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Allison corse per l'ultimo tratto di strada, poi si fermò per un attimo a riprendere fiato e si piegò poggiandosi con le mani sulle ginocchia.

Qualcuno la seguiva da almeno dieci minuti, ma lei aveva finto di non essersene accorta, almeno fin quando non era giunta nei pressi del bunker dove poteva avere di nuovo a disposizione tutte le armi di cui poteva aver bisogno. Le armi e anche i Winchester.

Pensò, e il pensiero durò un brevissimo lasso di tempo, che il silenzio di John era tremendamente sospetto. Era partito per Atlanta un mese prima e da allora aveva avuto solo sfuggevoli notizie.

Sicuramente stava combinando qualcosa. Si domandò se era il caso che iniziasse a preoccuparsi anche per Castiel che era andato alla ricerca di Metatron ma, a quanto sembrava, non lo aveva ancora trovato.

Fece un grosso respiro e si avvicinò alla porta del bunker, la aprì ed entrò senza però richiuderla.

Dean e Sam stavano facendo colazione seduti a uno dei grandi tavoli quando lei arrivò e scese correndo giù per le scale.

"Hey" la salutò Dean. "Abbiamo preparato la colazione anche per te."

Lei gli fece un cenno con la mano, uno di quei soliti segni che valevano più di mille parole e sia lui che Sam afferrarono le pistole.

"Che succede?" sussurrò proprio quest'ultimo guardandola.

"Qualcuno mi segue da almeno dieci minuti, ma non sono riuscita a vedere chi e non mi sono fermata ad indagare perché non avevo nessuna arma con me" gli spiegò lei impugnando la sua pistola.

"Non ha bisogno di un'arma, signorina Morgan, non contro di me. Sa benissimo che non le farei mai del male."

Allison chiuse per un attimo gli occhi, riconoscendo la voce, e si rilassò appena, senza però lasciare l'arma. "Tristan" mormorò. "Che cosa ci fai qui? E soprattutto come mi hai trovata?"

"Gliel'ho detto," replicò lui avanzando e mettendo le mani nelle tasche del cappotto grigio. "Io la osservo."

Il vampiro si muoveva in modo così simile ad Elijah, pensò la cacciatrice, da farle impressione.

"Conosci questo tizio?" chiese Dean puntandogli l'arma contro, guardandolo perplesso. "Perché ha un'aria così familiare?"

"Sono Tristan de Martel, il primo vampiro creato da Elijah Mikaelson a cui, mi hanno detto, somiglio parecchio nei modi e nei gesti" si presentò lui. "E voi siete Sam e Dean Winchester..."

"Ti ho chiesto che cosa ci fai qui" ripeté Allison guardandolo. "Sarebbe cortese da parte tua rispondere."

"Ah" sospirò Tristan. "Vedo che siamo passati a darci del tu, mi fa molto piacere. Devo dedurne che forse finalmente cominci a considerarmi come un amico?"

"Non credo proprio" rispose la donna. "Ora te lo chiederò un'ultima volta, dopodiché ti sbatterò fuori di qui a calci. Che cosa ci fai qui?"

Il vampiro sorrise guardandola con... dolcezza. O almeno così le parve. "Sono qui per accompagnare qualcuno. Recentemente ho potuto constatare che qualcuno che ha fatto parte della tua vita molto tempo fa è... tornato, per così dire. So che i rapporti tra di voi sono tesi, quindi non volevo che ti cogliesse troppo di sorpresa, volevo prepararti all'incontro."

"Di chi stai parlando?" chiese Sam alzando un sopracciglio.

"Del caro signor Matthew Morgan."

Allison sgranò gli occhi. "Mio fratello è morto, Klaus lo ha ucciso un anno fa."

The Family Business - The CovenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora