Destiny pov
"La sveglia come ogni mattina suona e io sono costretta ad alzarmi perchè tra poco, incominceranno le lezioni. Questa mattina dovrei essere triste e vuota come tutti gli altri giorni, ma no, non lo sono. Sono contenta del fatto che oggi vedrò Justin, l'ho visto ieri sera e già mi manca. Ieri sera purtroppo mentre stavamo cenando non abbiamo parlato molto, lui è molto silenzioso e io ero in imbarazzo e non volevo fargli domande per non farlo irritare o infastidilrlo. Queso fatto mi ha fatta rimanere un po' male, insomma ho il mio idolo davanti e neanche riusciamo a parlarci, ma so che lui sta male e che ha bisogno di pensare, fare ordine nei suoi pensieri ed essere lasciato in pac; mentre penso a tutto questo e a trovare una soluzione per aiutare Justin, mi spoglio e vado a farmi una doccia, almeno cerco di rilassarmi un po'. Dopo che esco dalla doccia mi dirigo verso l'armadio e mi vesto mettendomi un camicia nera, un jeans e ai piedi le mie amate vans nere, dopo di chè mi trucco e poi scendo in cucina per fare colazione. Decido di cucinare delle frittelle perchè le amo e proprio mentre le sto preparando sento dei passi, mi giro e vedo Justin scendere dalle scale; è bellissimo sembra un dio greco e no, non esagero. Ha l'aria assonnata, i suoi capelli non sono più tirati in un ciuffo alto ma sono tutti scompigliati, non indossa niente, ha solo un paio di boxer e tutto ciò mi permette di ammirare il suo fisico muscoloso e possente, sembra che sia stato scolpito. Si rivolge a me dandomi il buongiorno e dopo di chè si siede e mi fissa mentre sono di spalle a lui intenta a cucinare queste benedette frittelle e io mi sento a disagio sapendo di avere il suo sguardo addosso. Metto la colazione nei due rispettivi piatti e dopo aver finito prendo lo zaino e salutando Justin esco per dirigermi a scuola; spero che le ore passino in fretta. A ogni ora conto i minuti che mancano per uscire da quest inferno, per non sentire più la solita voce dei soliti professori e soprattutto per tornare a casa e rivederlo. Non so spiegare come mi sento sapendo che nella mia casa c'è il mio idolo, la persona che amo più di tutti, la persona che mi ha sempre aiutata ad andare avanti e a non fare cazzate, è una sensazione strana sapendo che da oggi in poi lo vedrò tutti i giorni e trascorrerò ogni momento con lui, che sia bello o brutto, lo trascorrerò con lui. Solo ora mi sono dimenticata di tutto il dolore, solo ora penso che Dio ha ascoltato le mie preghiere e che mi sta donandoun po' di quella felicità che mi è sempre stata proibita e tolta, solo ora mi rendo conto di quanto forte io sia stata a non mollare, ad andare avanti nelle mie battaglie senza mai fermarmi. Mentre continuo a dare voce ai miei pensieri nella mia testa, sento suonare la campanella, la campanella che amo e che da anni ormai, è diventata la mia aiutante che mi aiuta a scappare dai momenti e situazioni difficili. Dopo essere uscita da scuola prendo l'iphone e le mie amate cuffie e metto be alright ad alto volume, Dio solo sa quanto amo questa canzone, è la canzone che mi ha sempre dato speranza, che in un modo o nell'altro mi ha fatto capire che tutte le battaglie col tempo si supereranno e che tutto andrà bene, che quando si ama una persona ci sarai per questa in ogni suo dolore e in ogni sua battaglia. L'altra cosa bella di questa canzone è la sua voce; la sua voce mi mette tranquillità e la tranquillità è tutto quello di cui ho bisogno. Arrivata a casa apro la porta ed entro, ma noto qualcosa di diverso, cerco di concentrarmi per vedere cos'è e sento che qualcuno sta suonando il piano. Seguo la melodia ed essa mi porta nella stanza della musica che si trova al piano di sopra, prestando più attenzione mi accorgo che questa melodia già la conosco, la conosco molto bene è la mia canzone preferita, la canzone che fino a poco fa stavo ascoltando. Penso che forse non è solo la mia canzone preferita, ma lo è anche di qualcun altro, che come me anche lui ha bisogno di sentire e cantare questa canzone per ricordarsi di lottare ogni giorno, per ricordarsi che niente finisce, che il dolore è momentaneo, per ricordarsi che il dolore si può distruggere per ricordarsi che tutto prima o poi andrà bene."
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They are saved together
FanfictionDestiny Somer e Justin Bieber. Due ragazzi appartenenti a due mondi diversi, sembrano dei semplici ragazzi e invece hanno sofferto e soffrono. Lei è una belieber, lui il suo idolo. Si incontreranno, ci saranno dei litigi, piccoli segreti ma si salv...
