Finale

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Jane si svegliò con attorno a sé le braccia del ragazzo che la tenevano ben stretta.
Le guance erano sporche e salate per colpa delle lacrime che si erano asciugate.
" Mi ha abbracciata per tutta la notte... " gli accarezzó la guancia con la sua, come due gattini.
- Mhm...? - mormorò Herobrine, girando di qua e di là il capo, per capire cosa aveva provato sulla guancia.
- Buongiorno~ Dormito bene? - Jane gli rivolse uno sguardo amorevole, sorridendo.
- Sì... e tu? -
- Grazie a te, sì~ - mosse le spalle così da mettersi più comoda.
- Uff... Non sai quanto desidero vedere il tuo viso... - ammise un po' malinconico, mettendosi a sedere e prendendo la compagna a sé.
La principessa sospirò.
- E io desidero di poter tornare normale... Così da darti un amore migliore... -.
Herobrine le prese il mento tra due dita, alzandole il viso.
- Ti ripeto che sei perfetta, non importa con che aspetto. - poggiò la sua fronte su quella dell'altra.
- Grazie... E per la vista, non preoccuparti. Troveremo un modo per fartela tornare. - gli diede un leggero bacino a stampo sulle labbra per poi allontanarsi da lui ed alzarsi.
Il ragazzo portò un paio di dita alla bocca, come per coprire il regalo appena ricevuto.
- Ok ok, aspettami qui. Vado a preparare la colazione. - lo informò, andando prima in camera di Yuiya.
La piccola era sotto le coperte, facendo finta di dormire.
- Yuuuuuiiiii~ Sveeegliaaa~
Vorresti aiutarmi a preparare la colazione? - le chiese, sporgendosi dalla soglia della porta.
La piccola si rizzò in piedi sull'attenti e con un enorme sorriso stampato sulla faccia.
- SISSIGNORA! -
- Bene, soldato! Aaaavanti! - la giovane attivò la sua parte militare, facendo marciare fino in cucina la rossa.
- INIZIAMO! -.
Le due combinarono mille pasticci: con la farina su tutti i muri, l'impasto per i pancakes ovunque e con la panna sui loro capelli e nasi.
- TA DAAA~ - annunciarono entrambe con il piattone di frittelle davanti al volto del Creatore.
- Mhmmmm~ PANCAKES! - gioì, riconoscendo l'odorino invitante.
- Mettiamoci a mangiare, su! - invitò la bimba a mangiare quelle delizie.
Tutti e tre, uno di fianco all'altro, sul divano, presero a saziarsi voracemente e con spensieratezza. In nemmeno di mezz'ora, spazzolarono via tutto il piattone di pancakes, guarniti di panna e sciroppo d'acero.
- Che brave cuoche che siete! - le complimentò Herobrine.
- Graaazie~ - ringraziarono all'unisono le due ancora imbrattate di panna e impasto.

La famiglia continuò a vivere felicemente in quella casetta lontana dal mondo per più d'un anno: Herobrine ancora non poté recuperare la vista, ma in cambio sviluppò ancor di più gli altri sensi essenziali; Jane non riuscì a ritornare alla sua forma originale, ma rafforzó i suoi poteri da Enderman; mentre la piccola Yuiya divenne una brava strega e anche una brava amica.
Tutto andava alla perfezione nella loro famigliola e non si preoccupavano più di nulla.
Andavano a passeggio per la foresta o a fare picnic vicino a un fiume che scorreva lì vicino.
Per mangiare, coltivavano ed allevavano un po' di animali da sé.
Insomma, se la cavavano alla grande.

