Capitolo 22

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Justin's Pov

Mi sveglio a causa di alcuni fasci di luce che entrano dalla finestra e che vanno a finire sui miei occhi infastidendomi, provo a muovermi ma c'è il braccio di qualcuno che mi sta cingendo la vita impedendomi qualsiasi movimento e io non ricordo nulla di quello che è accaduto ieri sera, quindi di conseguenza non ricordo di chi possa essere questo braccio. Cerco di sforzarmi per farmi venire almeno qualche flash di quello che è successo così magari potrei ricordarmi di qualcosa, ma in testa ho il vuoto più totale così ci rinuncio e decido di voltare la testa a sinistra per vedere il viso della persona che mi sta affianco. Una volta voltata la testa la vedo in tutta la sua bellezza, guardo ogni minimo dettaglio del suo viso spostando il mio sguardo dai suoi occhi dolcemente chiusi, al suo naso e infine alle sue bellissime labbra schiuse, poi guardo tutti questi dettagli insieme e mi rendo conto se mi chiedessero di trovarle un difetto, non riuscirei mai a trovarlo perché questa ragazza non ha la solita bellezza, ha la bellezza di chi non si rende conto dei pregi che possiede, ha la bellezza di chi nella vita non ha mai provato a ferire nessuno, ha bellezza di chi ha conosciuto il male e la sofferenza e nonostante questo ha sempre sorriso davanti a tutto e tutti, incapace di fare del male, crescendo come una delle persone più pure che possano esistere, e questa persona non può essere che Des. Mi sto facendo tantissime domande perché non riesco a spiegarmi come mai lei sia qui affianco a me e per di più vestita, cosa che mi fa capire che si è addormentata e dentro di me sta nascendo la sensazione che in realtà qualcosa ieri è successo e non è qualcosa di leggero, ma bensì qualcosa di grave. Mentre questa consapevolezza si annida dentro di me e mi piomba sullo stomaco come un peso che non riesco già a sopportare, mi arriva un conato di vomito che mi fa alzare velocemente dal letto e mi facendomi precipitare in bagno e facendomi rimettere tutto quello che avevo nel corpo. Sono ancora intento a tutto questo che è appena successo quando sento dei passi dietro di me, mi volto e guardandola negli occhi, vedo uno sguardo che è un misto tra il preoccupato e il deluso e dopo un bel po' di tempo, capisco tutto quello che ho combinato, ma non riesco a trovare una scusa che possa giustificare il mio comportamento, forse perché in realtà una scusa non esiste per niente e ora l'unica cosa che posso fare è assumermi le mie responsabilità. La cosa che più mi fa schifo di tutto questo è il mio comportamento perché lei non avrebbe dovuto vedermi ubriaco, lei non avrebbe dovuto prendersi cura di un ubriaco per tutta la notte tanto da finire addormentata tutta vestita, lei non avrebbe dovuto vedermi mentre poco fa rimettevo tutto, lei avrebbe dovuto essere fiera di me e non delusa come lo è ora, sono un'emerita testa di cazzo e su questo non ci sono dubbi. Cerco di aprire la bocca per dirle qualcosa, ma lei decide di non guardarmi e di andare verso la vasca da bagno, apre l'acqua riempiendo così la vasca, non riesco a muovermi, non so come comportarmi.

"Ora dovresti spogliarti e farti un bagno" parla così a bassa voce che quasi non riesco a sentirla e continua a non guardarmi, guarda di tutto tranne me. Mi avvicino lentamente a lei per paura che possa andarsene, ma lei rimane lì, ferma, senza guardarmi nemmeno per una volta. Una volta vicino a lei, le metto una mano sulla guancia incominciando ad accarezzarla e le alzo il mento per far si che mi guardi.

"Guardami per favore, senti io..." mi mette una mano sul petto fermandomi, si allontana di qualche passo e mi guarda fisso negli occhi ed è in questo momento che mi sento sprofondare, che mi rendo conto che se non riuscirò a farmi perdonare, perderò la cosa più bella e pura che abbia mai visto e che sia mai entrata nella mia vita così incasinata.

"Senti, ora lascia stare, fatti questo bagno e ne parliamo dopo, io vado in camera" sta parlando con un distacco e una freddezza che non riesco quasi a riconoscerla, ma sono consapevole del fatto che me lo merito, perché lei non merita di essere ferita e io l'ho fatto. Si gira senza voltarsi indietro ed esce dalla porta del bagno sbattendola dietro di sé, lasciandomi solo, in piedi, in questo bagno che ora sembra troppo piccolo.

