23.
NEW ORLEANS, BAYOU – UN MESE PRIMA
Allison si fece largo tra gli alberi e finalmente lo vide; proprio l'uomo che stava cercando. Jackson stava seduto sulla piccola banchina che collegava la casa in cui era cresciuto al fiume, le gambe penzoloni mentre lanciava ciottoli di legno dentro l'acqua.
La donna sospirò fermandosi un attimo, pensando bene a cosa dirgli una volta raggiunto. Sapeva che lui ed Hayley avevano litigato e il motivo era sempre lo stesso; il troppo attaccamento che l'Ibrida mostrava verso la famiglia originale.
Sosteneva che fosse perché erano la famiglia di Hope ma, considerato che se ne era andato proprio col Natale alle porte, Jackson doveva pensarla diversamente. Allison in fondo un po' lo capiva, ne capiva la gelosia e ne comprendeva il motivo. Era una situazione così dannatamente complicata.
Guardò per qualche secondo il suo anello, poi camminò stando attenta a dove metteva i piedi, tenendo in alto il vassoio che aveva in mano.
"Hey," gli disse quando fu abbastanza vicina. "Un piccolo aiuto sarebbe gradito."
Lui si voltò a guardarla, gli occhi rossi e gonfi le fecero pensare che forse aveva pianto, la bottiglia che gli vide stretta al petto le fece capire che era ubriaco.
"Okay, faccio da sola" mormorò quando lui si voltò a guardare di nuovo di fronte a sé, quasi come se non l'avesse vista o peggio... non gli interessasse assolutamente.
Allison si tolse le scarpe, le poggiò in un angolo e si mise a sedere accanto a lui, aggrappandosi alla sua spalla per non perdere l'equilibrio. "È bello qui."
Lui annuì, poi bevve un altro sorso dalla bottiglia e dopo aver deglutito gliela porse. "Ne vuoi un goccio? Ti assicuro che per un po' ti fa scordare di ogni cosa."
La cacciatrice sorrise, prese la bottiglia, ma non bevve. Sospirò. "Grazie," gli disse sistemandola dietro di sé. "Magari dopo."
"Come vuoi" replicò Jackson stringendosi nelle spalle. "Che ci fai qui?"
"Ho saputo che te ne sei andato di casa la sera del Ringraziamento, dopo un brutto litigio con Hayley e ho pensato che magari volessi parlare un po'."
"Effettivamente" il lupo sorrise scuotendo il capo. "Tu potresti essere la persona più adatta con cui parlare di tutta questa situazione."
"Sono qui per questo: parlare. E ti ho anche portato un pasticcio di carne, ho saputo che nonna Mary non è in città e ho immaginato che non fossi molto bravo a cucinare."
Lui diede un'occhiata al vassoio dietro di sé. "Grazie" le disse guardandola. "Non dovevi disturbarti."
"È stato un piacere."
"Tu stai bene?"
"Sì, tutto sommato sto bene." Allison annuì spostandosi indietro i capelli, mostrando involontariamente quel bell'anello al suo dito.
"Congratulazioni!" esclamò Jackson cambiando tono, prendendole quasi con prepotenza la mano sinistra, per guardare da vicino. "Ma non farti illusioni, sposarlo non farà altro che peggiorare le cose."
Allison ritrasse la mano, poi alzò un sopracciglio. "Peggiorare quali cose?"
"Oh lo sai..." mormorò lui riafferrando la bottiglia. "Noi saremo sempre le seconde scelte. I ripieghi di quella storia d'amore che non è mai nata ma che mai morirà. Lui non ti ama, esattamente come Hayley non ama me. Siamo solo di passaggio. Siamo un dovere."
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The Family Business - The Coven
Fiksi PenggemarSEQUEL DI THE FAMILY BUSINESS Elijah ed Allison stanno insieme da poco quando John Constantine, che di solito preferisce lavorare da solo, chiede aiuto alla cacciatrice. Lei è l'unica di cui, a parte Chas e Zed, si fida a sufficienza. E' una persona...