- Buonanotte, Yui. - le augurarono la coppia di ragazzi.
- Notte, mamma! Notte, papà! - disse la piccolina con amore.
I tre erano in camera della streghetta. Era sera e perciò era il momento di andare a dormire.
I due si avvicinarono alla porta, ma furono richiamati dalla bambina.
- Aspettate! Andate in cucina: lì troverete un piccolo regalino~ - ridacchió la rossa per poi mettersi sotto le coperte.
- Grazie, cucciola. Ma ora a nanna. - le disse Herobrine, accarezzandole la testa.
La coppia uscì dalla stanza per poi andare in cucina.
- Che avrà fatto quella combina guai? - scherzò Jane, prendendo in mano la scatolina che era sul tavolo.
- Bhe, scopriamolo. - la incitò l'altro.
La giovane aprì il pacchetto regalo: al suo interno c'erano due pozioni di colori brillanti. Con esse c'era anche un biglietto.
- Ci sono delle pozioni... e anche questo. - la ragazza afferrò il biglietto per poi leggerlo chiaramente.
- "Cari mamma e papà, so che desiderate tornare come prima e perciò sono riuscita a farvi QUESTE! Finalmente potrete, come dite voi, tornare utili e quindi essere felici!
Dalla vostra Yuiya ♥" -
- Che tesoro... Si preoccupa ancora per noi. - mormorò addolcito il ragazzo.
- Davvero splendida. - commentò l'altra, girandosi tra le mani la pozione di colore viola: un'etichetta confermava che era per lei.
- Io la provo: stavolta, forse, ci è davvero riuscita. - affermò decisa.
- Ne sei sicura? - chiese egli.
La principessa annuì, determinata nel farlo. Stappò la boccetta per poi far un sorso di quello strano liquido magico.
Si guardò le mani: erano ancora nere-violacee e lunghe.
- Mhm... Come non detto... Oh? - una curiosa sensazione che sentiva nella pelle le fece fare uno squittio di sorpresa.
Difatti, la pelle stava tornando al suo classico color cappuccino, le sue braccia tornarono normali, le fauci animalesche si ritrasformavano in labbra invitanti ed infine i suoi enormi occhi viola tornaroni ad esser ciò che erano tempo addietro.
- Oh mio... N-non ci posso credere... - prese a balbettare dall'emozione. Era tornata "umana"!
- Che succede, Jane? - le domandò preoccupato.
Ma lei non rispose, ma gli fece bere di fretta e furia la pozione che era per lui.
- Ma che ti prend- il Creatore si immobilizzó nel notare con felicità i bei colori che lo circindavano; e che questi prendessero forma finché non diventarono parte dell'ambiente in cui si trovava.
Gli si inumidirono gli occhi nel rivedere la sua amata, bella e sorridente come non mai.
- Visto? Ce l'ha fatta... La nostra piccolina ce l'ha fat- - fu immediatamente zittita dal potente bacio che gli diede Herobrine.
Si abbracciarono, continuando a baciarsi finché non si divisero di poco.
- Quanto mi sei mancata. - mormorò Herobrine, sfoggiando il suo miglior sorriso.
Un sorriso che sciolse il cuore della buona e dolce principessa d'ossidiana e magia.
Se ne stavano lì, in piedi, ad abbracciarsi e a guardarsi innamorati negli occhi.
Non si erano mai sentiti così felici in tutta la loro vita: il desiderio di star insieme si era ancor più rafforzato con quel bacio.
Entrambi erano tremendamente affamati l'un dell'amore dell'altra, ma era come se si stessero saziando solo con lo sguardo e col sorriso.
Quel momento sembrava durare un'eternità, tutto era come congelato nel tempo e nessuno dei due giovani si azzardava a far altro.
Le loro menti erano fuori controllo per la tale situazione e i loro corpi ardevano di passione.
Dopo poco, Herobrine iniziò a parlare, con la voce calma e calda.
- È bellissimo poterti rivedere... - se la strinse ancor più a sé, poggiando il mento sulla sua spalla e socchiudendo gli occhi bianchi.
- Hehe... Anche per me è bellissimo poterti baciare come prima... - Jane girò di poco il capo, così da lasciare sul collo del ragazzo un bacetto.
Hero si staccò da lei per prenderla per mano e portarla in camera loro; lì, si stese sul letto, tirandole la mano così da farla stendere accanto a lui.
La giovane si mise subito al suo fianco, abbracciandolo con dolcezza.
Ma il Creatore le prese il viso, facendole perdere la presa, e cominciò a baciarla quasi con forza. Nulla di delicato.
E questo, alla principessa, piacque assai.

Erano nel bel mezzo delle loro cose, già si stavano per spogliare, quando qualcuno bussò alla loro porta.
- Mamma... Papá... Ho fatto un brutto sogno... - piagnucolò Yuiya dall'altra parte della porta.
Jane andò ad aprirle la porta e la fece mettere nel loro lettone, proprio al centro tra i due amanti.
- Un altro? Sempre quello? - domandò Herobrine, leggermente seccato dall'interruzione.
La bambina osservava rapita l'aspetto umano di Jane.
- Yui? -.
La piccola annuì vagamente, ancora guardando la mamma.
L'incubo della strega si presentava nella sua mente ogni notte da quando era morta la nonna. Ma non volle continuare nel ricordare il sogno, bensì si preoccupò per i genitori.
- Mamma! Sei bellissima! - esclamò mentre si stendeva accanto a lei.
- Grazie a te, cucciola. - le disse con tono materno, abbracciandole un braccio.
L'altra si voltò in direzione del padre.
- E tu riesci a vedere, papà? -
- Sì, Yui. - le fece una carezza sulla testa, sorridendole.
- Che bello! Ci sono riuscita! - esultò Yuiya, sbadigliando poi.
- Però ora devi dormire, ok? - le ordinò Jane, mettendosi per bene sotto le coperte e chiudendo gli occhi.
- Buonanotte, care. - disse Herobrine, anch'egli mettendosi a dormire.
- Notte... - si addormentó immediatamente la piccola.
Tutti loro furono cullati dolcemente dal dolce sonno, facendo sogni meravigliosi.

Tutti e tre avevano trovato il loro posto felice, la loro casa, la loro... Famiglia.
Yuiya non si sentì mai più sola.
Jane non si preoccupò più del trono e dello stress causato dagli Umani.
E Herobrine... Bhe... Non si sentiva più inutile o un mostro.
Finalmente sapeva quale fosse lo scopo della sua vita: amare e proteggere Yui e Jane con la sua stessa vita. Non si volle più preoccupare del resto, ma solo dei suoi due amori.

Si può dure che questo racconto si conclude con un meritatissimo lieto fine.
Ricordate: nessuno è diverso o normale, nessuno è meglio o peggio, nessuno è buono o cattivo. Sono i punti di vista che fanno la differenza.
Nel mondo reale possiamo esser dei Creeper che esplodono di rancore, o Enderman che si nascondono per la vergogna o Scheletri che contrattaccano senza morivo. Ma tutti siamo come Herobrine, Jane e Yuiya, in un certo senso: siamo tutti un po' pregiudicati e perciò dobbiamo farci valere e dobbiamo farci apprezzare.

Il mondo va avanti solo grazie alla volontà di ferro di persone che lo vogliono cambiare.

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