Mi spoglio lentamente di tutti questi indumenti che non ricordo da quanto tempo ho addosso e mi immergo nella vasca da bagno, accorgendomi che la temperatura dell'acqua è perfetta, Des è micidiale ha fatto anche attenzione a prepararmi la temperatura dell'acqua nonostante tutto il casino che questo gran coglione che sono ho combinato. Rifletto come la mia vita sia cambiata in poco tempo, come fino a poco tempo fa avevo solo il successo, la fama, i soldi, la notorietà e vivevo alla giornata mentre ora ho qualcosa di ancora più grande del successo mondiale, ora ho conosciuto una ragazza meravigliosa che mi ha sempre accettato così come sono, non trattandomi come una pop star del successo mondiale, ma trattandomi da ragazzo normale quale sono e ora, la giornata la vivo per vederle quel sorriso stupendo sul viso perché per me ora conta questo. Ho capito anche che i soldi non sono niente, si possono permettermi di comprarmi tutto quello che voglio, ma gli oggetti finiscono, mentre essere accettati per quello che si è da una persona, è una sensazione impagabile, che neanche i soldi possono comprare. Esco dalla vasca, mi asciugo e con molta decisione mi vesto ed esco dalla porta per andare a chiarire con Des e come mi aveva detto, la trovo in camera distesa sul letto con lo sguardo rivolto al soffitto e le braccia dietro alla nuca e la conosco talmente bene da sapere che è immersa nei suoi pensieri tanto da non avermi neanche sentito entrare e io resterei volentieri fermo in questa posizione ad osservarla sempre di più senza stancarmi mai.

"Sono stato un coglione, non mi ricordo proprio tutto quello che è successo, a dire il vero stamattina non mi ricordavo neanche un minimo particolare, ma ho avuto la consapevolezza di quello che avevo fatto quando mi sono voltato e ho visto il tuo sguardo deluso e mi dispiace di tutto. Non starò qui a raccontarti o a inventare scuse perché di scuse non ne ho e fai bene ad essere delusa di me, non posso certo darti torto e il mio comportamento ha fatto schifo, non meriti di vedere quello che hai visto, ma mi farò perdonare, questo te lo prometto e manterrò la promessa" penso che quando una persona deve chiedere scusa, deve farlo assumendosi le sue colpe perché c'è differenza tra chiedere scusa e inventare delle scuse. Se io voglio chiedere scusa è perché so di aver sbagliato e non posso negare le mie colpe, se io invece voglio solo nascondermi da quello che ho fatto invento scuse tanto per pulire la mia coscienza, ma io non ho bisogno di pulire la mia coscienza nascondendomi da quello che faccio, io voglio pulirmela ammettendo tutto quello che di sbagliato faccio perché se ho sbagliato qualcosa stavolta, la prossima volta non lo farò più.

"Non sei un coglione, tutti possono commettere errori, solo che non ero pronta per vederti in quello stato e se tu mi avessi chiesto aiuto, a quest'ora non ti avrei visto ubriaco così tanto da non ricordare nulla" mi guarda con il suo solito sguardo che usa per perdonare la gente e mi meraviglio ogni giorno di più di quanto sia buona e comprensiva, io al suo posto non avrei perdonato facilmente, ma lei è qualcosa che nessuno potrà mai essere. Mi guarda aspettando una mia risposta così mi avvicino al letto e mi siedo senza, però, staccarle mai gli occhi di dosso, e non so cosa mi succede quando lei è nei paraggi, ma se c'è lei intorno io mi annullo e divento un'altra persona, una persona migliore.

"Io non mi giustificherò facilmente, perché non sai quanto tu sei importante per me, e volevo essere la persona di cui più ti fidavi e di cui più eri orgogliosa, ma non sono abituato a mantenere calmi i miei impulsi e a causa di questo, ferisco la gente e tra questa gente, ora ci sei anche tu" appoggio i gomiti sulle gambe e mi prendo la testa tra le mani, perché so di sbagliare sempre qualcosa e questo pensiero diventa un peso sempre più grande e non riesco più a sopportarlo, voglio liberarmene, voglio non ferire più nessuno, voglio essere una persona migliore, una persona che non crea sofferenza.

"Tu per me sei importante, io sono orgogliosa di te, sono orgogliosa del fatto che riesci ad ammettere le tue colpe ed è una cosa rara perché tutti tendono a nascondersi dagli sbagli che fanno e per me sei perfetto così come sei" mi si avvicina e mi abbraccia, non so cosa farei senza questa ragazza bruna, dagli occhioni verdi e dal sorriso mozzafiato, non so come andrebbe la mia vita, non so come faccia a supportarmi sempre, ma so che senza di lei sarei perso, so che la mia vita andrebbe a rotoli completamente senza lei che mi da ogni giorno un motivo per mettermi alla prova con me stesso, per confrontarmi con me stesso, senza lei che mi da ogni giorno un motivo per essere e per sentirmi una persona migliore, non so come farei.

SPAZIO AUTRICE

Ciao bellissimi, scusate davvero per l'assenza, so che mi scuso sempre, ma ho avuto così tanti impegni che mi hanno impedito di stare ferma, seduta e a scrivere, quindi spero che questo capitolo vi piacerà e che possa avervi fatto contenti, se volete scrivermi potete farlo e potete aggiungermi anche su twitter e scrivermi lì, ascolto tutti. Su twitter mi chiamo @_special_love_ grazie mille per il supporto che dimostrate, vi voglio bene

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