Diverse ore dopo il pranzo e parecchie di più dopo la colazione, nessuno aveva ancora avuto notizie di James. Uscito dalla Sala Grande il ragazzo aveva semplicemente fatto perdere le tracce di sé per quella che ai ragazzi in attesa aveva tutta l'aria di sembrare un'eternità. Forse solo la Mappa del Malandrino avrebbe potuto individuarlo, ma nessuno del gruppo dei ragazzi aveva la forza di pensarci, né tanto meno di farsi venire altre idee. Nella Sala Comune dei Grifondoro regnava una calma strana, innaturale. Nessuno si era mosso dalla sua posizione né aveva parlato da ore ormai. Se ne stavano tutti lì, zitti e fermi come statue di sale, in attesa di quello che pareva essere un miracolo. Cristal fece vagare lo sguardo nella stanza, incontrando le espressioni vuote degli amici e quella perplessa di Peter. Il biondino sembrava l'unico che, seppure snervato dall'attesa, sperasse ancora. La mente del ragazzo stava lavorando, frenetica. Era come essere tornati bambini, quando credeva ancora a quell'omone babbano di cui parlava sua zia senza poteri. Un vecchio vestito di rosso che portava i regali a tutti i bambini la notte di Natale, Babbo Natale doveva chiamarsi. Non si era mai posto il problema circa la sua natura, magica o babbana, né dubitato della sua presenza. Era una certezza, un pilastro della sua vita. Lui semplicemente ci credeva, sapeva con certezza che prima o poi l'uomo con la barba bianca, le renne e tutto il resto sarebbe arrivato, calandosi dal camino con un grosso sacco sulle spalle. Più o meno con la stessa fede attendeva James, certo che l'amico non li avrebbe delusi. Non poteva, era James Potter dopo tutto. Quello che non arrende e vince la coppa anche quando sembra una follia. Si trattava solo di aspettare qualche ora ancora. Forse gli amici non avrebbero condiviso la sua previsione ottimistica, certamente non Sirius ne tanto meno Alice o Remus, lui era sicuro di come sarebbero andate le cose.
- Andiamo a mangiare?
Propose Seba, lanciando un'occhiata alla stanza. Vide espressioni pensierose, spaventate e pericolosamente vuote. Se fossero rimasti lì ancora per un po' forse sarebbero esplosi. Visto che non succedeva nulla tanto valeva cercare di fare passare il tempo in qualche modo.
- Non ho fame.
Sbuffò Sirius, distratto, alzando le spalle. Remus fissò a lungo l'amico, preoccupato. Temeva una risposta del genere, ma lo stesso non sapeva che fare.
- Nemmeno io.
Fece eco Alice, scuotendo la testa. Non importava quanto tempo ci sarebbe voluto, lei avrebbe aspettato James. Non poteva fare altro. Non voleva deluderlo ancora una volta. Questa volta fu il turno di Frank di fissare la sua ragazza, scuotendo la testa. Nemmeno lui poteva fare nulla. Era costretto a rimanere semplice spettatore del dolore della persona che amava di più al mondo.
- Insomma, volete stare qui tutto il giorno a piangervi addosso?
Esplose Cristal, fulminando con lo sguardo gli amici per spingerli a reagire. I due ragazzi si guardarono, alzarono le spalle e tornarono a fissare il ritratto che segnava l'ingresso della loro Sala Comune. Parevano dei fantasmi, degli echi di quello che erano stati solo qualche giorno prima. In una situazione diversa forse Sirius sarebbe scattato in piedi e Alice si sarebbe indignata per quella provocazione. Sicuramente James avrebbe riso di quella loro reazione esagerata e tutto sarebbe finito lì, tra una risata e qualche scherzo.
- L'idea era quella.
Sbuffò Sirius, senza perdere la calma. Era rassegnato, disilluso e abbattuto. Forse persino l'ingresso improvviso di suo fratello e di sua cugina non l'avrebbero sconvolto più di tanto. Avrebbe detto loro di andarsene, poi si sarebbe voltato verso il fuoco, tornando ad aspettare ansioso. Voleva solo parlare con James, il resto era solo di contorno. Una scocciatura alla quale non poteva sottrarsi.
- A grandi linee..
Concordò Alice, sospirando senza nemmeno prendersi la briga di alzare la testa.
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Dove Sei James?
Fanfictionil sesto anno al tempo dei malandrini inizia in modo davvero movimentato. Lily e Sirius sono talmennte arrabbiati con James tanto da odiarlo e persino Remus ha pensato di strozzare l'amico con gli occhiali, l'unico problema è che James non si trova...