19.
Elijah fece un grosso respiro mentre apriva l'ombrello per raggiungere il capanno dentro il quale avrebbe trovato la bara contenente sua sorella.
Aveva pagato una cifra piuttosto generosa per far sì che quei marinai la recuperassero, ma lui e Niklaus lo avevano fatto senza pensarci troppo; perché i soldi non erano un problema per loro e perché era di Rebekah che si stava parlando.
Il cielo notturno era illuminato dai fulmini, la pioggia cadeva torrenziale e presto avrebbero riavuto indietro quel pezzo della loro famiglia. Era un motivo per festeggiare, ma lui non era proprio in vena di festeggiamenti.
Farlo uscire dalla tenuta era stata un'impresa e, se si era staccato dalla sua ancora addormentata fidanzata, lo aveva fatto perché amava sua sorella e perché mentre guardava Allison inerme su quel letto, sentiva che sarebbe impazzito a starsene con le mani in mano e non era quello il momento di andare fuori di testa.
La sua bella cacciatrice non si era ancora svegliata e anche se Freya affermava di percepire la sua energia vitale rafforzarsi ogni giorno di più, l'Originale elegante non sarebbe stato tranquillo fin quando non avesse aperto gli occhi.
Non aveva tempo da perdere, perché se c'era una cosa che lo faceva sentire peggio del vederla in quel letto, era l'idea che lui non sarebbe stato lì al suo risveglio.
"Questo tizio, Elijah Smith" sentì dire a uno degli uomini che aveva pagato per recuperare sua sorella dal fondo dell'oceano. "Ha pagato una cifra esorbitante per farci recuperare questa vecchia cassa. Qualunque cosa ci sia dentro, deve valere parecchio. Io dico di rilanciare."
Il vampiro scosse il capo, poi chiuse l'ombrello e si tolse il cappotto poggiando entrambi su alcune pedane di legno mezze marce.
"Temo che quella fosse la mia ultima offerta" disse attirando l'attenzione. "E non ho tempo da perdere."
Li uccise tutti, prima di raggiungere sua sorella, e lo fece preda di una rabbia che un po' lo spaventò. Aveva bisogno della sua Allison, perché era chiaro che senza di lei oramai perdeva facilmente ogni controllo.
Mentre toglieva quello strano pugnale dal petto di sua sorella gli tornò alla mente un giorno a Los Angeles di tanti anni prima.
LOS ANGELES - 5 ANNI E MEZZO PRIMA
"Quindi è questo che fai nel tuo tempo libero?" Elijah si fermò per cederle il passo, poi la seguì e le si rimise a fianco appena possibile.
Lei sorrise mangiando l'ultimo cucchiaino di gelato, poi gettò quello che rimaneva in un cestino e si strinse nelle spalle. "Sembra quasi che tu sia sorpreso. Cosa ti aspettavi che facessi esattamente nel mio tempo libero?"
"Non lo so, a dire il vero" replicò lui. "Ma non mi aspettavo che aiutassi persone che hanno perso tutto a ricostruirlo, quel tutto."
"Sono privilegiata sotto il punto di vista economico e di tutti i soldi che mi sono rimasti dopo la morte dei miei genitori non so davvero che farmene. Sono una cacciatrice del soprannaturale, non ho bisogno di molto per sopravvivere. Così li utilizzo per fare del bene a chi ne ha bisogno."
"Come quella giovane coppia a cui stai praticamente ricostruendo la casa dopo che la loro è andata distrutta" riassunse Elijah. "Avremmo potuto far prima se solo mi avessi permesso di comprarne loro una nuova."
Allison scosse il capo energicamente. "Potrei comprarla io stessa, ma non è questo il punto. Quel posto è speciale per loro, e tutti dovrebbero avere un posto così... un posto che li rende felici."
STAI LEGGENDO
The Family Business - The Coven
FanfictionSEQUEL DI THE FAMILY BUSINESS Elijah ed Allison stanno insieme da poco quando John Constantine, che di solito preferisce lavorare da solo, chiede aiuto alla cacciatrice. Lei è l'unica di cui, a parte Chas e Zed, si fida a sufficienza. E' una persona...