ricordo di lui?
"Jessica..." sussurra Tony. "Come mai sei sveglia?"
"Nulla Tony, ho... ho sognato la voce di mia mamma." Rispondo, voltandomi nella sua direzione. Le luci della camera sono bassissime, sono programmate per accendersi al minimo quando qualcuno si sveglia, me lo ha spiegato Tony. È seduto accanto a me, indossa una canottiera blu abbastanza aderente che sinceramente non avevo notato quando ero andata a dormire... no, che sia chiaro. Dormiamo e basta. Non pensate male.
"Hai sognato la voce di tua mamma?" Chiede, con voce assonnata.
"Si..."
"E com'era?"
"Me la aspettavo diversa, più... giovane. Sembrava così anziana... e saggia."
"Che ti ha detto?"
"Nulla di importante." Lo dico in modo da fargli capire che non ho voglia di parlarne, che il discorso è chiuso. E in effetti afferra il messaggio e chiude la conversazione.
"Beh, allora io torno a dormire." Dice, sdraiandosi sul letto.
"Tony, puoi... potresti... potresti andare a dormire in camera tua? Ho bisogno di riflettere." Cerco di dirlo in maniera molto leggera, perché non si offenda. Non voglio cacciarlo, ma semplicemente vorrei restare sola a pensare.
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Frozen Heart {Tony Stark}
FanfictionJessica "Jess" Black è uguale a Natasha Romanoff. Con la differenza che lei non è Nat. Ha i capelli rossi, gli occhi verdi, ed è una spietata assassina. A differenza di Natasha sa benissimo cos'è lo S.H.I.E.L.D., ci è andata di sua spontanea volontà...