Chapter twenty-nine;

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In teoria, non è cambiato nulla, da quando dormivamo insieme per la scommessa.
Anche ora dormiamo insieme, ma in un modo diverso.
Io non mi oppongo, e lui mi stringe più forte.
È davvero una sensazione fantastica.

Mi sveglio prima di lui, quindi vado in bagno a lavarmi e a vestirmi.
Mi faccio una lunga doccia rilassante, e ne approfitto anche per riflettere, senza risolvere niente.
Tanto per cambiare.

Appena esco dal bagno, pronta, Kai è sveglio, e sta parlando a telefono.
Immagino stia parlando con qualche suo parente, dato che i suoi amici più stretti, per quanto ne so, sono tutti qui con lui.
Chissà come deve essere la sua famiglia.
Una famiglia composta da persone dall'aspetto strepitoso, immagino.
Già, non può che essere così.

Faccio per prendere il mio cellulare sul mobile, ma noto che non c'è.

Mi volto verso Kai, guardandolo meglio: sta parlando a telefono, si, ma con il mio.

— Con chi stai parlando? — dico, avvicinandomi a lui e cercando di togliergli il cellulare di mano.
— Aspetta, aspetta, tua madre mi sta spiegando come fare i biscotti al cioccolato! — dice, impedendomi di prendere il cellulare.
— Stai parlando con mia madre?! — urlo, quasi.

Lui mi fa un occhiolino.

— Dammi il cellulare, idiota! — dico, saltando come un coniglio.
— La devo lasciare, signora, sua figlia è davvero seccante! — dice, ironicamente.

Mi passa il cellulare, ridendo.
Lo prendo, lanciandogli uno sguardo fulminante.

— Mamma? — dico, timidamente, temendo il peggio.
— Tesoro! Che gentile il tuo ragazzo! Sono contenta che tu ne abbia trovato uno! — dice, contenta.

Il mio ragazzo?
Si è presentato così, a mia madre?
Si, okay, non c'è nulla di cui meravigliarsi.
In un certo senso era sottinteso, che lo fosse, ma sentirmelo dire è tutta un'altra cosa.
E poi, pensavo che avrebbe avuto una reazione tutt'altro che gioiosa.

— Ehm, già. — dico, arrossendo.

Vedo Kai che ridacchia, mentre mi guarda parlare a telefono.
Sto per lanciargli qualcosa dietro.

— Mi ha detto che ti sei fatta tante amiche, Jihyun, sono davvero contenta! Non vedo l'ora di dirlo a tuo padre! — dice, entusiasta.
Non credo di averla mai sentita così entusiasta in vita mia.
— Già, che bello. — dico, non altrettanto entusiasta.

Ma quanto tempo avranno parlato a telefono, quei due?

— Tesoro, ora devo andare, ho una visita. Ci sentiamo! — dice.
— Si, mamma, ciao! — dico, attaccando.

Poso il telefono sul mobile, voltandomi verso Kai.

È sdraiato sul mio letto, le mani incrociate dietro la testa e i piedi accavallati.
È terribilmente sexy, non posso non notarlo.

— Chi ti ha dato il permesso di rispondere a telefono? — dico, avvicinandomi a lui e cercando di assumere un'espressione arrabbiata, con scarsi risultati.

La verità è che sono fin troppo felice, per assumere uno dei miei soliti atteggiamenti.

— Non potevo? — dice, sorridendo.
Sospiro, rassegnandomi.

— Tua madre è davvero simpatica. — dice, chiudendo gli occhi e facendo un enorme respiro.
— Già, penso che sia felice, ora che ho una vita sociale. — dico, per poi maledirmi mentalmente.
— Perché? — mi chiede, aprendo gli occhi.

Merda.

— Lunga storia, non mi va di parlarne. — dico, maledicendomi mentalmente.
— Parla, ora. Sai già cosa ti aspetta, se non lo fai. — dice, mettendosi a sedere.

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