Prologo

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Remus Lupin odiava con tutto se stesso l'estate, e questa non era certo una novità per nessuno. Il biondo licantropo non ce la faceva proprio a stare per due mesi lontano da quello che ormai era diventato il suo mondo, i suoi amici, le lezioni e tutto quello che poteva significare il castello.
Hogwarts era l'unico posto in cui arrivava quasi a dimenticarsi la sua condizione e riusciva a sentirsi normale.
Tra le mura di quel castello si sentiva vivo e padrone del proprio destino, dover tornare a casa d'estate per lui era sempre stato come una punizione.
Da quando i suoi genitori erano morti poi, le cose erano notevolmente peggiorate. L'anziana donna che lo ospitava d'estate, una lontana zia di sua madre cercava di essere gentile con lui, almeno quanto poteva essere gentile un'anziana strega che vive sola, con i reumatismi, sette gatti, tre cani e un pessimo carattere. Remus era davvero vicino a una crisi di nervi.
Avrebbe certo ricordato per sempre quell'estate come la peggiore della sua sua vita, dato che anche i suoi migliori amici si erano scordati di lui. Peter, James e Sirius sembravano scomparsi nel nulla. Per quanto riguardava Peter non era certo una grossa novità, il ragazzo aveva sempre odiato scrivere e mandare gufi. Sirius invece, che aveva lasciato la sua famiglia il natale precedente, era giro per l'Europa con uno zio che aveva accettato di prendersi cura di lui fino a che non fosse diventato maggiorenne.
Remus lo aveva visto per l'ultima volta alla stazione di Londra, appena scesi dall'espresso di Hogwarts, poi nulla, nemmeno due righe per settimane.
Alla fine, dopo quasi un mese di silenzio Remus si era deciso a scrivergli e Sirius gli aveva mandato un biglietto telegrafico nel quale diceva che stava bene, che aveva passato l'estate a riflettere parecchio e che si sarebbero rivisti a settembre alla stazione come al solito. Il licantropo aveva letto più volte le parole dell'amico, scuotendo la testa.
Il ricordo di quello che era successo alla fine dell'anno era ancora vivo, anche lui, come Sirius, aveva passato quasi tutta l'estate a pensarci. Si trattava probabilmente della prima vera discussione dei malandrini da quando si erano formati. Anche ora, dopo mesi che ci rifletteva sopra, Remus non sapeva dire esattamente che fosse preso a tutti quanti quel giorno.
Forse si era trattato dello stress causato dagli esami di fine anno o forse semplicemente erano uscite tutte quelle cose che si erano sempre tenuti dentro. Passare l'estate separati gli aveva di certo fatto bene, tuttavia Remus non riusciva proprio a smettere di avercela con James.
Quel testone non aveva risposto a nessuna delle lettere che gli aveva mandato per sapere come stava, qualcuna gli era addirittura tornata indietro. Remus non riusciva proprio a capirlo, e più di una volta aveva preso seriamente in considerazione l'idea di piombare a Godric's Hollow e scuoterlo fino a farlo ragionare. Di tutti loro quello che era uscito peggio dalla loro discussione era sicuramente James. Si era sentito attaccato e messo in discussione sia da Lily che da Peter e Sirius, e aveva scoperto che quella volte lui non avrebbe preso le sue difese. Era rimasto a guardare in silenzio gli amici che discutevano, convinto che una lezione sarebbe servita a tutti quanti, specie a James che forse si sarebbe deciso a crescere una volta per tutte.
Remus sospirò ed intinse la piuma nell'inchiostro, deciso a scrivere un ennesima lettera a James, sperando che almeno a questa avrebbe risposto o quanto meno l'avrebbe letta. Affidò il messaggio al suo gufo, e lanciò uno sguardo al calendario appeso alla parete. Mancavano solo pochi giorni al primo settembre, al momento in cui alla fine si sarebbero rincontrati e avrebbero saputo che ne era stato della loro grande amicizia.

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HIIII
I'm back
Con un'altra storia sui malandrini!
Cosa ne dite, vi piace il primo capitolo?

Dove Sei James?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora